Non è necessario andare lontano per catapultarsi in un altro mondo, è sufficiente organizzare un viaggio in Albania per scoprire un paese e un popolo a noi così vicini, e al contempo distanti anni luce.

La mia scoperta dei Balcani è iniziata lo scorso anno con il Kosovo: quando mi avvicino a un’area geografica e la trovo interessante, immancabilmente ci torno – e ritorno – per aggiungere nuovi pezzi al puzzle culturale che mi appresto a comporre. Al Kosovo è seguito un breve excursus in Bulgaria, dove ho visitato Sofia e il vicino Monastero di Rila, e infine sono approdata in Albania.

Perché tra i tanti paesi dei Balcani ho scelto di visitare l’Albania?

Per elaborare un lutto. Qualche mese fa il mio amico Riky, autore del blog Terre mai viste prima – ci ha lasciati in un mare di dolore: per me era un punto di riferimento – nel viaggio come nella vita – e la sua grande passione per i Balcani mi ha contagiata prima ancora di metterci piede.

Tra gli stati balcanici, l’Albania era quello che conosceva meno e così ho scelto di visitarla da sola per fare un ultimo viaggio insieme a lui. Non sono impazzita e non faccio retorica: Riky è stato con me ogni singolo minuto dei dieci giorni del mio viaggio in Albania. Ho riso con lui e pianto la sua assenza più di quanto non abbia fatto da quando non c’è più e ora, credo, sono pronta a lasciarlo andare.

Scusa la digressione, mi era necessaria.

Bazar di Kruja
Bazar di Kruja: Europa o Medio Oriente?

L’Albania tra storia e leggenda

Torniamo all’Albania, un paese vicino – circa 70 km dalle coste pugliesi – e al tempo stesso lontano: i cinque secoli di dominazione turca, seguiti dall’occupazione dell’Italia fascista e da ben 45 anni di regime comunista hanno lasciato segni tangibili sull’architettura, la religione e la cultura shqiptar. É così che si definiscono i suoi abitanti, da Shqipëri (il Paese delle Aquile).

Il rimando alla bandiera nazionale è immediato: un’aquila nera a due teste posta al centro di uno stendardo rosso. La scelta del rapace si ispira allo stemma araldico della casata dei Castriota che nel XV secolo issò la bandiera dopo aver unito i principati albanesi contro il nemico turco-ottomano.

Bandiera Albania
La bandiera dell’Albania

La storia, come spesso accade, è accompagnata da una leggenda popolare che si tramanda da secoli di generazione in generazione.

Si narra di un giovane che stava cacciando per le montagne e di un’aquila con un serpente nel becco che volteggiando sopra di lui, si posò sulla cima di una rupe. Quando l’aquila volò via, il ragazzo si arrampicò in cima alla rupe e trovò un nido con un aquilotto all’interno che giocava con il serpente inerme. All’improvviso il rettile si mosse, pronto a colpire con i suoi denti aguzzi il piccolo rapace per iniettargli il suo veleno mortale al che il giovane, senza pensarci due volte, lo uccise con arco e freccia. Poi riprese il cammino verso casa, con l’aquilotto sotto il braccio.

Mentre camminava, il giovane cacciatore udì sopra la sua testa il frullare delle ali di mamma-aquila che gli chiese di ridarle il figlio in cambio di una lauta ricompensa: l’acutezza dei suoi occhi e la potenza delle sue ali. Attirato dalla possibilità di diventare invincibile grazie ai poteri dell’aquila, l’uomo le consegnò il piccolo rapace, acquisendo forza e acume. Sotto lo sguardo vigile di mamma-aquila che lo guidava dall’alto, Iniziò a uccidere bestie selvatiche e ad ammazzare i nemici di quella terra i cui abitanti, sbalorditi dalle sue imprese, lo incoronarono re con il nome di Shqipetar, figlio dell’aquila.

Ed ecco spiegato perché l’Albania è conosciuta come Shqiperi, la Terra delle Aquile.

Viaggio in Albania: tappa a Girokastra
Centro storico di Girokastra, Patrimonio dell’Umanità

Viaggio in Albania

L’Albania è un paese che ha tanto da offrire, al viaggiatore alle prime armi quanto a quello più navigato ed esperto. Come ho detto nell’incipit di questo post, è un paese a noi vicino – e non solo geograficamente – e lontano al tempo stesso: di cose da vedere ce ne sono parecchie e io ne ho avuto solo un assaggio. Con 10 giorni scarsi a disposizione ho dovuto fare delle scelte importanti che, volente o nolente – più volente che nolente! – mi costringeranno a tornare.

Il mio itinerario

Sono partita da Tirana, la capitale, che da visitare ha ben poco ma mi è sembrata una bella città da vivere, e da lì mi sono spostata a Kruja, la città natale di Skanderbeg che è l’eroe nazionale dell’Albania.

Viaggio in Albania, tra i colori di Tirana
Tirana a colori

Sono poi scesa a Berat (la Città delle Mille Finestre) e da lì a Girokastra (la Città di Pietra), dichiarate entrambe dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.

La tappa seguente è stata Ksamil, sulla costa, passando per il Syri i Kaltër (Blue Eye), una piscina naturale incastonata nel verde della vegetazione: la scelta di Ksamil radica nel mio desiderio di visitare il sito archeologico di Butrinto, il primo dell’Albania a essere inserito nelle liste dell’UNESCO (1992, poco dopo la caduta del regime comunista di Hoxha).

Passando per il Llogara Pass, da Ksamil ho raggiunto Valona, simbolo dell’Indipendenza albanese (1912), che è stata la mia base per la conoscenza di Apollonia, sito archeologico riportato alla luce negli anni Trenta del secolo scorso da una squadra di archeologi franco-albanesi.

Monastero di Apollonia
Monastero del sito archeologico di Apollonia

E poi?

E poi ci sarebbero voluti altri dieci giorni come minimo per spingermi verso l’interno, nella zona dei laghi Ohrid e Prespa (rispettivamente condivisi con la Macedonia del Nord e la Grecia) fino alla vicina Corizza (la Città della birra), o a nord-est per respirare un po’ d’aria buona e sgranchirmi le gambe con qualche trekking in montagna. Senza tralasciare qualche giorno al mare che, ti ricordo, è lo stesso della nostra bella Puglia. I dieci giorni però non li avevo e sono rientrata a Tirana.

Non me ne faccio un cruccio. Sono tornata in Colombia sette volte, nessuno mi vieta di tornare in Albania che oltre alle attrattive prettamente turistiche, ha un’identità culturale molto forte che mi interessa approfondire.

Se non hai mai pensato a un viaggio in Albania, spero di averti incuriosito a sufficienza da valutare l’idea. Nella mappa sottostante puoi vedere le tappe del mio itinerario di cui sto scrivendo la solita guida fai da te (che spero di pubblicare quanto prima).

La Globetrotter

Facciamo un gioco: se sei già stato in Albania, scrivimi i tre luoghi (o esperienze) che ritieni imperdibili; se invece non ci sei stato, ti piacerebbe visitarla? Si? No? Perché? Ti aspetto nei commenti.

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