Macerata è probabilmente uno dei luoghi meno conosciuti delle Marche. Io ci sono stata nel corso del mio viaggio in bicicletta a Santa Maria di Leuca, ospite di Flaminia che mi ha aperto le porte di casa per mostrarmi la bellezza e la ricchezza della sua città natale. “Ma perché scusa, c’è qualcosa da vedere a Macerata?” – ti starai chiedendo.

Beh, difficile trovare in Italia luoghi in cui non ci sia nulla da vedere, ma spesso la promozione turistica lascia un po’ a desiderare privandoci del piacere di scoprire piccole gemme, come nel caso di Macerata.

Peraltro, il fatto di averla visitata in compagnia di una maceratese DOC mi ha permesso di entrare in sintonia non solo con la città, ma anche con realtà del territorio che la rendono un’eccellenza a livello nazionale e che mi interessa raccontare per dare a Macerata il risalto che merita.

In un giorno è possibile visitare i principali luoghi di interesse presenti in città, ma una volta che ci sei tanto vale prenderla comoda e dedicarti anche alla scoperta dei dintorni di Macerata. Le Marche non le conoscevo e per quel poco che ho visto, sono una gran bella terra.

Visita di Macerata: principali luoghi di interesse

Io ho visitato Macerata in compagnia di una guida molto preparata, Daniela Perroni di Guide Turistiche delle Marche (puoi contattarla scrivendo una mail a daniela.touristguide@gmail.com) che ha dato il suo contributo a rendere magica la città.

Siamo partite da Piazza della Libertà e da lì è stato un susseguirsi di colpi al cuore, a cominciare dalla biblioteca che ancora me la sogno di notte.

Ma è meglio procedere per gradi, altrimenti ti perderai tra le mie parole anziché tra le vie del centro storico della città (che ti consiglio di fare al termine della visita guidata).

Macerata si trova in cima a una collina e ha la classica struttura di un borgo, fatto di stradine che salgono e scendono offrendo scorci panoramici da immortalare. Inoltre il centro storico è chiuso al traffico per cui ti sembrerà di vivere in un mondo fuori dal tempo, specialmente se sei metropolitano come me.

Piazza della Libertà

Il punto di partenza per la visita del centro storico di Macerata non può che essere lei, Piazza della Libertà, su cui si affacciano vari edifici importanti tra cui il Palazzo dei Priori (che oggi ospita la Prefettura), la Loggia dei Mercanti (in stile rinascimentale), il Teatro Lauro Rossi e la Torre Civica con l’Orologio Astronomico, sovrana indiscussa della piazza.

La torre – che si eleva per 64 metri ed è stata ultimata, dopo 150 anni di lavori, nel 1653 – ospita sul basamento la ricostruzione dell’orologio astronomico ad automi, testimonianza dello splendore della cosmologia rinascimentale (illustrata nel quadrante) e della fede (simboleggiata dal carosello dei Magi adoranti la Vergine con il bambino).

Due volte al giorno, alle 12.00 e alle 18.00, inizia il carosello automatizzato in cui l’Angelo e i Re Magi escono e passano davanti alla Madonna con il Bambino, fermandosi per un inchino Bellissimo!

Torre Civica e Orologio Astronomico a Macerata
La Torre Civica con l’Orologio Astronomico

Palazzo Buonaccorsi

Una gemma della città di Macerata è Palazzo Buonaccorsi che ospita due interessanti musei.

Difficile che io mi perda per musei, ma meritano entrambi una visita, non fosse altro perché siti all’interno di un antico edificio restaurato che pur inserendosi in un contesto moderno, ha mantenuto viva l’atmosfera del tempo.

Al piano seminterrato si trova il Museo della Carrozza che mi ha regalato uno dei più bei viaggi nella storia degli ultimi trent’anni. Non sto scherzando, mi sono divertita un sacco a immaginare le vicende che si sono innescate a bordo delle differenti carrozze, tutte accuratamente restaurate e disposte in ordine cronologico.

E con questo pensavo che Macerata avesse finito le sorprese, quantomeno fino a quando siamo salite al piano superiore e ci siamo perse per le sale dei Musei Civici, ognuna dedicata a una divinità olimpica. Lì è stata l’apoteosi! Non sono certo la voce fuori dal coro proclamando il mio amore incondizionato per la Sala dell’Eneide dove sono raccolti quadri che raccontano i momenti principali della storia di Enea.

Interni dipinti dei Musei Civici di Macerata
Interno dei Musei Civici

Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti

All’interno della Biblioteca Mozzi Borgetti, come già detto, sono rimasta senza parole il che succede di rado. A mio avviso è una delle cose di maggior pregio di Macerata, assolutamente da non perdere!

Nelle sale al piano superiore è custodito un patrimonio letterario e artistico dal valore inestimabile: 400.000 volumi, di cui 10.000 manoscritti e – rullo di tamburi – la terza edizione dell’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert (XVIII secolo), l’opera più importante dell’Illuminismo europeo. Dulcis in fundo, tale patrimonio riposa sotto un soffitto impreziosito di fregi, stucchi e affreschi meravigliosi.

Interno della biblioteca Mozzi Borgetti a Macerata
Nelle sale della Biblioteca Mozzi Borgetti

Sferisferio

Costruito nel 1823 da Ireneo Aleandri per rispondere all’esigenza dei nobili dell’epoca di giocare a pallone con il bracciale – gioco diffuso fino agli anni Venti del Novecento – lo Sferisferio sta a Macerata un po’ come il Colosseo sta a Roma: da vedere sì o sì.

Oggi lo Sferisferio è una sorta di “teatro d’opera a cielo aperto”: grazie all’ottima acustica ospita stagioni liriche di altissimo livello che richiamano appassionati da tutto il mondo e Musicultura, il Festival per la Canzone Popolare e d’Autore inaugurato nel 1990 che nel corso degli anni ha scoperto voci interessanti, tra cui Simone Cristicchi e Gianmaria Testa.

Sferisferio
Sferisferio

La Tela – Museo della Tessitura

La Tela – Museo della Tessitura è quello che suol definirsi un pezzo da novanta sia per il contenuto – la tessitura a liccetti, tipica dell’entroterra marchigiano – sia per la passione di Maria Giovanna e Patrizia che nel 1986 diedero vita a questo progetto meraviglioso.

Nell’intento di non dimenticare la tradizione, ma di tramandarla alle generazioni future, le due donne organizzano laboratori, corsi e attività didattiche, liberi a tutti. Ammirevoli.

Chiese a Macerata

Non sono una grande appassionata di chiese e avendo attraversato l’Italia da nord a sud in poco più di un mese ricordo poco e nulla di quelle che ho visto.

Ti segnalo comunque le più importanti del centro storico che sono il Duomo, la Chiesa di San Filippo, la Basilica della Misericordia e la Chiesa di San Paolo (dei padri barnabiti, una vera chicca!).

Palazzo Ricci

Palazzo Ricci è una delle cose da vedere a Macerata, ma io me lo sono perso. Non ricordo perché, probabilmente era chiuso visto che la fine del lockdown era stata decretata pochi giorni prima.

Palazzo Ricci Petrocchini è la sede della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata e ospita una collezione d’arte contemporanea del Novecento. Tra i nomi degli artisti si annoverano De Chirico, Balla e Ligabue, tra i tanti.

Centro storico di Macerata
Centro storico di Macerata

Questo è quel che io sono riuscita a visitare di Macerata, dilatato nell’arco di un paio di giorni perché ho alternato le cose da vedere alle esperienze legate all’enogastronomia marchigiana.

Ho sempre considerato il turismo esperienziale uno dei modi migliori per conoscere la cultura di un paese: lo faccio quando sono all’estero, perché non farlo in Italia che vanta un sacco di eccellenze?

Piatti tipici di Macerata (e dove mangiarli)

Partiamo con i piatti tipici di Macerata: ciauscolo (insaccato che si produce sia nelle Marche sia in Umbria) e pizza di formaggio, vincisgrassi alla maceratese (la cui ricetta si è poi diffusa sul territorio regionale, ma la versione originale si trova nel ricettario di Antonio Nebbia – Il cuoco maceratese – del 1779) e coniglio in porchetta.

Per chiudere in bellezza l’immancabile vino cotto che fu utilizzato a lungo dalla medicina tradizionale come ricostituente naturale e che dicono sia un potente antiossidante contro i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare. Just in case…

Se vuoi provare la cucina tipica maceratese ti consiglio l’Osteria dei fiori di Letizia e Iginia Carducci che è considerato un cult in città.

Macerata e l’enogastronomia: i produttori locali

Flaminia ha superato se stessa nella selezione di produttori locali che hanno fatto della loro passione una professione e si sa, le cose fatte con passione hanno sempre una marcia in più.

Il primo è Simone dell’Azienda Rio Maggio Vini che mi ha regalato un viaggio tra i vitigni locali facendomi degustare i suoi ottimi prodotti. Non solo. Mi ha fatto anche venire voglia di esplorare il mondo dell’enologia e tra i miei prossimi obiettivi c’è il corso di sommelier.

Poi ci sono Silvano e la figlia Martina dell’Azienda Agricola SiGi che hanno organizzato un brunch in mezzo ai loro alberi da frutta condividendo con me la passione che li anima nella ricerca costante volta al recupero degli elementi della tradizione del territorio tra cui la Sapa, condimento menzionato da Pluto già nel 200 a.C.. Per intenderci, Silvano è uno di quei matti che ha lasciato il posto fisso, statale, per trasformare il suo sogno in realtà. Tanto di cappello!

Brunch organizzato dall'Azienda Agricola SiGi
Brunch organizzato dall’Azienda Agricola SiGi

E Alfredo, di Cioccolato Marangoni, altra eccellenza maceratese che realizza cioccolatini e prelibatezze a base di frutta mediterranea e frutta secca. L’ingrediente segreto non so quale sia, ma un cioccolato così l’ho provato poche volte in vita mia!

Infine c’è Silvia che ha imbastito sulla terrazza della sua casa vacanze La Roverella – con vista panoramica sui Monti Sibillini, nell’eventualità in cui ti venga voglia di organizzare un viaggio nell’entroterra marchigiano – un aperitivo a base di prodotti e vini della zona illustrati con maestria da Carlo Cambi, tra i fondatori del Movimento Turismo del Vino. Superfluo a dirsi che l’idea di diventare sommelier è diventata un obiettivo dopo la degustazione con lui!

Che tu decida o meno di visitare le Marche, ti consiglio di dare ai loro siti. Se sei curioso e ami l’enogastronomia, troverai sicuramente qualcosa d’interessante.

Clicca QUI per consultare le strutture disponibili a MACERATA se decidi di trascorrere la notte in città.

La Globetrotter

Conosci Macerata? Pensi anche tu che dove ti giri ti giri, l’Italia ti regala sempre qualcosa di bello?

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2 pensieri su “Un giorno a Macerata tra storia, arte, tradizione e gastronomia

  1. Alfonso+Esposito dice:

    Ho letto il tutto con piacere e curiosità essendo veramente capra io al cospetto di questa città. La verità è che davvero l’Italia in tutte le sue latitudini è straordinaria come lo sei tu nel descrivere con la penna impregnata nel cuore tutto ciò che vedono i tuoi occhi. Un abbraccio speciale vagabonda

    • Diana Facile dice:

      Siamo tutti capre su ciò che non conosciamo… se non fossi entrata casualmente in contatto con Flaminia, credi forse che io sarei mai andata a Macerata???
      Grazie del commento…

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