Era tempo che volevo scrivere un post sul mio ultimo viaggio in Sud America e sul legame, intimo e personale, che ho con questa parte di mondo! Uno di quei post in cui dico tutto e non dico nulla, un flusso di pensieri e ricordi che nasce dal cuore e diventa parola. A dirla tutto pensavo di scriverlo on the road, mentre navigavo sul Rio delle Amazzoni tra Perù e Colombia ma poi, come accade sempre, mi sono lasciata trasportare dagli eventi ed è rimasto li, in attesa del suo momento che finalmente è arrivato, in uno dei periodi più tristi e difficili della mia vita (e di tutti noi).

La mia attrazione per il Sud America è iniziata presto, prima ancora di scoprire l’infinita bellezza del mondo. È iniziata al liceo, attraverso la lettura dei libri di Isabelle Allende e Marcela Serrano prima, e di autori più impegnati poi. La mia mente ancora acerba volava laggiù, dall’estremo sud all’estremo nord di quella parte del continente così ricco di storia e impregnato di dolore, e immaginava gli scenari e i personaggi che mi tenevano incollata al libro del momento.

Difficile spiegare il perché, forse nemmeno c’è una ragione, semplicemente era il mio posto nel mondo e ancora lo ignoravo. Già, perché sono più che mai convinta che ognuno di noi abbia il suo posto nel mondo, quello in cui ci si sente a casa più che altrove. Quello che non si lascia mai con un addio, ma con un arrivederci, perché tanto lo sai che presto o tardi ti chiamerà e tu non potrai esimerti dal ritornare.

Per me un viaggio in Sud America è questo e molto altro e ne ho avuto conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, quando ero lì, non più di due mesi fa. Così, su due piedi, non so nemmeno dire quante volte ci sono stata da quel lontano giorno di novembre di vent’anni fa che mi ha spinta a prendere il primo volo intercontinentale diretto in America Latina, dovrei mettermi a contarle ma non ha alcun senso. Non si contano le volte che si torna a casa, si torna e basta! Sono partita piena di punti di domande che in questi venti anni si sono sciolti uno a uno, e continuano a farlo, dando alla mia vita la direzione da seguire.

Già, perché se oggi sono qui a scrivere e raccontare lo devo a lui, così come devo a lui l’aver imparato che i soldi e la stabilità non significano nulla e che si può essere felici con poco se si lascia il giusto spazio ai sogni e alle passioni, di qualunque natura essi siano. Da anni ho fatto del viaggio uno stile di vita e il valore della libertà – che mi sono gradualmente conquistata a costo di enormi sacrifici e di contrasti, anche forti, con la mia famiglia – è impagabile.

Come non essere riconoscente verso chi ti ha insegnato il significato della felicità? Come non tornare da chi ti ha dato il coraggio di spiegare le ali e spiccare il volo? Come non provare amore nei confronti chi ti ha guidato verso la consapevolezza di te stesso, e del mondo? Ed è così che rispondo a tutti coloro che mi chiedono, ripetutamente, perché torno sette volte in Colombia o tre volte in Peru, giusto per fare qualche esempio, quando il mondo è tanto grande e tanto bello che non basterebbe una vita per visitarlo tutto!

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Viaggio in Sud America: La Guajira (Colombia)

Ecco, ti avevo avvisato che sarebbe stato uno di quei post in cui parto per la tangente e mi perdo via, incurante del fatto che magari tu, che leggi, desideri sapere qualcosa di più del viaggio in Sud America e che non te ne frega nulla, o quasi, del viaggio dentro me stessa che sto facendo ora, imprigionata come una delinquente e sull’orlo di una depressione cosmica. Non posso nemmeno buttarmi giù dal balcone perché vivo al primo piano e con la fortuna che mi ritrovo rischio solo di farmi male, e anche tanto! Ovviamente scherzo, il Covid-19 non ti libererà di me! Ci riprenderemo le nostre vite e ci riprenderemo il mondo, su questo non ci piove! Non ho lottato come una tigre che difende il proprio cucciolo per arrivare dove sono arrivata per poi soccombere di fronte a un dannato virus, e nemmeno tu!

E anche questa forza la devo a lui! Perché un viaggio in Sud America è un viaggio nella cultura secolare di civiltà scomparse ed è un viaggio nella vita di popoli nati, e cresciuti, nella violenza di dittature militari contro cui hanno combattuto, con coraggio e determinazione, per non lasciarsi sopraffare, ma è anche un viaggio nella natura prorompente e multiforme che ritempra gli spiriti (inquieti e non) e nella vita di persone che vivono l’oggi senza pensare al domani, nel bene e nel male. È un viaggio che ti cambia dentro se l’affronti con il cuore aperto, oltre che con gli occhi.

Dalla foresta amazzonica alla cordigliera delle Ande, tra i colori dei mercati e delle popolazioni locali, il mio ultimo viaggio in Sud America è stato un viaggio di riscoperta e di rinascita.

Tornare negli stessi luoghi non significa non sorprendersi o non emozionarsi più, tutt’altro. Significa conoscerli un po’ più a fondo e coglierli nelle diverse sfaccettature e nell’intimità, consci del fatto che non li ritroveremo mai uguali, così come noi non torneremo a loro immutati. E significa anche tornare a una quotidianità di cui, volenti o nolenti, abbiamo bisogno, ma questo l’ho capito in questi giorni di quarantena che ha totalmente ribaltato le nostre vite.

Un viaggio in Sud America è, per me, banalmente e semplicemente questo. Un tornare a casa sapendo che in qualunque paese del continente c’è qualcuno che mi aspetta a braccia aperte con cui conoscere, scoprire ed emozionarmi, come se fosse la prima volta, e sono sicura che chiunque abbia trovato il suo posto nel mondo, provi sensazioni simili alle mie.

E ora ti lascio un video del viaggio (con la mia voce narrante) che ha montato il caro Yvon (Kendu nome d’arte! Lo trovi su youtube!) e che ti farà sognare un po’…

La Globetrotter

E tu ce l’hai un posto, oltre all’Italia, vicino o lontano che sia, in cui ti senti a casa? Se si, quale e perché? Ti aspetto nei commenti.

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18 pensieri su “Viaggio in Sud America… l’eterno ritorno!

  1. NORMA GADINA dice:

    Difficile spiegare il perché, forse nemmeno c’è una ragione, semplicemente era il mio posto nel mondo e ancora lo ignoravo. Già, perché sono più che mai convinta che ognuno di noi abbia il suo posto nel mondo, quello in cui ci si sente a casa più che altrove. Quello che non si lascia mai con un addio, ma con un arrivederci, perché tanto lo sai che presto o tardi ti chiamerà e tu non potrai esimerti dal ritornare.

    Bellissimo!

    Mi ritengo fortunata. Sono nata e vivo, da ben 68 anni, dove il mio spirito si sente appagato, dove il mio piccolo mondo è armonia e serenità. Qualche volta parto… ma è solo per andare, nel tempo più breve possibile, a constatare se quello che mi ha colpito di una lettura, di un documentario, è bello come lo immagina la mia mente
    .

    Grazie.

  2. Massimo dice:

    Come sempre tante, belle emozioni! Quando leggo i tuoi racconti di solito viaggio con la mente,,oggi anche con gli occhi!! Grazie :**

  3. Riccardo dice:

    Il tema del ritorno a casa e dello struggimento è alla base della ricerca musicale della più grande cantora del Sudamerica ovvero l’immensa Mercedes Sosa.
    E le tue parole fanno onore a quella terra meravigliosa che da sempre è vita, morte e resurrezione.
    Grazie cara Diana!

  4. Lauro dice:

    E’ stato bello vederti raccontare un viaggio oltre che leggere le tue sempre emozionanti descrizioni.
    Spero che capiti ancora, sia perchè vederti mentre parli di viaggi è sempre piacevole e istruttivo, che per la tua capacità spontanea di trasmettere emozioni anche con le brevi pause tra una frase e l’altra.
    Tutto bellissimo, come sempre.

  5. Francesco dice:

    Un video pazzesco, emozionante e commovente. Il tuo racconto sempre coinvolgente. Riesci a farmi viaggiare e vedere con i tuoi occhi posti che non ho mai visto.
    Spettacolare

  6. Saverio dice:

    Bellissimo e coinvolgente, i tuoi racconti fanno sempre sognare e venir voglia di partire. Grazie e continua a deliziarci. ?

  7. Alfonso dice:

    Ti chiedo venia per il ritardo.Questo è un tuo marchio di fabbrica quei post emozionali ,intimi che trasudano d’amore verso una terra speciale avendola trasmesso anche a me.Belle le immagini del video ,ottimo il montaggio,sognatrice tu nel raccontarle.Un bacio Diana

    • Diana Facile dice:

      Ma figurati, mica devi sentirti obbligato per commentare, anche se chiaramente mi fa piacere per cui… grazie! Un abbraccio a te

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