Ti capita mai di partire alla scoperta di un luogo senza avere idea di che cos’abbia da offrire? Suonerà strano detto da una Globetrotter, ma a me ogni tanto sì. In parte perché mi lascio trasportare dagli eventi e mi ritrovo nei posti per puro caso, in parte perché amo lasciarmi sorprendere per cui spesso parto con la guida ancora intonsa e mi documento strada facendo. È quanto accaduto durante il mio soggiorno in Bulgaria: un weekend nato per caso che mi ha riservato grandi sorprese, tra cui la visita del Monastero di Rila con una gita in giornata da Sofia.
Non sono mai stata una fan di edifici religiosi, quantomeno fino al viaggio in Kosovo di luglio scorso che mi ha svelato la bellezza dei monasteri ortodossi.
Il Monastero di Rila, Patrimonio dell’Umanità dal 1983, è il più grande della Bulgaria e pare sia anche uno dei più interessanti dei Balcani. Si trova in una zona fiabesca, circondata dalle cime del Massiccio di Rila che sfiorano i 3.000 metri di quota, e data la vicinanza con la capitale non potevo certo perderlo!

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Il Monastero di Rila: la storia
Direi di iniziare con qualche cenno sulla storia di questo gioiello ortodosso che sicuramente male non fa.
Siamo agli inizi del X secolo quando Ivan Rilski (alias Giovanni da Rila), anacoreta con fama di santo e saggio che viveva in una grotta poco distante, fondò insieme ai suoi discepoli il primo monastero del mondo slavo.
Distrutto da un incendio nel XIII secolo e ricostruito a pochi chilometri dalla posizione originaria grazie alle donazioni di un potente magnate della regione, il Monastero di Rila finì sotto il controllo ottomano quando i turchi, nel 1378, conquistarono la Bulgaria. Furono anni determinanti in cui il complesso assunse il ruolo di bastione dell’identità religiosa e culturale nei confronti dei dominatori, trasformandosi nel principale luogo di pellegrinaggio di tutti i Balcani.
Tra il XVIII e il XIX secolo Rila divenne uno dei centri nevralgici del Rinascimento bulgaro, movimento volto a far rifiorire le arti, le scienze e la coscienza nazionale, ma nel 1833 un altro grande incendio colpì il monastero e obbligò a una ricostruzione quasi integrale del complesso: l’unica struttura superstite dell’assetto originario del 1300 è la Torre di Hrelyova che all’ultimo piano conserva affreschi anonimi dell’epoca dal grande valore artistico.

Visita del Monastero
Il modo in cui sono costruiti i muri e gli archi, ma anche l’uso dei colori, della pietra e del legno rappresentano una combinazione unica tra lo stile tradizionale e l’influenza dall’Europa occidentale. Padre Macariy Chakarov
Gli eleganti colonnati, le arcate dipinte – a strisce rosse, bianche e nere – e le cupole giallo acceso fanno da sfondo, o meglio da contorno, alla Chiesa Rojdestvo Bogorodichno dedicata alla Natività. Una perla decorata sia dentro sia fuori da affreschi e icone di pregio che rappresentano scene evangeliche – tra cui il Giorno del Giudizio, Adamo ed Eva e il Battesimo di Cristo – dipinte tra il 1840 e il 1847. All’interno non è consentito scattare foto, il che non è un male perché potrai lasciarti rapire da tanta meraviglia senza distrazioni.

Oltre alla Chiesa, il complesso consta di due Musei (l’Ecclesiastico e l’Etnografico), la già citata Torre Hrelyova (edificata nel XIV secolo a difesa del monastero e visitabile con un biglietto a parte) e centinaia tra sale, dormitori e archivi colmi di libri antichi. Per la cronaca, è pure possibile pernottare!
Il Monastero di Rila è aperto ai visitatori tutti i giorni, dalle 06.30 alle 20.00.
Per informazioni dettagliate sul Monastero di Rila, consulta QUI il sito ufficiale.

Il Monastero di Rila: come raggiungerlo da Sofia
Ci sono vari modi per raggiungere il Monastero di Rila da Sofia: in fai da te con i mezzi pubblici, partecipando a un tour organizzato o prendendo un’auto a noleggio.
L’opzione dei mezzi pubblici, che io sostengo sempre con fervore, può rivelarsi scomoda se si dispone di poco tempo: da Sofia al villaggio di Rila ci sono solo due autobus al giorno (tempo stimato due ore) e una volta a Rila bisogna prendere un altro autobus (tre corse al giorno): a conti fatti conviene fino a un certo punto, soprattutto se come me hai in programma di trascorrere in Bulgaria solo un fine settimana.
La seconda opzione consiste nel prendere parte a un tour organizzato in partenza dalla capitale. Ti segnalo i seguenti:
- Escursione ai Sette Laghi e al Monastero, giornata intera, con guida in italiano e autoguida in italiano nel Monastero;
- Escursione al Monastero di Rila, sette ore e trenta minuti, guida in italiano;
- Tour del Monastero di Rila e la Chiesa di Bojana, otto ore e trenta minuti, guida in inglese.
Noleggiare una macchina concede senza dubbio più libertà: il Monastero si trova a soli 120 km da Sofia, sulla strada per Kulata (la E79) e in meno di due ore sarai giunto a destinazione. L’ultimo tratto, dal villaggio di Dupnitsa al monastero (30 km circa) è un po’ tortuoso, ma l’arrivo ti ripagherà ampiamente di tutte le curve. Il parcheggio fuori dal Monastero è a pagamento.

La Globetrotter
Conoscevi già il Monastero di Rila? Non ti sembra un posto incredibile?
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