Non sono poche le persone che scelgono le Canarie come meta di un viaggio che vada ben oltre qualche giorno o qualche settimana. Un viaggio che spesso coincide con la seconda giovinezza, quell’età in cui, dopo aver lavorato una vita intera, sorge il desiderio di trovare un luogo da cui la fretta e lo stress sono banditi. Un luogo in cui assaporare il tempo che scorre lento senza per questo avere la percezione che la vita sia finita. Lo so, è un’immagine un po’ macabra ma rispecchia in pieno il mio stato d’animo recentemente colpito da un lutto familiare! Ebbene, Las Palmas de Gran Canaria, capitale dell’isola di cui completa – e riempie – il nome, ha tutti i numeri per essere questo luogo. Lo dico con cognizione di causa dopo averci trascorso una piacevole settimana con il desiderio, intenso, di essere ancora lì. Considerato quanto odio le città, non è cosa da poco…

La lunga passeggiata punteggiata di ristoranti e baretti che costeggia l’Atlantico per ben tre chilometri è indubbiamente il punto di forza di Las Palmas de Gran Canaria. Playa de Las Canteras può benissimo diventare un appuntamento fisso a qualunque ora del giorno e della notte. Brulicante nel fine settimana e un po’ più tranquilla nei giorni feriali, ti seduce lentamente e te ne ritrovi innamorato senza rendertene conto. Ho passato ore seduta sulla spiaggia con lo sguardo fisso verso l’orizzonte lasciando i pensieri liberi e giocosi, come le onde. Non è certo la spiaggia dei sogni, quella che siamo soliti immaginare come un rifugio per l’anima, ma riesce comunque a essere un luogo intimo, raccolto, nonostante dietro di te ci sia il mondo. Un mondo fatto di viaggiatori e villeggianti ma, soprattutto, di canari che si riversano al Paseo de Las Canteras per passeggiare, fare jogging, pattinare, leggere, ascoltare musica, prendere un caffè o un cocktail in tranquillità e rilassatezza godendo del panorama che si apre davanti a loro. Insomma ragazzi, non so voi ma io ci metterei la firma per vivere in un luogo così. A Milano tutto questo è un sogno proibito…

Una delle cose che più adoro fare è vivere l’atmosfera natalizia in un paese caldo. Si fa quasi fatica a percepirla ma è lì, pulsante, e anno dopo anno riesci a coglierla un po’ di più, nella sua essenza. Ora, chiudete gli occhi e immaginate la scena. Una spiaggia di cui l’occhio non percepisce la fine, l’immensità dell’oceano alla sua sinistra, la skyline della città alla sua destra (o viceversa) e un presepe interamente di sabbia alle cui spalle si staglia un albero di Natale gigante. Come lo vedete? Io un bel Natale qui lo festeggerei senza pensarci su un nano secondo…

E poi c’è l’altro volto di Las Palmas de Gran Canaria che non è certo meno incantatore, quello della Vegueta, il centro storico della città, ricco di edifici storici e tradizionali residenze di epoca coloniale dagli affascinanti cortili interni.

Qui, a Vegueta, si trova un bel concentrato delle cose da vedere a Las Palmas per chi, oltre allo spirito, vuole nutrire anche il cervello come, per esempio, la Casa Museo di Colón che documenta i viaggi di Cristoforo Colombo e traccia un affresco del ruolo storico rivestito dalle Canarie come scalo per le rotte transatlantiche, o la Catedral de Santa Ana risalente agli inizi del XV secolo e cuore spirituale della città, con la sua facciata neoclassica e gli interni in stile gotico-atlantico dalle alte colonne che sfilano come gli alberi di palma sull’esterno. E ancora, il Museo Canario, il Centro Atlantico de Arte Moderna, la Casa Museo de Pérez Galdós, per citarne qualcuno.
Una passeggiata lungo Calle Mayor de Triana, nota come la principale via dello shopping di Las Palmas, regala scorci incredibili e gioielli architettonici di scuola modernista.

Ma anche al di fuori di questi due punti nevralgici, Las Palmas de Gran Canaria è una città che da un lato ti coccola con la sua atmosfera rilassata e dall’altra ti sorprende con la sua vitalità. Tutte le domeniche mattina, per dirne una, il Parque Dorama – assolutamente da vedere, è un piccolo eden terreno – si anima di balli e canti folklorici tradizionali canari. Vi stupirà come la gente si anima e si butta in pista addentrandosi in territori sconosciuti con la leggerezza di un bambino che scopre il mondo.

Ecco, diciamo che la ragione principale per cui Las Palmas de Gran Canaria sarebbe il luogo ideale in cui trascorrere la seconda giovinezza, o parte di essa, è che coniuga il piacere della tranquillità a quello della vitalità. Dal punto di vista culturale la città è un’esplosione di eventi, manifestazioni, mostre, festival musicali e operistici, spettacoli teatrali all’aperto, concerti jazz e chi più ne ha più ne metta. Sul Diario de Las Palmas sono illustrate tutte le attività presenti in città. Una delle cose che vi consiglio vivamente di fare è assistere a una delle rappresentazioni musicali dell’Auditorio Alfredo Kraus che oltre a vantare una splendida acustica, è di una bellezza stratosferica!

Las Palmas de Gran Canaria, mi hanno detto, assume il suo volto migliore durante il Carnevale e per circa tre settimane si anima di follia e fantasiosi costumi colorati. Non sono una che ama la confusione eccessiva ma anche qui c’è da farci un pensierino…

Insomma, è inutile che continui a ripetermi con il rischio di diventare noiosa! Che ho stabilito un nesso con questa città l’avete capito… e con quest’immagine rubata all’alba del giorno della mia partenza, direi che è il caso di chiudere… ¡Las Palmas… hasta pronto!

Due consigli su dove mangiare a Gran Canaria
L’altra mia grande passione, oltre a viaggiare, è il cibo. Due passioni che si coniugano alla perfezione. Ebbene, Las Palmas de Gran Canaria pullula di buoni ristoranti di cucina nazionale e non. Uno di questi è il Bar Tico Tico – calle Fernando Guanarteme77 – che propone piatti tipici della cucina tradizionale con un ricco ‘’menù del dia’’ a 8 euro tutto compreso (primo, secondo, contorno, pane, dolce, bevanda). Se invece, trovandovi in una località marina, preferite optare per il pesce, segnatevi l’Amigo Camilo – Calle Caleta 1 – che unisce l’ottima qualità e la vista stratosferica sull’oceano ai prezzi decisamente imbattibili. Per un’insalata di pesce, fritto misto, polipo alla piastra – porzioni per due – e una bottiglia di vino bianco abbiamo speso 37 euro totali!. Inutile dire che, in entrambi i casi, spenderete meno del costo di una pizza con birra a Milano.
La Globetrotter
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Grazie!!!
Bellissima e interessante descrizione che mi ha trasmesso il desiderio di visitarla !
Sono a Playa de l’Ingles andro’ alla scoperta di questa cittadina
Ciao Stefania, rispondo solo ora perché ero in viaggio pure io, finalmente! Spero ti sia piaciuta… io l’ho adorata! Besos