Il 2017 è ormai andato e come sempre prima di affacciarmi al nuovo anno cerco di fare il punto della situazione su passato, presente e futuro. Ebbene, dovete sapere che il 2 gennaio è una data importante per me. Esattamente tre anni fa – il 2 gennaio 2015 – mi sono svegliata con la consapevolezza che non sarebbe stato un giorno qualunque. Avevo da poco terminato il progetto di 7MML Around the World 2015 e non riuscivo a trovare pace. La mia passione per i viaggi mi aveva spinta, anni prima, a modificare un contratto di lavoro a tempo pieno in un part-time verticale che mi lasciasse più spazio da dedicare ai miei sogni. Quello più grande – scrivere di viaggi – ha visto la luce quel sospirato 2 gennaio di tre anni fa ed è in continua evoluzione, come un bambino. Se ripenso oggi alle aspettative di allora, spesso e volentieri disattese, sorrido. Bisognerebbe imparare a vivere senza aspettative, si eviterebbero molte delusioni. Ma siamo esseri umani, imperfetti per antonomasia, e le aspettative fanno parte della maggior parte di noi. Diana, tira il freno a mano e non partire per la tangente come al solito! Dunque, vi dicevo… ho tirato su La Globetrotter da sola, totalmente a digiuno in materia di blog, digital marketing, SEO e via dicendo, spinta dal desiderio di dar vita a una creatura perfetta da nutrire con la forza delle mie passioni. In altre parole, tanto cuore e poca tecnica! Quasi nessuna delle persone con cui ho condiviso la mia ambizione avrebbe scommesso un soldo bucato su di me ma mi hanno detto tutte “Vai, prova… tentar non nuoce”, senza convinzione alcuna. Ho sempre parlato tanto e realizzato poco nella vita, è comprensibile che lo prendessero tutti come l’ennesimo passatempo. Quello che però non sapevano è che dopo aver partecipato al progetto di 7MML Around the World 2015, qualcosa è scattato dentro di me. Quel 2 gennaio di tre anni fa mi sono ritrovata con le spalle al muro. “Se il tuo lavoro d’ufficio, quello part-time che ti consente di affrontare serenamente la quotidianità, non ti da le soddisfazioni che desideri, smettila di lamentarti e rimboccati le macchine! Avresti dovuto farlo anni fa ma non è mai troppo tardi. Fai quello che sai fare meglio. Viaggia e racconta!”. E così, spinta dal successo riscosso sui social durante il viaggio di 7MML, ho deciso di buttarmi in quest’avventura con un sacco di speranze e nessuna certezza. Due anni di tempo, mi sono detta. Se qualcosa si muove vai avanti, altrimenti riprendi il tuo lavoro a tempo pieno, compri una casa che possa definirsi tale e magari recuperi anche il rapporto con tuo padre che disapprova le tue scelte scampanate! Insomma, a grandi linee questo il succo… Le prima grandi delusioni non si sono fatte attendere. Ho sempre vissuto la scrittura come un momento mio, intimo, senza pensare, quantomeno fino a qualche anno fa, che i miei racconti potessero piacere ad altri. È stato grazie a un amico che ho trovato il coraggio di partecipare a un concorso letterario con Il viaggio della speranza, dal Senegal al Mali on the road, vincitore del secondo premio. Ovviamente la mia autostima ha subito un’impennata tale da convincermi che bastava saper scrivere bene per avere successo come blogger. Ora, nessuna delle persone che ho contattato proponendo delle collaborazioni ha mai criticato le mie capacità narrative ma quel che conta, quando si tratta di lavoro, sono i numeri.

Ferma sulla posizione di non voler commercializzare la mia creatura, alla fine dello scorso anno mi sono riconciliata con me stessa decidendo di lasciarla una passione e di riprendere in mano la mia vecchia vita. Ovviamente l’intenzione di tornare a lavorare a tempo pieno si è volatilizzata nel momento stesso in cui si è affacciata alla mente ma di certo non potevo continuare a girare come una trottola senza risultati. Quando sei piccola, come lo sono io, ti contattano realtà che ti chiedono di scrivere per loro in cambio di visibilità. Va bene una volta, due, tre…. ma alla fine dico, se ritieni che i miei articoli siano validi, perché non dargli il giusto riconoscimento? Una volta a una ho risposto “Ma secondo te io viaggio grazie ai soldi o alla visibilità?. Insomma, il 2016 è scivolato via in quest’affanno tra l’esaltazione generata dai commenti estasiati di molti lettori e la delusione di tutte le porte a me chiuse e che ad altri blogger erano invece aperte. Il 2017 è giunto senza che me ne rendessi conto e sono partita per il mio lungo viaggio invernale con l’intento di congedarmi, almeno per un po’ di tempo, dal mio amato Sud America. Tre mesi tra Ecuador in Colombia decisamente strepitosi! Il Cotopaxi e la laguna di Quilotoa, la settimana trascorsa nella finca facendo la campesina, i giorni trascorsi nella comunità di donne indigene di Puerto Mishualli, la scoperta del tanto agognato Chocò, lo splendido deserto della Tatacoa e, non ultima, la meravigliosa San Andrés. Un viaggio di cui ancora oggi sento i benefici.



Poco dopo il rientro in Italia ricevo la prima grande soddisfazione dell’anno. La nomination di La Globetrotter tra i venti migliori blog di viaggio da seguire secondo Dove Viaggi del Corriere della Sera. Lo confesso, ho goduto come poche volte in vita mia. Piccola, sconosciuta ai più, ormai priva di aspettative… è stata una bella botta di vita! Ho persino cercato di contattare la giornalista che aveva redatto l’articolo per ringraziarla, senza successo. Guarda caso, il giorno seguente l’uscita della gallery ho ricevuto non una ma varie richieste di poter pubblicare sul mio blog dietro corrispettivo. Certo, se però mi propongono di pubblicizzare pneumatici, per dirne una, non andiamo da nessuna parte, ma almeno mi sono tolta la soddisfazione di rispondere “No, grazie, non sono interessata” ai rappresentanti di quella categoria di persone che mi aveva sempre snobbata! Piccole soddisfazioni che non nutrono il portafogli ma fanno sicuramente bene allo spirito… Da lì ha avuto inizio una serie di circostanze fortunate tra cui il risarcimento di 250 euro da parte di Easyjet per l’annullamento di un volo che mi era costato 32 euro andata e ritorno e che, peraltro, mi hanno rimborsato separatamente. Caso vuole che il volo incriminato fosse quello di ritorno per cui ho anche trascorso un piacevolissimo weekend a Lille, capoluogo delle Fiandre francesi, e i 250 euro sono confluiti in tempi record nell’acquisto di un biglietto aereo per lo Sri Lanka. Poco dopo ferragosto sono quindi volata nell’isola di Ceylon. Un viaggio diverso per me sotto vari aspetti. Non era un viaggio in solitaria ma con un’amica e non viaggiavo alla Sperindio ma con un minimo di programmazione. Un’esperienza che ha aggiunto un altro tassello alla mia concezione del viaggio. Tra l’altro lo Sri Lanka è un paese splendido, florido, rigoglioso, tropicale. I venticinque giorni trascorsi laggiù sono stati un’esplosione di emozioni regalate dalla Madre Terra che si è rivelata prodiga verso di lui. Un bel popolo, meno complicato di quello indiano e meno chiuso di quello del sudest asiatico ma pur sempre discreto, poco invadente, che sa porre un freno alla curiosità.

Di ritorno dallo Sri Lanka, un’altra grande soddisfazione in arrivo. L’invito di Lonely Planet a partecipare a un blog tour per presentare il volume BestInTravel 2018. Insomma, dite quello che volete ma io con la Lonely Planet ci sono cresciuta e per anni è stata la mia bibbia, come per molti di voi. Visitare Matera in compagnia di altri blogger e dello staff di Lonely Planet è stata una gran figata e non solo per la città ma anche per la compagnia. Come spesso accade quando viaggio, anche da Matera mi sono portata a casa una nuova amica, Martina di PimpMyTrip.

In tutto questo, voglio ricordare i weekend trascorsi fuori casa invitata da amici, a volte solo virtuali. Con loro ho scoperto la bellezza di alcuni pezzi della nostra terra come Mantova e Sabbioneta, regno dei Gonzaga, o la splendida Padova che mi ha inaspettatamente sorpresa, o Livorno e Carrara di cui ho appena annusato l’aria attraverso i miei meravigliosi ospiti, e le passeggiate in montagna con la mia amica Samantha conosciuta in Messico nel 2000 nonché attualmente una delle mie migliori amiche. Una delle poche, per inciso, che mi ha dato l’input ad aprire il blog.

Due excursus nella mia terra d’origine, il Salento, alla scoperta dei riti e delle tradizioni della Settimana Santa e dell’eccellenza del vino locale, il Negramaro, in collaborazione con la Regione Puglia. Due excursus che hanno rafforzato il mio senso di appartenenza a una terra che non conosco ma che sento di amare. Mi sono sempre considerata più pugliese che lombarda anche se, tecnicamente, sono nata all’ospedale di Niguarda, a Milano.

Dall’estremo sud all’estremo nord, dal Salento alla Val d’Aosta dove ho trascorso quattro piacevoli giorni a La Thuile. Tra ghiacciai, trekking, mountain bike e ottima cucina, la montagna d’estate mi ha conquistata.

Mi sono spinta ancora più a nord, nelle fiandre francesi, in visita alla mia amica Bibine con cui ho trascorso un bel lasso di tempo vagabondando l’anno scorso per il Brasile. Scoprire Lille e i suoi dintorni insieme a lei mi ha aperto al mondo… delle birre artigianli! E poi è arrivata l’Umbria, sul lago Trasimeno, dove sono stata per riprendermi dalla stanchezza di un anno oserei dire movimentato. Un luogo dall’energia incredibile che mi ha fatto realizzare quanto sarebbe bello condividere questa mia vita in sintonia con il mio lui…


Ultimo in ordine temporale il mio viaggetto a Gran Canaria di inizio dicembre in visita a una coppia di amici viaggiatori che mi ha praticamente adottata e che mi ha rivelato un’isola decisamente invitante.

Un 2017 decisamente carico, non vi pare? Ed esattamente tra 10 giorni inizierà la mia nuova avventura in terra d’Africa… sono emozionata e spaventata al tempo stesso!
Che avrei viaggiato un sacco nella vita e che con il tempo la mia passione si sarebbe potuta trasformare in un lavoro era scritto nelle stelle. So che è difficile a credersi ma è così, me lo rivelò la mia insegnante di musica esattamente trent’anni fa dopo avermi fatto il piano astrale, quando all’epoca gli unici viaggi immaginabili per me erano quelli mentali, tra l’atlante aperto sulla scrivania e il mappamondo sul comodino. Congedo quindi questo 2017 che mi ha dato tantissimo e mi apro al nuovo anno carica di entusiasmo, idee e progetti da sviluppare. Alla fine credo che il viaggio serva un po’ a questo, a imparare a rimettersi in gioco senza il timore dell’ignoto perché di fatto è questo a cui andiamo incontro quando partiamo per un viaggio, l’ignoto! Quantomeno, io la vedo così e tu? Cosa ne pensi?
La Globetrotter
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C’è poco da commentare: è tutto bellissimo e emozionante.
Ti faccio tanti auguri per il progetto che hai in piedi con Azalai che permetterà a te e ai tuoi, spero, numerosi compagni di viaggio di fare esperienze fantastiche avendo una guida esperta e entusiasta come te.
BUON ANNO!!
Ahahah, grazie mille Lauro! Fa piacere sapere che anche nei momenti bui riesco a tirare fuori qualcosa di buono!
Speriamo si, io ci credo… ma se non sarà Azalai, sarà qualcos’altro! Auguroni anche a te
Eccomi Diana, letto tutto d’un fiato con calma il tuo bellissimo racconto, sei davvero da ammirare per la forza tenacia e onesta che trapela nel tuo scritto. Che dire, davvero i miei migliori Auguri, che tutto ciò che desideri si realizzi.
Virginia, ti ringrazio di cuore. Ogni tanto sentire che qualcuno crede in te, nella tua forza e in ciò che fai è qualcosa che fa stare bene! E non sai quanto mi sia d’aiuto questo tuo commento in questo momento…
Sono sicura che le cose andranno avanti, nessuno regala niente ma io non demordo… magari qualche volta ci troveremo in giro per il mondo!
Che bello e che sorpresa trovarmi su questo post! Grazie amica!
Beh, io dico sempre ciò penso e sento Marti, credo tu l’abbia capito! Sono lieta di averti fatto una piacevole sorpresa…
Wow Diana!
Le tue parole sono sempre emozioni vere, a leggerti mi trasmetti una vitalità forte, una voglia di andare sempre oltre, comunque… Inoltre, leggendoti, ho sempre l’impressione che mentre scrivi hai sempre il sorriso sulle labbra.
Complimenti Diana e ti auguro di cuore d’arrivare ad ottenere quello che desideri.
Un abbraccio forte!
Che dolce che sei Andrea, grazie infinite! Si, lo confesso, senza sorriso non scrivo, non escono le parole, restano li soffocate… speriamo davvero! Um abbraccione anche a te
È bello leggerti perché dalle tue parole traspare l’onestà e la passione vera che ti guida.
E nel mondo della rete così spesso vacuo, vuoto e finto, trovare una persona che apre il proprio libro, raccontandosi nel bene e nel male, non cercando di nascondere le proprie debolezze è qualcosa di raro.
Grazie Diana, continua così!!
Riccardo grazie a te, sei riuscito a farmi sorridere e commuovere allo stesso tempo ben due volte in una giornata… Ti abbraccio