La prima volta che sono stata a Lisbona, quindici anni fa, non mi ha detto granché. La seconda volta, complice il fatto di essere rimasta agli arresti domiciliari per ben un anno e mezzo, Cupido ha scoccato la sua freccia. Quattro giorni sono stati sufficienti per decretarla capitale del mio cuore nel Vecchio Continente e ti dirò, ho anche pensato di poterci trascorrere un periodo più o meno lungo. Non è escluso che prima o poi lo faccia: ho consumato le suole delle scarpe a furia di percorrere le stesse strade e a ogni angolo mi sorprendevo davanti a un dettaglio diverso ragion per cui, se stai cercando informazioni su cosa vedere a Lisbona e quanto tempo dedicarle, sei nel posto giusto.

Prima della partenza avevo fatto un po’ di ricerche in rete e le fonti concordavano più o meno tutte nel ritenere che due o tre giorni da dedicare a Lisbona fossero sufficienti. C’è anche chi in quei tre giorni include la visita di Sintra e Cascais, fuori città. Permettimi di dissentire! Io mi sono fermata quattro giorni pieni a Lisbona e se ne avessi avuti un paio di più non avrei disdegnato. Detto che io sono una viaggiatrice bradipo, Lisbona è una città da scoprire e da vivere, a tutte le ore e a tutte le età!

Tagliamo la testa al toro e prendiamo per buono il fatto che tre giorni possono bastare per conoscere Lisbona: dedichiamo i primi due alle attrattive del centro città, mentre il terzo ci sposteremo a Belém che è un po’ dislocato e richiede più tempo.

Scorcio di Lisbona
Scorcio di Lisbona

Cosa vedere a Lisbona

Lisbona: cosa vedere nel centro città in due giorni

Detto che il bello di Lisbona è perdersi tra i suoi vicoli e lasciarsi stupire dai dettagli, più o meno significativi, il mio consiglio è quello di partecipare in prima battuta a un tour gratuito che ti introduca alla città e poi seguire l’istinto. Il centro di Lisbona non è poi così grande e i quartieri confluiscono l’uno nell’altro. Difficilmente ti perderai.

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Il cuore di Lisbona pulsa tra la Baixa, il Chiado, l’Alfama, Graça e Mouraria. Indossa un bel paio di scarpe comode perché non c’è da camminare, c’è da faticare parecchio! Lisbona è costruita su sette colli ed è un saliscendi continuo, ma d’altronde il suo fascino sta anche in questo e poi guarda il lato positivo, tornerai a casa con le gambe di marmo.

Il centro storico propriamente detto si estende attorno al Castelo de São Jorge ed è incorniciato dai quartieri dell’Alfama – l’antica medina araba – e della Mouraria (dove furono confinati i Mori in seguito alla riconquista della città). Poco più a nord si trova Graça che si caratterizza per gli edifici residenziali del XIX secolo e per alcuni miradoures da cui si gode di una vista panoramica da capogiro.

La Baixa – la città bassa – fu completamente ricostruita in seguito al terremoto del 1755 sotto la supervisione del Marquês de Pombal (primo ministro di re Dom João I) da cui il nome di Baixa Pombalina. A differenza del centro storico, la Baixa si contraddistingue per gli ampi viali su cui si affacciano edifici dalle facciate restaurate con accanto palazzi degradati offuscati dalle erbacce che crescono nelle grondaie. Anche questo fa parte del fascino di Lisbona. La nota simpatica è che molte delle vie della Baixa prendono il nome dell’attività produttiva che vi si svolgeva in passato, come Rua dos Sapateiros (la via dei calzolai) e Rua da Prata (la via degli argentieri).

Abbiamo poi il Chiado – per secoli ritrovo di artisti, poeti dandy e intellettuali – che ospita sontuosi teatri e i migliori negozi di antiquariato della città, e il vicino Barrio Alto animato da pub, ristoranti, bar, discoteche e negozi di tendenza aperti anche la sera. Come Graça, anche il Barrio Alto vanta alcuni miradoures di tutto rispetto.

Vediamo ora i principali luoghi di interesse che potrai visitare i primi due giorni a Lisbona, senza mai dimenticare che la bellezza è ovunque. Ecco perché non ti darò un itinerario da seguire e mi limiterò a consigliarti le cose da vedere: volente o nolente ci sbatterai contro.

Panni stesi nel centro di Lisbona
Panni stesi nel centro di Lisbona

La Baixa: luoghi di interesse

Come anticipato, la Baixa (città bassa) è il cuore commerciale di Lisbona dove si trovano banche, uffici e negozi.

Rossio e Rua Augusta

Praça Dom Pedro IV, meglio nota come Rossio, è il cuore pulsante della città ed è la sede del Teatro National de Dona Maria II, in stile neoclassico. Alla sua destra, un po’ appartata, si trova la Igreja São Domingo dove l’Inquisizione leggeva le sue sentenze, mentre sulla sinistra, poco distante, potrai ammirare l’edificio che ospita la Stazione di Rossio, palazzo in stile neomanuelino (reinterpretazione liberty dell’architettura gotica portoghese) con degli splendidi portali a ferro di cavallo.

Da Praça Dom Pedro IV parte Rua Augusta, la via pedonale più importante della Baixa, che termina all’Arco da Rua Augusta costruito in seguito al terremoto del 1755 (che ridusse la città in macerie e causò nella sola capitale ben 15.000 vittime).

Praça do Comércio (Terreiro do Paço)

Superato l’arco ti troverai in Praça do Comércio che si affaccia sul fiume Tago ed è conosciuta come Terreiro do Paço (Piazza del Palazzo) per via dell’antica residenza reale distrutta dal terremoto, sempre quello del 1755.

Al centro della piazza, incorniciata dalle eleganti facciate gialle che sovrastano la lunga serie di portici, si erge la statua equestre raffigurante Dom João I in posa eroica. In questa stessa piazza, nel 1908, Carlo I trovò la morte per mano di due attivisti repubblicani.

Praça do Comercio e Arco da Rua Augusta - PhotoCredits Joao Reguengos
Praça do Comercio e Arco da Rua Augusta – PhotoCredits Joao Reguengos

Elevador de Santa Justa

Una delle attrattive principali di Lisbona è rappresentata dagli Elevadores, quattro in tutto, che consentono di spostarsi da un quartiere all’altro salendo e scendendo per i pendii della città.

Il più conosciuto, nonché il più turistico, è l’Elevador de Santa Justa nato per collegare la Baixa con el Chiado. Inaugurato nel 1902 su progetto di Raoul Mesnier de Ponsar – erroneamente catalogato come discepolo di Gustav Eiffel – l’Elevador de Santa Justa è costituito da una struttura in ghisa di 45 metri d’altezza con due ascensori in legno che possono trasportare 24 persone l’uno.

Insieme agli altri tre – Elevador do Lavra (il più antico), Elevador da Gloria e Elevador da Bica – l’Elevador de Santa Justa è stato dichiarato parte del Patrimonio Nazionale Portoghese (2002).

Jardím Botãnico

Il Jardím Botãnico di Lisbona è una piccola oasi verde nel cuore della città che contiene piante tropicali provenienti in gran parte dalle colonie portoghesi ed è ottimo per una pausa rigenerante dopo aver camminato tanto.

Alfama, Graça e Mouraria: luoghi di interesse

Ecco i tre quartieri di Lisbona che mi hanno fatto letteralmente strippare! Qui non ho solo consumato le suole delle scarpe, ho anche riportato i glutei all’antico splendore spinta dal puro piacere di camminare e ammirare la bellezza attorno a me.

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Cattedrale Sé

La Cattedrale Sé – che sta per Sedes Episcopalis – è la chiesa più antica della città e fu edificata dopo la cacciata dei Mori, nel 1147, sul sito di una moschea al fine di ristabilire gli equilibri di potere. La cattedrale riunisce due stili architettonici (romanico e gotico) e nel giardino del Chiostro, risalente al XIV secolo, sono state rinvenute vestigia romane e resti di edifici moreschi.

Castelo de São Jorge

Il Castelo de São Jorge è uno dei simboli di Lisbona ed è visibile da ogni angolo della città. Edificato intorno alla metà del secolo XI dai Mori, il castello fu poi conquistato dai crociati con dom Alfons Henriques che ne fece la residenza reale fino alla fine del XVI secolo quando trasferì la corte sulla riva del fiume, decretandone l’inizio del declino.

La passeggiata per raggiungerlo attraverso i tortuosi vicoli acciottolati su cui si affacciano case colorate ricoperte di azulejos con i panni stesi ad asciugare e le viste panoramiche su Lisbona sono secondo me più affascinanti del castello stesso.

QUI trovi le informazioni per la visita del Castelo de São Jorge

Museo do Aljube

Non sono una grande frequentatrice di musei ma ti segnalo il Museo do Aljube, l’unico che ho visitato con grande passione, perché rappresentativo della storia di Lisbona e del Portogallo in generale. Allestito all’interno di un ex carcere dei servizi segreti, il museo è dedicato alla Resistenza e racconta in maniera precisa e dettagliata (in inglese e portoghese) la dittatura più lunga di tutta l’Europa Occidentale, quella di Salazar.

QUI trovi le informazioni per la visita del Museo do Aljube

Miradouro da Graça e Miradouro Senhora do Monte

Di punti panoramici Lisbona ne ha parecchi situati sui diversi colli della città e offrono viste meravigliose. Il mio preferito, forse perché ce l’avevo a poche centinaia di metri da casa, è il Miradouro da Graça che si trova, peraltro, davanti a una splendida chiesa.

Il Miradouro Senhora do Monte è invece il più alto di tutta Lisbona e abbraccia la città, con il Tago sullo sfondo.

Ti segnalo anche il Miradouro de Santa Luzia che ha una bella pergola di bouganville con una vista panoramica sulle stradine dell’Alfama e sul Tago, e il Santo Estêvão Belvedere dove la domenica pomeriggio, a partire dalle 18.00, potrai assistere a una roda di capoeira.

Vista panoramica di Lisbona - PhotoCredits @Joao Reguengos
Vista panoramica di Lisbona – PhotoCredits @Joao Reguengos

Panteão

L’immagine del Panteão (Pantheon) è forse una delle più nitide che ho, se non altro perché ce l’avevo a duecento metri da casa e considerata la mia predisposizione a perdermi, la cupola rappresentava il mio punto di riferimento costante per rientrare.

Alto, imponente e bianco come la porcellana, il Panteão fu concepito come chiesa, ma oggi rende omaggio a eroi ed eroine portoghesi come Vasco da Gama e la fadista Amália Rodrigues.

Bella la vista panoramica dalla terrazza.

Il tram 28

Non sto dando i numeri!

Lo storico tram n° 28 è una delle maggiori attrattive di Lisbona, uno dei cosiddetti must. Il problema è che è sempre affollatissimo e per salire bisogna fare lunghe code, a meno che non cerchi di prenderlo al capolinea (Praça Martim Moniz) o intercetti una fermata fuori dal circuito del centro città come ho fatto io e allora, forse, riuscirai a sederti.

Stai attento a non occupare i due posti anteriori perché sono destinati a disabili, anziani, donne incinta o con bambini e il tuo viaggio seduto durerà ben poco.

Tram 28
Tram 28

Museo do Fado e Museo National do Azulejo

Come già detto, non amo andare in giro per musei a meno che non piova, nel qual caso diventano un ottimo rifugio. A fine ottobre a Lisbona c’è il sole e fa ancora caldo per cui non ho visto né il Museo do Fado né il Museo do Azulejos, ma ritenendoli interessanti me li ero appuntati e non mancherà occasione di visitarli prima o poi.

Il Museo do Fado propone un viaggio attraverso il passato e il presente di questo genere musicale di matrice popolare molto caro agli abitanti di Lisbona e di Coimbra: in giro per la città troverai vari murali raffiguranti personaggi che hanno fatto la storia del fado.

Di base i protagonisti del fado sono tre: la voce (fadista) che dialoga con la chitarra portoghese (a 12 corde) accompagnati dalla chitarra classica; ci può essere l’aggiunta di un basso portoghese e di una seconda chitarra portoghese. È un genere che racconta temi ispirati alla saudade, sentimento nostalgico, quali l’emigrazione, la lontananza, la separazione, il dolore e la sofferenza.

Nato alla fine del XIX secolo nei luoghi marginali della malavita e della delinquenza urbana, il fado ha delle radici molto forti che la dittatura di Salazar ha tentato in qualche modo di estirpare e questa è la ragione per cui credo valga la pena visitare il museo, per conoscere un po’ più a fondo i risvolti di quest’arte riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Intangibile dell’Umanità (2011).

L’altro museo che avrei visitato volentieri e il Museo National do Azulejo, leggermente defilato dal centro: ho letto che si trova in un convento manuelino del 1509 al cui interno è custodita una collezione impressionante di azulejos che io trovo meravigliosi, tra cui la maiolica smaltata più lunga del paese che racconta Lisbona in 36 metri. Se come me non ami rinchiuderti nei musei, non preoccuparti perché di azulejos che ricoprono le facciate degli edifici ne vedrai parecchi in tutta la città, fuori e dentro il centro storico.

Mouraria

Mouraria è una meravigliosa Babele in cui convivono indiani, brasiliani, cinesi, africani e chi più ne ha più ne metta, il cosiddetto “mondo sommerso” che ne fa secondo alcuni un quartiere malfamato e secondo altri, al contrario, un quartiere verace e pertanto autentico. Superfluo a dirsi che io propendo per la seconda visione.

Luogo deputato agli stranieri fin dal 1147 quando Dom Alfonso Henriques concesse l’aria ai Mori, il quartiere – che ha mantenuto pressoché inalterata la sua fisionomia – ha dato i natali ad artisti di fado famosi cui sono stati dedicati alcuni murali che ti consiglio di andare a cercare in Escadinhas de São Cristovão.

Barrio alto: movida notturna e Convento do Carmo

Lisbona è vivace ed effervescente di giorno come di sera: Barrio Alto è uno dei quartieri più gettonati per la presenza di bar e pub in cui tirare notte fonda, ma i lisbonesi amano ritrovarsi per la strada, comprare da bere e consumare all’aperto, socializzando. E ora capirai perché l’ho amata tanto!

A Barrio Alto si trovano le rovine del Convento do Carmo, situato nell’omonima piazza vicino all’uscita dell’Elevador Santa Justa e meglio conosciuto come la chiesa senza tetto che mi ha ricordato, vagamente, l’Abbazia di San Galgano in Toscana.

Il convento fu edificato dai carmelitani nel corso del XIV secolo e subì gravi danni durante il terremoto del 1755: della struttura originaria restano oggi il portale e gli archi divisori delle navate, mentre all’interno è stato istituito un affascinante museo archeologico che oltre al sarcofago dei fondatori del convento custodisce tesori precolombiani, reperti romani e moreschi e alcuni ritrovamenti preistorici.

Convento do Carmo
Convento do Carmo

Cosa vedere a Lisbona il terzo giorno, tra Belém e LX Factory

A 7 km dal centro città si trova Belém che ospita i monumenti più gettonati di Lisbona: il Mosteiro dos Jerónimos e la Torre di Belém, cui si aggiunge il Pedrão dos Descubrimentos (Monumento alla Scoperta), giusto accanto. La visita di queste attrazioni ti porterà via un sacco di tempo per cui sveglia presto che la strada è lunga. Tra le altre cose, se il tempo è buono, ipotizza di prendere una bici a noleggio e raggiungere Belém pedalando. Io sono andata in tram e sono tornata a piedi, ma se mi fosse venuta l’idea non avrei esitato: la strada fuori dal centro è piatta come una tavola.

Insieme agli adiacenti quartieri di Restelo e Ajuda, Belém fu risparmiato dal terremoto del 1755 e si trasformò in una località residenziale molto ambita dalla nobiltà e l’aristocrazia dell’epoca: tutt’oggi resta uno dei quartieri più eleganti di Lisbona.

Se decidi di raggiungere Belém con i mezzi pubblici (15E), scendi alla fermata della Torre e da lì, a ritroso, raggiungerai le altre attrattive del quartiere.

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Torre di Belém

La Torre di Belém affonda le radici nel regno di Manuel I che la fece costruire con funzioni difensive tra il 1515 e il 1521; grazie alla sua posizione strategica, affacciata sul fiume Tago, funse anche da porto dove attraccavano le navi cariche di merci esotiche provenienti da tutto il mondo.

Iscritta dal 1983 nelle liste del Patrimonio UNESCO per il ruolo svolto dal Vecchio Continente nell’Era delle Scoperte, la Torre è ritenuta all’unanimità l’icona di Lisbona.

La Torre di Belém, una delle cose da vedere a Lisbona
Torre di Belém

Pedrão dos Descubrimentos

Poco distante dalla Torre, nel grande parco antistante il Monastero, si trova il Pedrão dos Descubrimentos realizzato per celebrare l’Era delle scoperte dei navigatori portoghesi tra il XV e il XVI secolo.

L’opera, in marmo bianco, ha la forma di una gigantesca caravella con le vele spiegate e ai suoi lati trovano posto una serie di sculture raffiguranti alcuni protagonisti dell’espansione geografica lusitana tra cui Vasco de Gama, Bartolomeo Diaz ed Enrico il Navigatore con il volto rivolto sulle sponde del fiume e una piccola caravella tra le mani.

Pedrão dos Descubrimentos
Pedrão dos Descubrimentos

Mosteiro dos Jerónimos

Attravesando l’avenida ti troverai di fronte alla principale attrattiva di Belém, il Mosteiro dos Jerónimos, Monumento Nazionale e Patrimonio dell’Umanità dal 1983.

Il complesso fu edificato dal re Manuel I per celebrare il ritorno di Vasco de Gama dopo aver scoperto la rotta per l’India e fu finanziato grazie alle imposte riscosse sull’importazione delle spezie: all’interno della Chiesa, un’unica navata con sei colonne perfettamente scolpite e stilizzate, si trova la tomba di Vasco de Gama, mentre nella parte superiore del chiostro si trova quella di Fernando Pessoa.

Il Pasteis de Nata

Una delle cose da fare sì o sì a Lisbona, e in particolare a Belém, è provare la specialità più popolare della pasticceria lusitana, nonché uno dei simboli della città: il Pasteis de nata, noto originariamente come il Pasteis de Belém.

Il pasteis de nata nacque a Belém all’inizio del XIX secolo per mano dei monaci che iniziarono a venderlo per arrotondare le entrate. La ricetta, con tanto d’ingrediente segreto che li ha resi famosi in tutto il mondo, passò nelle mani dell’imprenditore Domingos Rafael Alves che nel 1837 inaugurò gli attuali locali della Antiga Confeitaria de Belém, l’unica pasticceria in cui è possibile mangiare i dolcetti preparati secondo l’antica tradizione conventuale. Preparati a una lunga coda, più che giustificata.

LX Factory

Una volta terminata la visita di Belém, ti consiglio di trascorrere le ultime ore all’LX Factory che puoi raggiungere tranquillamente con il 15E: si tratta di un ex polo industriale sorto nella seconda metà del XIX secolo e divenuto oggi uno dei centri artistico-culturali più moderni e all’avanguardia della capitale.

Il suo motto, Alegria no trabalho!, rispecchia la filosofia di vita di quest’area immensa che ospita piccole aziende di comunicazione, studi fotografici, atelier e riviste di moda, piccole gallerie d’arte, bar dall’aspetto vintage, ristorantini e una splendida libreria indipendente.

Dulcis in fundo, ogni domenica all’esterno si tiene un mercatino vintage dove pare si possano fare grandi affari.

LX Factory
LX Factory

Altre cose da fare e da vedere a Lisbona

Superfluo a dirsi che le cose da vedere a Lisbona non finiscono qua, ti ho indicato solo le principali ma a seconda del tempo, e della tua velocità, ti segnalo:

  • l’Oceanário, uno degli acquari più grandi al mondo dedicato agli oceani;
  • lo storico Teatro Nacional de São Carlos (1793) in stile neoclassico, si trova al Chiado;
  • il MAAT, un museo avanguardista che coniuga Arte, Architettura e Tecnologia;
  • la Feria da Ladra, mercato delle pulci bisettimanale (martedì e sabato, dalle 09.00 alle 18.00) dove si trovano gli oggetti più disparati; non ci sono stata, ma mi fido della parola della mia amica Fabiana che vive a Lisbona già da un po’;
  • il Cemitério dos Prazeres edificato nel 1833 a Campo de Ourique per evitare che le vittime di colera fossero sotterrate negli spazi religiosi com’era abitudine fare all’epoca e luogo di riposo di personalità di spicco (come il Cimitero Monumentale di Milano) tra cui Antonio Tabucchi, autore del capolavoro letterario Sostiene Pereira (se non l’hai ancora letto, non indugiare oltre!);
  • anche il Fado me lo riservo per la prossima visita; l’ho ascoltato per strada e lo trovo sublime;
  • il Cristo Rei, ispirato al Cristo Redentore di Rio de Janeiro, si erge sulla riva sud dell’estuario del Tago e fu eretto negli anni Cinquanta del secolo scorso come segno di gratitudine del popolo portoghese per essere stato risparmiato dagli orrori della Seconda Guerra Mondiale;
  • Calcilhas, piccolo borgo situato sulla riva opposta del Tago e raggiungibile con il traghetto pubblico da Cais de Sodré; ottimo per mangiare del buon pesce senza farsi spennare e passeggiando lungo il fiume potrai fare anche una bella scorpacciata di Street Art.
Il Cristo Rei, sulla riva opposta di Lisbona
Cristo Rei

Con un giorno in più: Sintra e Cascais

Sintra e Cascais vengono spesso accostate alla visita di Lisbona per la prossimità con la capitale e sono entrambe raggiungibili in giornata con il treno.

Sintra è una cittadina romantica costruita sul fianco di una collina – la Serra di Sintra – nonché meta privilegiata di poeti e aristocratici, come dimostra la presenza di chalet e palazzi nobiliari e borghesi di altri tempi. Cittadina a parte, dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1995, l’intera Serra pullula di castelli, palazzi, conventi e parchi che credo meritino ben più della semplice gita mordi e fuggi. Tra l’altro ho letto che partendo da Sintra si raggiunge il Cabo da Roca che è il punto più occidentale dell’Europa continentale: insomma, secondo me un paio di giorni ci stanno tutti.

Cascais invece è una località balneare situata a una trentina di chilometri da Lisbona: in passato meta di villeggiatura della nobiltà portoghese, oggi si caratterizza per la fusione tra l’architettura decorativa del XIX secolo e le moderne strutture turistiche.

Altri tour di Lisbona consigliati (gratis e a pagamento)

Oltre ai tour indicati sopra, ce ne sono altri interessanti:

Quando andare a Lisbona

Lisbona si caratterizza per le estati lunghe e roventi e gli inverni miti ma potenzialmente piovosi. Va da sé che le stagioni migliori per visitarla sono la primavera e l’autunno sia sotto l’aspetto climatico, sia per il minor afflusso di turisti.

Come muoversi a Lisbona

La rete dei mezzi pubblici di Lisbona è economica ed efficiente e comprende metro, tram, autobus e traghetti che ti saranno d’ausilio quando i piedi reclameranno vendetta.

Dall’aeroporto è possibile raggiungere il centro città con il semplice autobus o la metropolitana, ma se sei carico di bagagli e hai bisogno di un taxi, il costo di una corsa è accessibile a tutti.

La cosa più conveniente è l’acquisto della Lisboa Card (24, 48 o 72 ore) che oltre al trasporto pubblico illimitato (incluso il treno per Cascais e Sintra) e l’ingresso gratuito ad alcune delle attrazioni principali di Lisbona (tra cui il Mosteiro dos Jerónimos, il MAAT e la Torre di Belém), consente di fruire di sconti su tutta una serie di attrazioni e tour.

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Dove dormire a Lisbona

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La Globetrotter

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2 pensieri su “Lisbona in tre giorni: cosa vedere nella capitale portoghese

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