Lu mare, lu sole, lu vientu” è il motto con cui i salentini esprimono il senso di appartenenza alla loro terra. Una terra d’eccezione bagnata da due mari, contesa tra i raggi infuocati del dio Apollo e la brezza capricciosa del dio Eolo. Un mix che genera alcuni degli scenari più belli di tutto lo stivale che ogni anno attira orde di visitatori desiderosi di portarsi a casa una bella tintarella. Ma le spiagge dalle acque cristalline del versante ionico e gli scorci offerti dalle coste frastagliate e selvagge dell’Adriatico sono solo una parte infinitesimale di quel che un viaggio in Salento è in grado di offrire.

Ci sono arrivata tardi considerato che vanto origini salentine da parte di madre, ma faccio buono il detto “meglio tardi che mai”. Spesso e volentieri ci spingiamo lontano in cerca di valori che ci sembra si siano persi strada facendo o che non sentiamo più vivi come una volta e poi, di colpo, ci rendiamo conto che quei valori sono ancora lì e che forse siamo noi quelli che si sono persi lungo il cammino.

Pur essendo fiera delle mie origini, ho sempre vissuto il Salento come località balneare e nulla più. Vero è che ospita alcune delle spiagge più belle d’Italia ma credimi, partire per un viaggio in Salento solo per le sue spiagge è come mangiare una pasta d’ottima qualità completamente scondita!

Viaggio in Salento, a Santa Cesarea Terme
Santa Cesarea Terme

E così, dopo aver trascorso le estati dei miei primi vent’anni nella leggendaria Santa Maria di Leuca, e i successivi venti a varcare frontiere spinta dalla smania di conoscere il mondo, ho toccato con mano la bellezza e la generosità della terra tra i due mari.

LEGGI ==> Cosa vedere a Santa Maria di Leuca, la Terra dei due Mari

Perché un viaggio in Salento?

Un viaggio in Salento è un viaggio nella storia di un popolo ancora fortemente ancorato a riti religiosi e tradizioni ancestrali.

Penso alla Processione dei Misteri di Maglie e di Botrugno che hanno luogo, rispettivamente, il venerdì e il sabato prima di Pasqua, prova tangibile del fervore dei credenti che è riuscita a impressionare pure un’atea conclamata come me!

Botrugno
Botrugno

Penso anche alle feste patronali cui assistevo quando ero bambina e che sono ancora oggi vissute dai salentini con la passione di un tempo: lo sfarzo delle luminarie con cui si agghindano i paesi per la festa è a dir poco strabiliante.

E ancora, penso alla famosa Notte della Taranta che ha luogo ogni anno a Melpignano, il 17 agosto per la precisione: la danza tradizionale, che in Salento assume il nome di Pizzica, risale alla fine del XVIII secolo.

Un viaggio in Salento è un viaggio a ritroso nel tempo che ci riporta a epoche remote di cui oggi conserviamo alcune testimonianze.

Anfiteatro romano di Lecce
Anfiteatro romano di Lecce

Penso all’Anfiteatro Romano di Piazza Sant’Oronzo a Lecce, risalente ai tempi di Augusto, o agli scavi di Castro che hanno riportato alla luce parte di una statua della dea Minerva. Peraltro, per chi non lo sapesse, fu a Castro che Virgilio fece approdare Enea dopo la fuga dalla città assediata dagli Achei.

LEGGI ==> Le ragioni per visitare Castro e innamorarsene!

Ma possiamo andare ancora più indietro e risalire fino all’età del bronzo, come dimostra la presenza di una settantina di menhir e una ventina di dolmen disseminati sul territorio.

Oppure possiamo catapultarci in tempi più recenti e visitare i mastodontici castelli fortificati risalenti per lo più ai secoli XV e XVI: il Castello Carlo V di Lecce del 1539, il Castello di Otranto del 1491 e il Castello di Acaya del 1535, tra i tanti.

Viaggio in Salento, a Otranto
Castello di Otranto

Un viaggio in Salento è un viaggio nel Barocco Leccese, uno stile architettonico in cui la ricchezza delle decorazioni spicca su un pietra color miele che al tramonto celebra il trionfo della luminosità.

La città di Lecce in particolare, ma come lei tante altre, pullula di edifici civili e religiosi di bellezza inenarrabile. Piazza Duomo è un palcoscenico barocco con la pietra che sembra ricamata e la Chiesa di Santa Croce è ritenuta uno dei capolavori architettonici della città.

LEGGI ==> Lecce in un giorno: cosa vedere nella Signora del Barocco

Un viaggio in Salento è anche un viaggio nella gastronomia alla ricerca di sapori autentici e genuini di una cucina di base povera che ha battezzato piatti come Ciceri e Tria (in italiano suona come pasta e ceci ma fidati, una pasta e ceci superlativa!) o le Cocule Pasquali di Galugnano, una frazione di San Donato, che all’alba del Sabato Santo vede la mobilitazione di tutte le massaie per non venire meno alla tradizione. Dopo tre mesi tra Ecuador e Colombia mangiando sempre le stesse cose è un piacere riscoprire i sapori della mia infanzia, intensi quasi quanto allora, e provarne di nuovi.

Gastronomia salentina
Gastronomia salentina

Tra i ristoranti che ho sperimentato vi segnalo:

  • la Locanda dei semplici di Maglie (via Alcide De Gasperi 21, tel. 328 2270918) propone una cucina tradizionale rivisitata a base di pesce e accompagnata da ottimi vini;
  • al Joey bistrot cafè di Maglie l’ottima cena, a base di carne o pesce, viene servita sullo sfondo di jam session musicali;
  • La Vecchia Osteria da Totu di Lecce punta a mantenere viva la tradizione ed è squisita;
  • la Polperia fish bar di Otranto è un locale inaugurato da poco all’epoca della mia visita, adatto a chi ama il pesce crudo;
  • dulcis in fundo la Masseria Le Stanzie, un’antica masseria ristrutturata e sperduta in non so quanti ettari di terreno da cui si trae il 90% dei prodotti serviti a tavola.

E ancora, un viaggio in Salento è un viaggio tra ulivi secolari, vigneti, fichi d’india, muretti a secco, pajare, masserie e paesini di poche migliaia di anime che pare ricordino la Grecia. Non sono mai stata in Grecia, non so dirlo. Delle spiagge non parlo perché ho appena prenotato un bus diretto in Salento per la fine di maggio e me le riservo per la prossima volta.

Interno della Chiesa Madonna delle Nevi
Interno della Chiesa Madonna delle Nevi

Un viaggio in Salento è un viaggio fatto di incontri con persone curiose e ospitali che accolgono il visitatore con il desiderio, e l’orgoglio, di renderlo partecipe della loro salentinità.

Penso ad Antonietta, la tabaccaia quasi novantenne di Maglie che oltre ad aprirci le porte della sua casa-museo, ci ha aperto le porte del suo cuore raccontando del suo amore perduto tanti anni fa. Ma penso anche alla famiglia di Maglie che ci ha aperto le porte di casa e ci ha fatto salire in terrazza per offrirci una visione della processione dall’alto.

Infine, e soprattutto, un viaggio in Salento è un viaggio nella mia terra d’origine troppo a lungo dimenticata. Per la prima volta – non chiedermi perché, non lo so nemmeno io – ne ho percepito l’estrema bellezza e ho esultato fiera delle mie radici. Per la prima volta ho sentito il senso di appartenenza di cui molti parlano ma che io non conoscevo e mi sono chiesta se ha senso conoscere le case altrui se non si conosce la propria.

Scavi di Castro
Scavi di Castro

Che poi, detto tra noi, dove sta scritto che una cosa escluda l’altra?

La Globetrotter

Un ringraziamento speciale alla Regione Puglia, al Comune di Maglie e al CTS di Lecce che hanno finanziato e organizzato l’Educational Tour volto alla promozione del Salento a 360°.

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56 pensieri su “Il viaggio in Salento, un ritorno alle origini

  1. Linda dice:

    Come sempre Diana ci coinvolge nelle sue avventure che siano dall’altra parte del mondo o vicino casa. Nei suoi racconti, sempre vividi, si riescono sempre a respirare persino gli odori. Diana ha il potere di farti desiderare di partire l’indomani stesso tanto é coinvolgente il suo modo di raccontare. Conosco un po’ il Salento e concordo pienamente con la descrizione che Diana ne fa. Un luogo magico con un mare splendido

  2. Marilena Romagnoni dice:

    Cara diana
    In questo tuo articolo hai veramente espresso il cuore e il.megliondi questa terra
    Prr me è tutto quello che vorrei sapere per visitarla ed apprezzarla
    L avevo in parte vista solo per il.mare ma ora l.hai descritta in modo superbo
    Grazie ancora DIana per i tuoi articoli che leggo sempre
    Ciao

    • Diana dice:

      Grazie mille Marilena, di cuore… in effetti dovresti tornarci, io m innamoro sempre di posti magnifici cosa credi? Un abbraccione

  3. Francesco Mercatelli dice:

    Dopo aver letto questo articolo mi è venuta una gran voglia di rivedere a distanza di anni il Salento. La passione con la quale vengono descritti i luoghi, le tradizioni ti fanno vivere un esperienza virtuale, e ti spinge a viverla di persona. Tant’è che non avendo ancora programmato le vacanze, perché non farsi un giro in questa splendida terra?

  4. Angela dice:

    Da piu’ di 30 anni vado in Salento per passare le vacanze estive. E’ da così tanto tempo che ci vado, che è ormai consuetudine associare le vacanze estive a S.M di Leuca . Nelle tue parole ho ritrovato gran parte dei motivi che mi spingono ogni anno a tornare i sapori ,gli odori di quella terra e il legame con le persone del posto cosi’ accoglienti e orgogliosi delle loro bellezze e tradizioni…Luoghi sicuramente da visitare almeno una volta

  5. Simona dice:

    Bellissimo pezzo Diana,mi hai fatto venire voglia di visitare il Salento,perchè se lo dici tu che vale la pena,mentre hai girato mezzo mondo,allora io mi fido.Allora si:Salento 😀 Un abbraccio fortissimo anima nomade 😀

  6. Noemi dice:

    Direi che mi sembra di essere stata lì con te! Hai descritto talmente bene tutte le sfumature di quella terra meravigliosa, da farmi venire la voglia di tornarci presto.
    Ho visitato il Salento, ma sento che c’è ancora molto altro da vedere e mi piacerebbe assistere ad una delle processioni da te raccontate, pur essendo agnostica.
    Sicuramente ci tornerò e terrò questo tuo articolo come guida. Complimenti Diana!

    • Diana dice:

      Ahahah con me in tutti i sensi direi! Cmque si, bisogna tornare fuori stagione per apprezzare al meglio questa splendida terra…

  7. antonella dice:

    Interessante e accattivante come sempre Diana! Il Salento è bellissimo e io l’ho scoperto grazie ad una carissima amica di università che è di Lecce. Sono stata in questa splendida terra per la prima volta nel 1989 con lei, a Lecce, a Roca dove ha la casa al mare, a Torre dell’Orso, a Otranto, agli Alimini, alle grotte della Zinzulusa. Oltre ai luoghi ho un ricordo vivissimo per i sapori: le pucce con pomodorini e olive, le friselle, i taralli, il pesce, le orecchiette….insomma tutto. E’ bello riscoprire la propria terra e ritrovarsi, sentirsi a casa!

    a sort of “homecoming”!!!

    • Diana dice:

      Grazie infinite Antonella, credo che solo chi ha avuto il privilegio di conoscere questa terra possa capire forse anche più d me il senso delle mie parole… un abbraccio!

  8. petra dice:

    Io non conosco il Salento…non ancora!…perché questo racconto è un vero invito a godere delle sue bellezze, a conoscere le sue tradizioni, la sua gente e, ovviamente, assaggiare le sue specialità!

  9. Palli dice:

    Interessante, ben strutturato. L’articolo analizza i vari aspetti d’interesse : dallo strorico architettonico, al paesaggistico culinario. Bè in effetti il ritorno alle origini cui fai riferimento mette in risalto il tuo coinvolgimento che stimola e invita il lettore a ripercorrere di persona le tappe da te esposte.
    Ottimo!!!
    Palli

    • Diana dice:

      Grazie mille! Sicuramente se non fossi stata emotivamente coinvolta non sarei riuscita a coinvolgere tante persone, almeno credo! Grazie

  10. Alessio dice:

    Bella Diana, ottima iniziativa quella di trovare ciò che si è sempre cercato o parte di esso, più vicino di quanto si potesse immaginare. Ora la tua terra avrà anche più visibilità, e se la merita.

  11. Giovanna dice:

    Che meraviglia! Avevo già in programma una visita al magico Salento di cui ho sentito tantissimi giudizi positivi. Ma il racconto della tua recente esperienza, come sempre assolutamente coinvolgente e ricchissimo di informazioni, mi ha dato la spinta finale!! Farò tesoro non solo dei tuoi suggerimenti pratici ma anche, e soprattutto, delle splendide sensazioni ed emozioni che sei riuscita a trasmetterci…
    Grazie!

  12. Riccardo bettoni dice:

    Ciao Diana, è proprio come dici tu, a volte ci spingiamo lontano nei nostri viaggi in cerca di cose nuove, atmosfere non conosciute, sottovalutando le meraviglie e peculiarità uniche della nostra bella Italia. Come sempre accade leggendoti ci si sente trasportati in quel preciso luogo che stai raccontando con la passione che ti contraddistingue, non cambiare mai Globetrotter..e buon viaggio sempre.

    • Diana dice:

      Ahahah stai tranquillo Riccardo che non intendo cambiare anzi, ora sarò una Globetrotter con più consapevolezza, tutto qui… Un beso!

  13. Anna dice:

    Ti seguo e leggo sempre i tuoi racconti. Stavolta un assalto di emozioni mi hanno coinvolta e ho riletto più volte alcune frasi che mi toccano da vicino,ossia la ricerca di luoghi lontani,visitare il mondo,andare lontano,altrove…ma la nostra Italia è davvero uno dei posti più belli al mondo. Tutto dettagliatamente affascinante! Amo il Salento e vorrei saper scrivere quanto mi hai coinvolta con qsto racconto…. Un abbraccio e buon viaggio sempre

    • Diana dice:

      Grazie mille Anna di questo splendido commento, io credo che i luoghi che suscitano emozioni forti sono una grande fonte di ispirazione per noi viaggiatori… Ci vediamo prossimamente su questi schermi!

    • Fabiana dice:

      Sono sempre voluta andare in Salento e dopo averti letta Diana… Partirei domani!
      Andrei a trovare la signora Antonietta, prenderei lezioni di pizzica e mi godrei quel mare azzurro!!
      Ci fai sempre sognare, grazie!

      • Diana dice:

        Io vorrei tanto andare alla Notte della Taranta se non fosse che non amo viaggiare ad agosto… comunque ti sei persa tanto, anzi… ci siamo perse tanto! Perché io invece ci sono stata una valanga di volte eppure non l’ho mai sentita così intensamente…

  14. Ricky dice:

    Diana, sei una forza della natura!!
    In effetti il nostro animo nomade ci spinge nei posti più disparati al mondo ma prima o poi ci fa tornare sempre sui nostri passi, alle nostre origini!
    Da anni voglio visitare il Salento e credo proprio che dopo aver letto le tue parole…bhe, un salto sia d’obbligo! Amo la cultura mediterranea fatta di influenze dei popoli che hanno navigato e navigano il Mare Nostrum.
    Un saluto da un altro angolo del Mediterraneo!

    • Diana dice:

      Ricky… sarebbe splendido se mi raggiungessi a fine maggio lo sai? Ti porterei nei posti che conosco e ne scopriremmo altri assieme… pensaci! Sei una delle poche persone con cui viaggerei più che volentieri!

  15. Conny dice:

    Hola!
    Nonostante abbia lavorato per 6 estati in Puglia e quando ero di riposo, prendevo la macchina e andavo alla scoperta di magiche spiagge ed incantati paesini, il tuo racconto mi ha rievocato momenti indimenticabili e grandi emozioni. I pugliesi sono come i colombiani, persone eccezionali di grande generosità ed ospitalità. Le spiagge sono meravigliose ed il cibo..sublime! Da tornarci 🙂

    • Diana dice:

      Ah Conny, amica mia… ecco svelato il mistero! Sono innamorata della Colombia perché amo il Salento e viceversa… che poi non a caso in Colombia c’è un luogo che si chiama Salento! Va beh… ora ci ricamo su! Torniamo assieme???

  16. Valda dice:

    Con i tuoi racconti riesci a descrivere anche oltre a quello che vedi con gli occhi e descrivi anche quello che senti con il cuore. Bravissima e coinvolgente

  17. Alessandra dice:

    Un viaggio culturale, storico, tradizionale ed emozionale… ogni tuo racconto di viaggio non si limita ad una descrizione di luoghi ma entra nel vivo delle sensazioni che quei luoghi trasmettono e che tu trasmetti a noi. Amo profondamente il Salento e in questo racconto ho rivissuto tantissime emozioni, riassaporato gusti e respirato profumi in parte dimenticati. Grazie e ovviamente viva il Salento!

  18. Antonella dice:

    lucida e colorata nei tuoi racconti…..come sempre una grande capacità di narrare, si può dire che è ti ho accompagnata a fare questo viaggio!

  19. Sandra dice:

    Una terra accogliente, un forziere di bellezze artistiche e naturali. Storia, cultura e tanto benessere per il corpo e lo spirito. Il tuo racconto è un immersione totale, un viaggio sensoriale e attento in una delle regioni più belle d’Italia. Grazie Diana.

  20. Andrea Costa dice:

    Ciao Diana!
    Ti seguo da un bel po’, e non deludi mai.
    Quelle terre salentine le ho viste recentemente, e nn dalle spiagge. Leggere il tuo racconto è stato rivivere in pieno quei giorni.
    Hai aggiunto colore al colore, hai dipinto un quadro senza cornice, un paesaggio senza limiti. Gli unici limiti son dati dalla mia fantasia nell’immaginare quello che ci hai raccontato.
    La tastiera la tua tavolozza. Ogni carattere un colore che misceli e ricomponi scuotendo la mia immaginazione.
    Ed ecco la voglia di viaggiare che si impossessa prepotentemente dei miei pensieri.
    Ancora una volta grazie!
    Andrea

    • Diana dice:

      Ciao Andrea! Lo so, quantomeno da un anno sei uscito alla scoperta con il post su “the floating piers”, ricordi? Ti dirò, quando ero in Salento ho pensato a te che se non ricordo male l’hai girata in moto! Comunque mi hai sorpresa con la poesia del primo commento che mi hai lasciato quasi un anno fa e mi continui a meravigliare… grazie!!!

  21. Saverio dice:

    Strepitosa come sempre. Dopo aver letto i tuoi racconti il primo pensiero è partire. Partire e raggiungere i luoghi da te descritti con dovizia di particolari. Ho avuto già occasione di visitare altre località della Puglia ma nn il Salento, chissà che nn sia questo l’anno in cui lo farò. Intanto ti ringrazio per avermi fatto sognare, ancora una volta, ad occhi aperti. Grazie Diana, continua a deliziarci con i tuoi scritti. Saverio.

    • Diana dice:

      Ahahah è vero Saverio me l’avevi già scritto, se non sbaglio mi hai seguita a Marsiglia e ti interessava pure Lubiana giusto? Beh, il Salento è ancor più a portata di mano… oddio, non per noi, ma è pur sempre casa nostra! un abbraccio

  22. Sonia Ferrari dice:

    Riesci sempre a trasmettere a chi legge e chi ti segue le bellezze di ogni luogo. Lo fai con naturalezza. Non sono stata nel Salento ma leggendo quello che hai scritto mi hai trasmesso un certo interesse su quella terra da te tanto amata. Riesci sempre a descrivere nei particolari ogni cosa: cultura , arte , bellezze naturali e culinarie.
    Abbiamo sempre bisogno di scoprire mete , lontane sempre molto lontane ma le vere bellezze le abbiamo qui. E tu con il tuo racconto mi hai davvero incuriosito. Brava bravissima ma forse ti sei solo lasciata trasportare da tanta bellezza . Un abbraccio

    • Diana dice:

      Grazie a te Sonia! In realtà è andata proprio così, io non ho fatto nulla ma è stata la bellezza del luogo e della gente che hanno scritto il post! Scherzi a parte, da vedere assolutamente… un abbraccio

  23. Antonio dice:

    Mi piace, Diana! Brava!
    Come in tutte le cose che fai, anche questa volta si vede che di te arriva prima il Cuore e poi tutto il resto! Sin duda eres especial!
    Baci

    • Diana dice:

      Eh si, sono pienamente d’accordo con te! Il calore salentino è qualcosa a cui non puoi restare indifferente, e credo sia quello che ti porti dentro! Grazie…

  24. Sara dice:

    Per questo amo il Salento…ma non sarei riuscita mai a scriverlo come hai fatto tu…
    E grazie per avermelo fatto conoscere per la prima volta nella mia vita…il Bar del Porto non c’è più, ma Leuca è nel mio cuore! E tu pure

    • Diana dice:

      Grazie Sara, che tesoro! Ma come il Bar del Porto non c’è più? Sono stata a dicembre, cambiato ma c’era… cmque Leuca non è più la stessa di venticinque anni fa! Quanto ci siamo divertite… un abbraccio

  25. Alfonso dice:

    Credo di aver sentito su YouTube una tua intervista (la tua interlocutrice da dimenticare)nella quale dicevi di aver fatto tua una frase tipo chi è legato alla sua terra d’origine non può mai essere un viaggiatore , non ho mai creduto a quella citazione è questo è l’esempio evidente che anche chi descrive la sua terra d’origine con un amore incondizionato come il tuo(anche se mi sa in tantino di scusa verso la tua terra)può essere come te una grande viaggiatrice.Poi bella Diana hai un cuore talmente grande che c’è posto per tutti.

    • Diana dice:

      Ma dai? Quello scempio è su youtube? Non lo sapevo… comunque si, lo dico in quell’intervista e lo dico anche nella prefazione ma tutto cambia e si evolve in questo mondo, anche le percezioni… come si può non sentire propria una terra come il Salento, anche se non la si è mai vissuta? Un bacione…

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