Ti capita mai di arrivare in un luogo quasi per caso e una volta li chiederti come hai potuto aspettare tanto? A me si, spesso e volentieri, l’ultima non più tardi di tre settimane fa durante il mio soggiorno in Francia. Facevo visita a un paio di amiche – la prima risiede in Occitania, la seconda in Aquitania – e tra l’una e l’altra ho deciso di regalarmi tre giorni a tu per tu con me stessa. Non era importante il dove, quel che mi premeva era sentire l’ebbrezza del viaggio in solitaria e ho scelto Bordeaux per la prossimità con la Duna du Pilat di cui avevo visto foto spettacolari. Vuoi sapere com’è andata a finire? Che alla duna sono rimasta sì e no un paio d’ore per avere più tempo da dedicare a Bordeaux. L’ho trovata deliziosa per cui eccomi a mettere nero su bianco i miei suggerimenti su cosa vedere a Bordeaux in tre giorni (anche se, con il senno di poi, uno in più non l’avrei disdegnato).

Tra l’altro, ma questo l’ho scoperto arrivata li, Bordeaux è stata nominata Capitale Europea del Turismo Intelligente 2022, un’iniziativa volta a premiare le destinazioni Smart – che dimostrano particolare interesse per la sostenibilità e per il lato green – favorendo la condivisione di idee e pratiche esemplari tra i paesi dell’Unione Europea.

LEGGI ==> 10 spunti e idee di viaggio in Francia

Bordeaux in tre giorni

Cosa vedere a Bordeaux il primo giorno: itinerario a piedi

Prima di iniziare a raccontarti cosa visitare a Bordeaux, ti consiglio di attivare il Bordeaux Métropole CityPass che include il trasporto pubblico urbano illimitato, l’ingresso alla Cité du Vin e a Les Bassins des Lumières, oltre a vari musei e un tour della città.

Ed è da qui che ti direi di cominciare a prendere confidenza con il capoluogo aquitano: le opzioni proposte spaziano dal bus turistico (o in trenino) al giro a piedi (o in battello), a seconda della stagione (e dell’orario). Io ho scelto il bus decapottabile grazie al quale mi sono fatta un’idea generale di Bordeaux e poi, visto il clima favorevole, mi sono messa a sgambettare. Non c’è modo migliore di scoprire i posti se non camminando per cui se hai le scarpe giuste e sei pronto, possiamo partire.

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Place de Quinconces e il Monument aux Girondins

Il tour alla scoperta di Bordeaux inizia da Place de Quinconces, una delle più grandi d’Europa: i 126.000 m² di piazza si materializzano in un rettangolo – allungato con un semicerchio – da cui si innalza il Monument aux Girondins, inno simbolico alla democrazia con cui la città commemora le vittime del Terrore.

Il monumento – una fontana a doppia facciata con una colonna neoclassica al centro sovrastata da una statua in bronzo raffigurante la Libertà che spezza le catene – è conosciuto come la Colonna dei Girondini e fu progettato dall’architetto Victor Rich sul finire del XIX secolo.

Grand Théâtre de Bordeaux

A 400 metri da Place de Quinconces, in Place de la Comédie, si trova il Grand Théâtre de Bordeaux, uno degli edifici più emblematici della città.

Concepito come regno delle arti e della luce, con la facciata neoclassica e le colonne del portico in stile corinzio sovrastate da dodici statue raffiguranti le nove muse e le tre dee, il Grand Théâtre de Bordeaux, dalla sua inaugurazione nel 1780, ha visto sfilare amanti della musica e della danza classica incantati dall’eleganza dell’ingresso e dalla grande scalinata.

QUI trovi le informazioni per la visita del Grand Théâtre di Bordeaux

Place de la Bourse e il Quartier Saint-Pierre

Lasciati alle spalle il Grand Théâtre e dirigiti verso il fiume fino a Place de la Bourse, una delle opere più esemplari dell’arte neoclassica francese del XVIII secolo. Realizzata dall’architetto Ange Jacques Gabriel tra il 1730 e il 1775 con lo scopo di donare a Bordeaux uno sbocco sulla Garonna e migliorare l’aspetto estetico della città sulla riva destra del fiume, Place de la Bourse è uno dei luoghi d’incontro privilegiato sia per i bordolesi sia per i turisti: al centro si trova la Fontana delle tre grazie raffigurante Eufrosine, Alaia e Talia, le figlie di Zeus.

Davanti a Place de la Bourse, tra quai de la Douane e quai Louis XVIII, si trova il Miroir d’eau, opera dell’architetto paesaggista Michel Corajoud che ha conferito alla piazza il quarto posto tra le dieci più belle al mondo come Patrimonio Mondiale Contemporaneo. Purtroppo non l’ho visto, una volta l’anno effettuano lavori di manutenzione e Miss Fortunella è capitata proprio in quei giorni però guarda che spettacolo!!!

Miroir d'eau a Bordeaux
Miroir d’eau a Bordeaux

Alle spalle di Place de la Bourse si apre il quartier Saint-Pierre, uno dei più antichi di Bordeaux (XII secolo) che conserva il fascino del tempo che fu e pullula di bar e ristoranti in cui fare una pausa, più o meno lunga. Ti consiglio di provare il canélé, dolce tipico della città: un piccolo cilindro aromatizzato al rum e alla vaniglia, ripieno di crema pasticcera e una leggera crosta caramellata.

Cattedrale e Tour Pey Berland

Gironzola un po’ per il Quartier Saint-Pierre fino a raggiungere la Cattedrale, dedicata a Sant’Andrea, e l’adiacente Tour Pey Berland che dai suoi cinquanta metri di altezza – e duecentotrentuno scalini, uno sull’altro – offre una bella panoramica della città.

La cattedrale – edificata secondo i canoni gotici in voga nel nord della Francia tra il XIII e la metà del XIV secolo, con le alte guglie che superano gli ottanta metri di altezza – fa parte delle tappe storiche del Cammino di Santiago ed è Patrimonio UNESCO dal 1998, oltre che Monumento storico di Francia dal lontano 1862. La torre campanile, in posizione isolata rispetto alla cattedrale, risale invece alla seconda metà del XV secolo: fu costruita per volontà dell’arcivescovo di Bordeaux Pey Berland e da sola caratterizza lo stile dell’intero complesso architettonico.

Tour Pey Berland di Bordeaux
Tour Pey Berland di Bordeaux

La Tour Pey Berland è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 17.30. L’ingresso alla torre (6 euro) è incluso nel Citypass, ma è obbligatoria la prenotazione ==> Centre des Monuments Nationaux.

Musée d’Aquitanie

Non sono una grande appassionata di musei e la giornata si prestava a essere vissuta all’aperto più che al chiuso, ma il Musée d’Aquitanie, incluso nel Citypass, merita una visita (anche veloce) perché racconta la storia di Bordeaux e della regione, dall’antichità all’età contemporanea.

Il Musée d’Aquitanie è aperto dal martedì alla domenica con orario 11.00 – 18.00

Grosse Cloche

Continuando a passeggiare per le vie del centro ti troverai davanti alla Grosse Cloche, antica porta difensiva nonché unica testimonianza delle mura cittadine che ha segnato la vita di Bordeaux fin dal XIII secolo. L’iscrizione latina sulla campana, che suona solo in occasione di ricorrenze importanti, recita i seguenti versi:

I miei colpi segnano il tempo, la mia voce chiama alle armi, […] ho canti per tutte le gioie, per tutti i morti ho lacrime.

La Grosse Cloche, da vedere a Bordeaux
La Grosse Cloche

Flèche de la Basilique Saint-Michel

La Basilique Saint-Michel, da cui il nome del quartiere, è uno dei luoghi di culto principali di Bordeaux, nonché tappa importante della Via Turonensis diretta a San Giacomo di Compostela.

La costruzione della basilica, in stile gotico-fiammeggiante, ebbe inizio nel 1350 e si protrasse per circa tre secoli: peculiare la Torre Campanaria – staccata dal resto dell’edificio come la Pey Berland – la cui guglia si eleva per centoquattordici metri, attestandola tra le più alte di Francia.

Lungo la Garonna

Trovo dannatamente affascinanti le città sull’acqua e la presenza della Garonna ha dato a Bordeaux quel valore aggiunto che ai miei occhi l’ha resa speciale: se la mia opinione non basta, sappi che l’UNESCO, nel 2007, ha inserito la Garonna tra i Patrimoni dell’Umanità!

La passeggiata sulla banchina è un piacere sì, ma è anche un dovere se vuoi vivere una delle esperienze più significative per capire Bordeaux e i suoi abitanti. Lungo la riva del fiume i vecchi edifici in mattoni rossi, che un tempo ospitavano magazzini portuali, sono stati recuperati e trasformati in luoghi di cultura, sport e divertimento, modificando radicalmente lo stile di vita dei bordolesi che a pochi metri dal centro città possono passeggiare, correre, prendere il sole o godersi un caffè in santa pace, ammirando le navi sul fiume.

Lungo la Garonna
Lungo la Garonna

Passeggiando lungo la banchina passerai davanti a Porte Cailhau, edificata nel 1494 per commemorare la vittoria di Carlo VIII a Fornovo contro gli eserciti di Milano e Venezia.

Da qui si apre una splendida panoramica sul Ponte di Pietra: costruito sotto Napoleone I e inaugurato nel 1822, rimase a lungo l’unico collegamento tra le due sponde della Garonna e regala scorci fotografici d’eccezione, soprattutto al crepuscolo e la sera, quando è illuminato.

Ponte di pietra con la flèche Saint-Michel a Bordeaux
Ponte di pietra con la flèche Saint-Michel a Bordeaux

Les Bassins des Lumières

Les Bassins des Lumières non ho avuto tempo di visitarlo ma te lo segnalo perché me ne hanno parlato benissimo: si tratta di un centro d’arte digitale sito all’interno della base sottomarina di Bordeaux, incluso nel Citypass.

Les Bassins des Lumières è aperto tutti i giorni, dalla domenica al giovedì dalle 10.00 alle 19.00, mentre il venerdì e il sabato chiude alle 21.00. QUI trovi le informazioni utili alla visita.

Basilique Saint-Seurin

La Basilica Saint-Seurin l’ho vista in estremis prima di lasciare Bordeaux e l’ho trovata molto bella: si trova sempre in centro, leggermente dislocata, ma se hai tempo ti consiglio di fare un salto. Anche questa basilica è stata dichiarata Monumento Storico di Francia (1840) e Patrimonio dell’Umanità dal 1998. É dedicata a San Severino di Bordeaux che fu vescovo della città nel V secolo.

Bordeaux di sera: bere e mangiare

La principale fonte di attrazione di Bordeaux ruota attorno al mondo dell’enologia e i locali in cui degustare prodotti tipici accompagnati da qualche calice di ottimo vino abbondano, ma quale scegliere? Quando l’offerta è troppo vasta, mi fido del passaparola e nel caso di specie sono stati gli stessi bordolesi a indicarmi Le Métropolitain, piccola e accogliente enoteca sita nel centro di Bordeaux.

Le Métropolitain nasce nel 2016 dallo spirito imprenditoriale di Jessy e Maxime, due giovani amici che condividono sin dai tempi della scuola la passione per il vino e decidono di dar vita al sogno comune di “democratizzare” il nettare degli dei, rendendolo accessibile a tutti. Nel corso degli anni il locale è diventato un simbolo del quartiere, il classico luogo in cui sentirsi a casa nel cuore della città.

Degustando vini e prodotti locali a Le Métropolitain
Degustando vini e prodotti locali a Le Métropolitain

Tra l’altro, se anche tu sei appassionato di enologia, Maxime mi ha anticipato che quest’anno la Bordeaux Wine Week – dal 16 al 26 giugno – sarà in pompa magna, con iniziative totalmente inedite!

Cosa vedere a Bordeaux il secondo giorno

Il secondo giorno a Bordeaux ti suggerisco tre cose da fare che ti porteranno via un sacco di tempo.

Marché aux Capucins

Come prima tappa del giorno ti propongo la visita del Marché aux Capucins che risale al 1525 e trae il nome dall’omonimo ordine religioso di Spoleto. Giunti a Bordeaux, i Cappuccini italiani trovarono il quartiere in stato di degrado e si proposero di abbellirlo con giardini e terrazze.

Il primo mercato settimanale pubblico si tenne nel 1749 e nel corso dei secoli si caratterizzò sempre più per il commercio di prodotti agricoli e alimentari: oggi è un luogo di ritrovo molto frequentato in cui gustare gli ottimi piatti della gastronomia locale e fare una bella scorpacciata di ostriche a prezzi contenuti. So bene che non le mangerai alle otto del mattino, ma non te ne crucciare: potrai gustarle domani, in riva all’oceano.

Il Marché aux Capucins è aperto tutti i giorni dalle 05.30 alle 14.00.

Cité du Vin

La Cité du Vin è il must indiscusso di Bordeaux e merita ben più di qualche riga per cui te ne parlerò in un post dedicato nei prossimi giorni. In sintesi, si tratta di un viaggio nel mondo del vino attraverso un percorso interattivo che si rivelerà un’esperienza sensoriale totalizzante. È stato calcolato che per visitarlo tutto, senza trascurare nulla, ci vogliono dieci ore di tempo: tocca tornare si o si!

La Cité du Vin apre alle dieci del mattino: cerca di essere puntuale perché il tempo è tiranno e in un batter d’occhio inizierai a sentire un certo languorino e del museo avrai visto a dir tanto la metà.

Il biglietto d’ingresso alla Cité du Vin, anche lui compreso nel Citypass, include una degustazione all’ultimo piano del complesso da cui ammirare la città sorseggiando un calice di vino. Al piano immediatamente inferiore si trova invece Le 7 Restaurant – panoramico, moderno e cosmopolita – che propone un menu a base di prodotti regionali secondo l’andamento delle stagioni e una selezione di oltre cinquecento vini, locali e internazionali. Io ho mangiato del fois gras d’anatra e un filetto alla salsa bordolese talmente buoni che ancora me li sogno di notte!

Filetto alla salsa bordolese (Le 7 Restaurant)
Filetto alla salsa bordolese (Le 7 Restaurant)

Se com’è accaduto a me, una volta terminato il pranzo non ne hai ancora abbastanza, puoi riprendere il tuo giro alla Cité du Vin laddove l’avevi interrotta

QUI trovi le informazioni per la visita della Cité du Vin

Darwin Eco-System

Ho lasciato il Darwin Eco-System come ultima cosa da vedere a Bordeaux perché è quella che ho amato di più: uno spazio alternativo, pieno di colori e di buone vibrazioni, in cui calarti a fondo nella vita bordolese visto che è un luogo vissuto nella quotidianità, molto prossimo all’LX Factory di Lisbona.

Come per la Cité du Vin non mi dilungherò troppo perché intendo scrivere un post dedicato: anche in questo caso si va ben oltre la semplice visita del luogo e si entra nell’ambito dell’esperienza sociologica. Situato sulla riva destra del fiume, nel quartiere de La Bastide, il Darwin Eco-System è un progetto del 2008 dedicato alla ristrutturazione dei magazzini abbandonati dell’ex caserma militare Niel, parte del patrimonio storico di Bordeaux.

Il complesso – 10.000 m2 di superficie affrescati da street artisti più o meno noti, aperto tutti i giorni dalle 08.00 alle 23.00 – ospita associazioni e imprese della Green Economy e dell’industria creativa, punti vendita di prodotti bio, alcuni bar e ristoranti, ed è anche un luogo di ritrovo per gli skaters. Animato, vivace, in costante movimento. Ancora una volta le ore passeranno senza che te ne renda conto: i bordolesi sono socievoli e simpatici ed è il posto giusto in cui fare conoscenza con i locali.

LEGGI ==> Il Darwin Eco-System, villaggio utopico della Bordeaux alternativa

Murales e recupero spazi all'interno del Darwin
Murales e recupero spazi all’interno del Darwin

Cosa vedere nei dintorni di Bordeaux

Spero tu sia d’accordo con me sul fatto di dedicare il terzo giorno a una gita fuori porta nei dintorni di Bordeaux: le opzioni più gettonate sono la Duna di Pilat e il villaggio di Saint-Emilion, raggiungibili entrambi con i trasporti pubblici.

 La Duna du Pilat

La Duna du Pilat si trova in prossimità di Arcachon – al ritorno potrai fermarti a mangiare le ostriche al porto – e ci si arriva tranquillamente in treno (e bus) da Bordeaux. È nota per essere la duna più alta d’Europa, ma se sei stato nel deserto non sarà certo questo a sorprenderti, quanto il panorama: un continuum di foresta, duna e oceano.

Superfluo a dirsi che le ho dedicato un post.

LEGGI ==> La Dune du Pilat, tra i piaceri d’Arcachon

Dune-du-Pilat
Salita alla duna

Il villaggio di Saint-Emilion

Saint-Emilion è un piccolo borgo abbarbicato su un promontorio roccioso sito a quaranta minuti da Bordeaux ed è noto per la qualità dei vini e la maestosità dell’architettura medievale. Secondo la leggenda deve il suo nome al monaco bretone, originario di Vannes, che intorno alla metà dell’VIII secolo si ritirò ad Ascumbas, l’antica Emilion.

La grande varietà di vini prodotta nella zona è legata sia alla diversità geologica del territorio (calcare, argilla-calcarea, ghiaia e sabbia) sia al microclima favorevole alla viticoltura: nel 1999, prima volta nella storia, l’UNESCO ha iscritto i vitigni di Saint-Emilion nelle liste del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Purtroppo non ci sono stata, me lo riservo per la prossima visita a Bordeaux.

Tour interessanti

Ho selezionato alcuni tour proposti da CIVITATIS che mi sembrano interessanti:

Ulteriori informazioni e suggerimenti utili alla visita di Bordeaux e dintorni li trovi sul sito dell’Ufficio del Turismo di Bordeaux, chiaramente molto più dettagliato di me.

Dove dormire a Bordeaux

Ci sono vari quartieri in cui dormire a Bordeaux, secondo le tue inclinazioni personali:

  • Saint-Pierre se ti vuoi muovere in agilità tra le varie attrattive della città;
  • Chartrons se hai un interesse particolare per i vini;
  • Mériadeck se preferisci la modernità;
  • Saint-Michel se disponi di un budget low-cost;
  • Il Golden Triangle, a nord del centro storico, se sei un amante del lusso.

Io ho alloggiato all’Eklo Bordeaux, una struttura eco-friendly nel quartiere La Bastide molto attiva nel campo della sostenibilità che funge sia da ostello sia da albergo e mi sono trovata benissimo!

Clicca QUI per consultare le strutture disponibili a BORDEAUX su BOOKING

Tramonto sulla Garonna
Tramonto sulla Garonna

Come raggiungere Bordeaux

Ryanair collega varie località italiane con Bordeaux-Mérignac che dista dalla città una decina di chilometri: fuori dall’aeroporto si trovano i bus diretti alla stazione (Gare Saint-Jean), in funzione tutti i giorni dalle 04.45 alle 00.20 (un’ora dopo di giovedì, venerdì e sabato).

La Globetrotter

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2 pensieri su “Tre giorni a Bordeaux: cosa vedere nella Capitale del Vino

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