Il viaggio in Brasile è stato a lungo un sogno per me. Precisamente da quando, durante la mia prima esperienza in America Latina di diciotto anni fa, conobbi un antropologo di São Paolo che aveva lasciato una cattedra universitaria nel Massachussets per raggiungere la sua terra a bordo di una camioneta. All’epoca leggevo Jorge Amado e ricordo di aver pensato: “Un giorno, quando avrò tempo a disposizione, partirò alla scoperta di questo pezzo di mondo così surreale”. Ingenuamente pensavo che un viaggio in Brasile di tre mesi sarebbe stato sufficiente per ribaltarlo come un calzino. Alla fine ne ho visto solo un pezzettino ma ti confesso che quel pezzettino, rievocato a distanza di anni, mi riempie ancora di saudade.
Ebbene, visto che non di rado ricevo richieste di informazioni e consigli per organizzare un viaggio in Brasile fai da te, ho rispolverato un po’ di vecchi appunti e gli ho dato quel pizzico di senso logico che li rende utili, oltre che piacevoli da rileggere (per me). Considerato che probabilmente non disporrai di tre o quattro mesi ma di poche settimane, eviterò di citare luoghi improbabili da raggiungere che ti faranno perdere un sacco di tempo prezioso e mi limiterò a raccontarti il mio itinerario per sommi capi, con tutte le informazioni utili per realizzarlo in autonomia.
Partendo da Salvador de Bahia, di cui serbo splendidi ricordi nonostante mi siano capitati un paio di episodi a dir poco spiacevoli, fino a raggiungere le spiagge del Nord-Est. Della parte sud del paese, visitato agli esordi della mia vita di viaggiatrice part-time, ti parlerò la prossima volta perché merita un post a sé.
Itinerario di viaggio in Brasile, dallo stato di Bahia alle spiagge del Nord-Est
- Viaggio in Brasile: Salvador de Bahia
- Da Salvador de Bahia a Maceiò (Alagoas)
- Da Maceiò a Recife e Olinda (Pernambuco)
- Viaggio in Brasile, da Recife a João Pessoa (Paraiba)
- Da João Pessoa e Praia da Pipa (Rio Grande do Norte)
- Da Praia da Pipa a São Miguel do Gostoso (Rio Grande do Norte)
- Jericoacoara, il tuffo al cuore del mio viaggio in Brasile (Ceara)
- Link per organizzare il viaggio in Brasile fai da te
- Sicurezza in Brasile
Viaggio in Brasile: Salvador de Bahia
Salvador de Bahia è una città meravigliosa, vivace, con un animo meticcio e la voglia di far festa, sempre e ovunque. Dai primi di dicembre alla fine del Carnevale i bahiani trovano tutte le scuse possibili e immaginabili per affogarsi di birra – la Schin, che va per la maggiore grazie al costo irrisorio, è acqua con saborizante a cerveja – e menare le anche.
Il giorno in cui ho messo piede al Pelourinho di Salvador de Bahia ho capito che non me ne sarei andata tanto in fretta. Certo, se non ci fosse stato il piccolo incidente di percorso dell’intervento chirurgico, probabilmente non mi sarei fermata così a lungo e il mio viaggio in Brasile avrebbe seguito un altro corso. D’altro canto, se le cose fossero andate diversamente, mi sarei persa il Carnevale di Salvador che è un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita. È sempre meglio concentrarsi sugli aspetti positivi, quantomeno io la vedo così.

Come ti dicevo, nel periodo compreso tra i primi di dicembre e la fine del Carnevale a Salvador de Bahia c’è sempre un motivo per fare festa e io, che sono arrivata poco prima dell’Immacolata, non me ne sono persa una. Tuttavia, se dovessi fare una scelta, tolto il Carnevale che è l’apoteosi, direi senza batter ciglio la festa di Iemanja, una delle più belle e folkloristiche di tutto il paese. Ha luogo al Rio Vermelho il 2 febbraio di ogni anno, tienilo presente se stai pianificando un viaggio nello stato di Bahia in quel periodo.
Ma se anche non ti capitasse di presenziare a qualche festa tradizionale, tutti i martedì sera il Pelourinho diventa un must con le strade che vibrano di buena onda in un’esplosione di allegria che farebbe resuscitare anche un morto. Non sono una che va di must e che ama la confusione ma il martedì sera al Pelourinho è stato per me un appuntamento fisso per ben otto settimane, seppur convalescente!
A parte questo, Salvador è un sogno e non ha bisogno di presentazioni anche perché, avendoci trascorso due mesi e avendola amata follemente, finirei con lo scrivere un poema epico. Ci sono davvero tante cose da fare e tante cose da vedere a Salvador de Bahia, ma soprattutto ci sono tante cose da vivere e condividere con i bahiani.
CIVITATIS propone un FREE TOUR del PELOURINHO (in lingua INGLESE) della durata di due ore e mezzo: lo trovi QUI.
Tante le chiese in cui entrare, gli scorci da immortalare, le storie da ascoltare, le manifestazioni a cui partecipare e potrei proseguire all’infinito ma mi fermo qui. Sappi che oltre alle cose da fare e da vedere ci sono i colori, l’allegria, i sorrisi e il calore che rendono Salvador una città spettacolare e al solo ripensare a quei due mesi partorisco davvero un poema epico.

Tuttavia, un po’ come tutte le città, specialmente se grandi, Salvador de Bahia ha i suoi lati negativi tra cui l’insicurezza e la pericolosità che ti assorbono come una spugna privandoti di tutte le energie. Non tanto se ci trascorri pochi giorni ma dopo qualche settimana non ce la fai più a vivere in costante stato di allerta per cui le fuitine per scoprire i dintorni sono vere e proprie boccate di ossigeno. Tutti luoghi che si raggiungono tranquillamente in due o tre ore da Salvador e che, volendo, si possono visitare in giornata anche se, a mio avviso, vale la pena fermarsi almeno una notte.
LEGGI ==> L’Hostel Torre e il Pelourinho di Salvador de Bahia
Ilha Itaparica
Tra le cose che ti consiglio di fare in Brasile, o meglio nello stato di Bahia, è trascorrere qualche ora a Ilha Itaparica, un’isola frequentata principalmente da locali e viaggiatori low-budget con delle spiagge carine da visitare.
Ilha Itaparica è sicuramente più tranquilla di Salvador sebbene io sia stata rapinata con un coltello alla gola e una pistola puntata contro! Tuttavia, è giusto dirlo, me la sono andata a cercare. Mi è bastato allontanarmi di poco da Salvador per sentirmi leggera e dimenticare gli accorgimenti di rito, quelli da adottare ovunque, e l’ho pagata salata. Il Brasile, purtroppo, ha questa grande piaga e nessun luogo, o quasi, ne è esente. Ma oggi sono qui a raccontarlo e ti confesso che dopo l’attacco cardiaco sfiorato di poco e l’incazzatura a caldo, non appena mi sono ritrovata in mezzo alla gente una voce dentro di me si è fatta largo e rivolgendosi ai miei due compagni di sventura ha esclamato “y eso gana!”, “e questo vince!”.

Per raggiungere Ilha Itaparica prendi il traghetto al Terminal Marítimo Turístico di Salvador de Bahia, dietro il Mercado Modelo, fino a Mar Grande. Partono ogni mezz’ora e il viaggio dura circa quaranta minuti.
LEGGI ==> Natale di fuoco a Ilha Itaparica
Morro de São Paulo
Il Morro de São Paulo è una colonia argentina in terra brasiliana di cui tutti decantano la bellezza ma che a me ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Consapevole di essere la voce fuori dal coro, non ci tornerei.
Il mio consiglio spassionato è quello di optare per Boipeba, molto più selvaggia e incontaminata. L’ho visitata nel corso di una gita in giornata dal Morro de São Paulo e mi sono mangiata le mani per non aver piantato la tenda in quel paradiso ed esserci rimasta vita natural durante.
QUI trovi invece una bella escursione dal Morro, proposta da CIVITATIS: un TOUR IN BARCA fino a GAMBOA, in lingua PORTOGHESE, con la possibilità di provare i bagni terapeutici dell’ARGILLA DI CAIRÚ.
Per raggiungere il Morro de São Paulo recati al Terminal Marítimo Turístico di Salvador de Bahia o in alternativa al Terminal Marítimo de São Joaquim. Ci sono varie compagnie che offrono servizi di catamarano e lancha rapida, tutti più o meno validi.

LEGGI ==> Il disincanto del Morro de São Paulo
Praia do Forte, Imbassai, Arembepe
Praia do Forte, Imbassai e Arembepe sono tre villaggi situati sul litorale nord di Salvador de Bahia.
Praia do Forte, turistica ed esclusiva, è un luogo piacevole in cui trascorrere un paio di giorni tra mare e natura. Belle spiagge orlate di palme, una riserva di tartarughe, la foresta tropicale di Sapiranga e i resti di un castello risalente alla metà del XVI secolo, il Castelo do Garcia d’Avila, un luogo suggestivo poco fuori città che regala belle viste panoramiche.

Imbassai, sedici chilometri a nord di Praia do Forte, è un piccolo angolo di paradiso in cui godere di un’atmosfera rustica e rilassata a ridosso della spiaggia. Sebbene non sia considerata un must a pieno titolo, per me è sicuramente uno dei luoghi da visitare nel corso di un viaggio in questa parte di Brasile.

Su Arembepe non ho molto da dire. Mi avevano parlato dell’esistenza di un aldeja hippie, la prima di tutto il Brasile, e incuriosita mi sono spinta fin là ma quando sono arrivata ho scoperto che un branco di delinquenti aveva infestato l’area.
Se forse non fossi stata reduce della rapina a Ilha Itaparica l’avrei presa con più leggerezza, fatto sta che non me la sono sentita di rischiare e dopo un paio di giorni sono rientrata a Salvador. A quanto mi hanno riferito, tuttavia, la situazione oggi è tornata quella di un tempo. Peace and love…
Le tre località si raggiungono sia in autobus che in kombi da Salvador de Bahia in circa due ore di tragitto.
LEGGI ==> Arembepe e il sogno infranto dell’aldeja hippie
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Diciamo quindi che se hai un paio di settimane a disposizione puoi concentrarti su Salvador de Bahia e i suoi dintorni senza esserne pago a sufficienza, specialmente se nel tuo itinerario includi la visita di Chapada Diamantina, una riserva naturale d’incomparabile bellezza che mi sono persa a causa dell’intervento. Non ero nelle condizioni fisiche ottimali per permettermi di fare trekking allo stato brado, o quasi, ma indubbiamente trascorrere qualche giorno a Chapada Diamantina è una delle cose da fare in Brasile, e non mi riferisco solo al nord ma a tutto il paese.
Una settimana è a mio avviso il minimo sindacale per visitare Salvador e i dintorni più immediati.
Da Salvador de Bahia e Maceiò (Alagoas)
Lasciamo Bahia e raggiungiamo Maceiò, capoluogo dello stato dell’Alagoas. Una cittadina a misura d’uomo – dopo Salvador tutto diventa a misura d’uomo – che solo negli ultimi anni si sta aprendo al turismo internazionale e vanta splendide spiagge sia in città, come Praia de Ponta Verde e Jatiucò, che fuori.
La maggior parte delle strutture ricettive e delle agenzie di Maceiò propongono tour in giornata per visitare le spiagge fuori città – Praia do Francês, Barra de São Miguel e Praia do Gunga – o altre escursioni come la visita delle piscine naturali di fronte alla costa di Maragogi o la gita a Foz do São Francisco.
Ti dirò, a conti fatti sono quasi più convenienti che in fai da te. Indubbiamente si evitano molti sbattimenti e si fanno un sacco di conoscenze: i brasiliani vanno matti per queste cose. Solo che a me di trascorrere un’ora a destra e un’ora a manca insieme a un gruppo di sconosciuti non interessava e ho preferito sbattermi un po’ di più ma godermi a pieno il singolo luogo e il singolo momento. Ecco perché a un tour che in un giorno tocca tre spiagge diverse, ho scelto di viverne solo una ma un po’ più a fondo.
Se la pensi come me, non esitare e scegli Praia do Francês che è di una bellezza stratosferica con la barriera corallina antistante e l’acqua verde smeraldo che le accarezza la riva.
La compagnia Real Alagoas gestisce un servizio di autobus che dalla stazione di Maceiò ti condurrà a Praia do Francês in poco più di mezz’ora.

Per raggiungere Maceiò da Salvador de Bahia prendi un autobus notturno che copre la tratta in undici ore oppure, se preferisci, cerca un volo che alle volte può essere più conveniente. Mi hanno detto che la compagnia Gol è la low cost per eccellenza del Brasile anche se io ho sempre optato per il trasporto via terra.
Da Maceiò a Recife e Olinda (Pernambuco)
Recife dista quattro ore di autobus da Maceiò e si trova nel dipartimento del Pernambuco. Ci sono andata senza troppe aspettative e come spesso accade in questi casi, ne sono rimasta estasiata. L’idea era quella di tenerla come base per visitare Olinda e riprendere il cammino. Dopo Salvador desideravo solo luoghi tranquilli e se non ci fosse stata Olinda di mezzo l’avrei saltata a pie pari.
È una città enorme, caotica e pericolosa – sebbene culturalmente vivace – con un’unica nota positiva. Ad attendermi a Recife c’era Tiago, un brasiliano conosciuto qualche giorno prima sulla spiaggia di Maceiò, che mi aveva offerto ospitalità a casa sua rendendo la pillola meno indigesta al punto che un giorno sono diventati due, poi tre e infine quattro, ma ne sono felice! Se non ci fosse stato lui non avrei mai visto la stupenda architettura di Recife Antiguo e non ne avrei mai vissuto la movida notturna.

Tra le cose da vedere in Brasile si o si direi sicuramente Olinda che dista da Recife una decina di chilometri e si raggiunge con un autobus cittadino. Una perla coloniale che brilla di luce propria e che sembra diventi ancor più attraente durante il Carnevale.

Magari la unisco a Chapada Diamantina per il prossimo viaggio in Brasile, chi lo sa!
Viaggio in Brasile, da Recife a João Pessoa (Paraiba)
A sole due ore di strada da Recife si trova João Pessoa, capoluogo dello stato del Paraiba, uno dei luoghi che ho amato di più. Tra l’altro non so se hai notato per quanti dipartimenti siamo passati in un lasso di tempo tutto sommato ridotto.
João Pessoa è un bijou. Ti muovi per le strade della città senza dover necessariamente tenere gli occhi sempre aperti come a Salvador de Bahia e a Recife. Accogliente e tranquilla con belle spiagge cittadine e altre, ancor più belle, poco distanti. Tutte raggiungibili con i mezzi di trasporto pubblico (e un po’ di autostop se vuoi evitare lunghe attese).
Le mie preferite, non solo della zona ma probabilmente tra tutte quelle che ho visitato in Brasile, sono Praia Tambaba e Praia Coquerinhos. Praia Tambaba è una spiaggia naturista. Io sono piuttosto pudica ma me ne avevano decantato talmente tanto la bellezza che mi sono fatta coraggio e ho osato. Un po’ imbarazzante all’inizio ma meno drammatico di quanto immaginassi.
Praia Coquerinhos è un incanto, con la sua selva di palme da cocco e le scogliere dalle sfumature rossastre. Peccato che la giornata ombrosa non le abbia resa giustizia anche se io l’immagino brillare di luce propria sotto il sole infuocato.
Questa parte di Brasile si caratterizza, oltre che per le splendide spiagge (a quelle già citate aggiungo Praia de Jacumã, Praia de Carapibus e Praia Tabatinga, tutte notevoli), per il fatto che alla samba si sostituisce il forrò, danza tipica del Nord-Est.
Assolutamente da non perdere, a João Pessoa, la Lagoa de Jacaré che al calar della sera si tinge di rosso sulle note del Bolero di Ravel rivisitate da un sassofonista che a bordo di una barchetta scivola sull’acqua ossequiando il sol calante.

LEGGI ==> João Pessoa e la poesia di Jacaré
Da João Pessoa a Praia da Pipa (Rio Grande do Norte)
Dal Paraiba al Rio Grande do Norte e alle sue splendide spiagge il passo è breve. Due ore di autobus e da João Pessoa, frequentata prevalentemente da locali, si giunge a Natal e ai suoi dintorni che sono presi d’assalto sia dal turismo nazionale che internazionale. Il che, a mio modo di vedere, toglie un po’ di fascino anche al luogo più magico. Sono un’egoista, ma le cose belle preferisco tenerle per me e pochi intimi.
A differenza di Recife, a Pipa ci sono andata con l’idea di fermarmi un po’ di tempo. Ero con Bibine e Guillermo, una francese e un argentino che lavoravano con me all’Hostel Torre di Salvador de Bahia, e volevamo affittare una casa per lavorare un po’ con l’artigianato e dilettarci imparando a surfeare su quelle onde fantastiche. Peccato essere arrivati l’ultimo giorno della temporada e aver sentito un’energia che anziché chiamarmi mi allontanava. Locali notturni e rumba fino all’alba. Ero quasi al termine del viaggio e non era esattamente ciò che cercavo per cui ho deciso di fermarmi giusto qualche giorno e andare poi in cerca di lidi più tranquilli.
Detto questo, le spiagge sono davvero splendide e i surfisti, così come chi pratica il kite, qui trovano pane per i loro denti. Bellissime Baia dos golfinhos con i delfini che nuotano nelle tue stesse acque, Praia do Madeiro per chi vuole avvicinarsi al surf in maniera soft e la Lagoa de Guaraíras, alle spalle della foce del fiume presso Tibau do Sol, che assume contorni particolarmente suggestivi al tramonto.

La zona è nota anche per divertirsi in buggy sulle dune di sabbia ed è sicuramente una delle cose che ti consiglio fare se ti trovi da queste parti.
Da Praia da Pipa a São Miguel do Gostoso (Rio Grande do Norte)
Sempre nello stato del Rio Grande do Norte si trova un luogo incantevole che suona al nome di São Miguel do Gostoso. Invitante quanto basta perchè lo scegliessi come eremo per disintorricarmi dai fiumi di caipirinha che senza soluzione di continuità scivolavano lungo il mio stomaco da quasi tre mesi.
Nonostante le disavventure a cui accennavo poc’anzi, il viaggio in Brasile è stato per me uno dei più belli in assoluto. Un viaggio in continuo movimento, non tanto dal punto di vista fisico quanto emotivo. Ho conosciuto persone eccezionali con cui ho condiviso parte del mio tempo ma sul finire, quando ormai contavo i giorni che mancavano al rientro sulle dita di due mani, sentivo l’esigenza di un luogo tutto mio in cui riconciliarmi con me stessa e con la mia vita.
La Lonely Planet descriveva São Miguel do Gostoso come il luogo in cui assaporare la pace delle spiagge semideserte per cui ho pensato facesse al caso mio. E in effetti a São Miguel do Gostoso non c’è praticamente nulla a parte la passeggiata di otto chilometri lungo il mare che conduce a Praia de Tourinhos, piuttosto remota. Così la mattina dopo il mio arrivo mi sono avviata da sola verso la suddetta spiaggia salvo rendermi conto, a metà del cammino, che non avevo ancora incrociato sguardo umano e ti confesso che sono entrata un po’ in paranoia. Tra l’altro camminare per otto chilometri sulla sabbia non è come camminare otto chilometri sull’asfalto. Per carità, infinitamente più gratificante ma anche più faticoso.
Per farla breve, giunta a Praia Tourinhos ha iniziato a piovere a dirotto e mi sono rallegrata di essere in Brasile e non, per dirne una, in Alaska. Cinque minuti dopo una coppia che era lì in macchina mi ha offerto un passaggio in città. Una manna dal cielo che mi è costata la disintossicazione da caipirinha. Come si fa a essere asociali in Brasile? E poi in compagnia si beve sempre volentieri!
Per raggiungere São Miguel do Gostoso da Praia da Pipa prendi un minibus per Natal (due ore e mezza circa) e li troverai la connessione (altre due ore e mezza).

Jericoacoara, il tuffo al cuore del mio viaggio in Brasile (Cearà)
Jericoacoara. Non avrei potuto concludere il viaggio in un modo migliore. Difficile da raggiungere e altrettanto difficile da lasciare. Uno di quei luoghi, a mio avviso, la cui fama è tutta meritata.
Era l’ultima settimana del mio viaggio in Brasile e pensavo di rimanere a Jeri giusto tre o quattro giorni per poi terminare il tutto a Canoa Quebrada, a nord di Fortaleza. Peccato che quando trovo un luogo in cui sto bene è più forte di me, non riesco a lasciarlo. E così ho perso il biglietto di ritorno per Fortaleza, la prenotazione di una notte d’albergo a Canoa Quebrada e avrei perso volentieri anche il volo di rientro in Italia. A volte ancora mi chiedo perché non l’ho fatto!
Jericoacoara è stata per me l’apoteosi di un viaggio incredibile che mi ha dato tanto sotto tutti i punti di vista, in primis quello umano. Splendidi i tour nei dintorni, sia quello in buggy sulle dune che quello alle lagune, ma splendida soprattutto l’atmosfera del villaggio dove cammini a piedi scalzi ovunque e muovi il bacino al ritmo del forrò in un pezzo di mondo in cui il tempo, e lo spazio, sono concetti relativi.

Anche Jeri, come Pipa, è il paradiso dei surfisti e di chi pratica il kite e per quanto turistica possa essere, io ci ho lasciato un pezzo del mio cuore e un giorno, lo so, tornerò a prenderlo.
L’unica nota dolente di Jericoacoara, che al contempo la preserva dalla autodistruzione, è l’assenza di collegamenti comodi per raggiungerla. Una parte del viaggio da Fortaleza è su sterrato e si fa a bordo di camion fuoristrada adibiti al trasporto passeggeri. Per carità, c’è di peggio nella vita, ma se soffri di mal di schiena preparati perché non è una passeggiata di salute. Fortaleza dista da Natal otto ore di autobus che di notte non pesano poi così tanto ma per chi non se la mena come me a salire su un aereo, c’è sempre l’alternativa di un volo low cost (fino a Fortaleza).
Puoi anche optare per un TRANSFER PRIVATO come QUESTO proposto da CIVITATIS (che poi è stata la mia scelta al ritorno, per non sprecare nemmeno un minuto del tempo che mi restava da trascorrere a Jeri.
LEGGI ==> 5 ragioni per visitare Jericoacoara, la bella del Ceara
Link per organizzare il viaggio in Brasile fai da te
Avendo tempo a disposizione, tendo a organizzarmi sul posto anziché con grande anticipo. I siti di cui generalmente mi avvalgo per prenotare alloggi, spostamenti e tour sono i seguenti:
- BOOKING dispone di opzioni per tutti i gusti e tutte le tasche, dagli ostelli ai resorts, dai b&b ai 5***;
- BOOKAWAY, su cui ho anche scritto un post tempo fa, è un portale per i mezzi di trasporto terrestre e marittimo;
- CIVITATIS, che oltre ai FREE TOUR e a quelli che ho selezionato per te, propone un sacco di iniziative interessanti.
E se vuoi partire per un viaggio fai da te, senza l’ausilio di un Tour Operator, ma non hai il tempo di organizzarlo, io sono qui anche per questo. Consulta la sezione del blog DISEGNO IL TUO VIAGGIO e scrivimi!
Sicurezza in Brasile
Dopo questa fiumana di parole mi sembra doveroso spenderne qualcuna sullo stato della sicurezza in Brasile. Ho girato l’America Latina in solitaria dal 2011 al 2017 per tre mesi e mezzo l’anno consecutivi senza aver mai avuto problemi di sorta e ti confesso che pur avendo cura di non dare troppo nell’occhio, non sono un esempio di prudenza e diffidenza, tutt’altro. Di base i guai evito di andarmeli a cercare, ma qualche volta ci finisco dentro fino ai capelli senza quasi accorgermene.
In Brasile sono stata vittima di una rapina a mano armata ma come ho già detto mi sono infilata da sola nella tana del lupo. Chi è causa del suo male pianga se stesso, si dice così giusto? Certo è che il concentrato di furti a cui ho assistito – direttamente o per sentito dire – nelle grandi città brasiliane, esce dall’umana concezione. Non solo a danno dei turisti ma anche, e soprattutto, dei locali. Non c’è brasiliano che si rispetti che non sia stato rapinato almeno una volta nella vita. So di persone che si sono ritrovate con le tasche vuote anche due volte nello stesso giorno. Questo, ovviamente, può diventare un deterrente per chi non vuole vivere in continuo stato di ansia.
Tuttavia ritengo che tutto quel che un viaggio in Brasile ti regala, dal punto di vista paesaggistico e umano, vale assolutamente il rischio che si corre. La saudade esiste ed è più reale di quel che si pensi. Un concetto astratto da cui è difficile, se non addirittura impossibile, liberarsi e io non sono certo una che lascia il suo cuore ovunque.
La Globetrotter
Sei stato in questa parte di Brasile? Hai altri posti da consigliare? Ti aspetto nei commenti.
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Il Brasile è nei miei sogni da anni e ultimamente torna spesso nei discorsi con gli amici. Appena ho letto il titolo del tuo articolo mi sono subito entusiasmata 🙂 Le foto sono molto belle e ho letto tutto con interesse.
Cara Sara, il Brasile è un sogno a occhi aperti, ha un’energia incredibile! La bellezza dei suoi luoghi è incomparabile rispetto a quella della sua gente. Credo sia un viaggio che tu devi fare quanto prima, con attenzione (non è il posto più sicuro della terra) ma credimi, te ne innamorerai. Non esitare a contattarmi nel caso in cui tu abbia bisogno di qualche dritta. Un abbraccio
Ciao grazie mille! Letture e spunti interessantissimi! Vorrei un consiglio da te… Passerò 8/9 giorni a Salvador de Bahia. Sto cercando un ostello “strategico” che zona o quale mi consigli? Grazie!
Ciao Francesca! Che bello, quando sarai a Salvador? Allora, io come zona ti consiglierei il Pelourinho, per me la parte più bella, le altre due zone strategiche sono Barra e Rio Vermelho. Per l’ostello non so che dirti, io sono statta all’Hostel Torre (lo trovi su booking) e per quanto all’epoca fosse un po’ raffazzonato… l’energie è incredibile tant’è che sono rimasta due mesi! Neuza è un amora di donna però – se non è cambiato qualcosa – devi avere un buono spirito di adattamento! Nel caso ti interessi scrivimi in privato (laglobetrotter2015@gmail.com) che ti metto direttamente in contatto con lei!
Non vedo l’ora di partire per il Brasile!!! E grazie al tuo blog mi metto in tasca un sacco di preziosi consigli!!!
Grazie mille Diana!!!!
Grazie a te per essere passato da qui, sarà un viaggio superlativo vedrai…