Non so quanti secoli sono trascorsi dall’ultima volta che ho buttato giù un itinerario di viaggio. Beh, in realtà io gli itinerari di viaggio li scrivo sempre a posteriori, in parte perché amo viaggiare come un cane sciolto – per la serie “non sono io che conduco il viaggio ma è il viaggio a condurre me” – e in parte perché così posso condire le informazioni con un bel pinzimonio di emozioni, sentimenti e consigli personalmente testati. Nata storta sì ma con la mente elastica. Quest’anno ho deciso infatti di cambiare rotta e partire dall’Italia con una bozza del mio itinerario di viaggio in Ecuador alla mano.
Perché? Semplicemente perché dopo aver cavalcato il Sud America per sei anni lasciandomi trasportare dall’onda, come si suol dire da quelle parti, mi sento ormai pronta a esplorare altri lidi. Insomma, se questo sarà realmente il congedo dal Sud America deve essere fatto con tutti i crismi e in quest’ultimo viaggio voglio concentrare tutti i miei desideri più reconditi. Anche se poi, di fatto, quasi tutti i miei desideri convogliano a lei, alla Pacha Mama, che nella sua immensa generosità mi ha regalato le esperienze più intense e le emozioni più belle degli ultimi anni.
Non trascorrerò tantissimo tempo in Ecuador, all’incirca 25 giorni, per cui ho dovuto coniugare la mia voglia di scoprire i posti con quella di viverli. Non è stato facile, non lo è stato affatto! Lo so, l’Ecuador è grande quanto una noce in un paniere ma anche correndo come una forsennata mi ci vorrebbero per lo meno tre mesi per fare tutto ciò che desidero e, soprattutto, farlo come piace a me! Così nel pianificare il mio itinerario di viaggio in Ecuador ho dovuto fare delle scelte, dolorose a volte ma necessarie, tra cui sacrificare le Galápagos… ci ho pensato a lungo ma credo che spendere tutto il mio budget per fare un safari marino, indubbiamente meraviglioso, e passare i restanti due mesi e mezzo a mangiarmi le mani per tutto quel che avrei potuto vivere nel mentre non è da persona intelligente quale ritengo di essere. Fermo restando che se arrivo a Quito e trovo un’offerta last minute a prezzo stracciato… il mio itinerario di viaggio in Ecuador resterà una bozza per i posteri perché dovrò rivedere tutto, da cima a fondo.

Comunque sia, se uno nasce storto, anche con tutta l’elasticità mentale di questo mondo non diventerà mai dritto. Io sono nata storta (i miei occhietti strabici ne sono la prova) e se il mio itinerario di viaggio in Ecuador fosse troppo serrato mi prenderebbe il panico. Così, per non saper né leggere né scrivere, mi sono limitata a scegliere le aree che mi interessa conoscere. L’itinerario è per me più che altro un’idea sulla rotta da prendere e sul perché prenderla. Evito deliberatamente da anni di documentarmi troppo prima di partire e soprattutto evito di guardare foto dei luoghi che visiterò. Un modo per riuscire a stupirmi e meravigliarmi sempre, anche di fronte alla cosa più banale. Se non l’avete mai fatto, provateci almeno una volta e poi mi direte…
Detto questo, se volete fare un pezzo di strada con me, anche solo virtualmente, ne sarò lieta! Sono ben accetti consigli su cose da fare e da vedere nelle zone di mio interesse, così come sono ben accette dritte per ostelli, ristoranti, escursioni, agenzie e, perché no, contatti di persone da visitare in loco. Se conoscete l’Ecuador, sarete la mia guida durante il viaggio visto che da anni parto senza il peso della Lonely Planet. Io proverò a farvi vivere con me l’emozione on the road e al mio rientro, anche grazie ai vostri consigli, aggiornerò questo (pre) itinerario di viaggio in Ecuador per chi deciderà, in futuro, di visitare il paese. Forse è un po’ pretenzioso ma quando faccio le cose che amo perdo totalmente la bussola…
(Pre)Itinerario di viaggio in Ecuador: 25 giorni on the road
Premesso che in Ecuador ho trascorso una ventina di giorni a cavallo tra il 2014 e il 2015 e conosco già Quito, il graziosissimo villaggio di Mindo e il suo bosco nebuloso, il mercato di Otavalo e le sue meravigliose lagune, le sorgenti termali di Baños, la città coloniale di Cuenca, gli splendidi scorci di Lojas e la spiaggia di Montañitas… la mia despedida dall’Ecuador sarà sostanzialmente un omaggio alla Pacha Mama.



Quito
Beh, due o tre giorni in capitale all’arrivo ci stanno sempre. Quito è una bella città e vorrei approfondirne la conoscenza, oltre a tornare al Museo di Oswaldo Guayasamín, genio della pittura dal grandissimo valore umano.

Parque Nacional Cotopaxi
Non so se riuscirò a raggiungere la vetta del maestoso Cotopaxi, il terzo vulcano più alto al mondo (5.897 mt di altezza). Non ho né la preparazione né l’attrezzatura adatta. Sicuramente perderei la piccozza in qualche dirupo e io la seguirei a ruota. Ma senza mettere a repentaglio la mia vita cercherò di spingermi più in alto possibile, sperando che il Cotopaxi non mi erutti in faccia…
Latacunga
Vale la pena fermarsi a Latacunga? Boh! Ma sicuramente vale la pena visitare il mercato indigeno Saquisili che si tiene ogni giovedì. Qualcuno, in passato, me l’ha vivamente consigliato…
Circuito di Quilotoa
Mi è bastato vedere una miniatura della Laguna di Quilotoa per capire che di questo posto m’innamorerò. Gli stessi ecuadoregni ne vanno matti… e attorno alla laguna un circuito che si snoda attraverso mercati indigeni, comunità di pittori che preservano le leggende andine, vulcani e villaggi dimenticati da dio…
Baños de Agua Santa
Ci sono già stata, è vero, ma ricordo una serata al reggae bar con il team di 7MML Around the World 2015 conclusasi con una sbronza collettiva davanti alle sorgenti di acqua termale illuminata dalla luna. Scherzi a parte, la visita a Baños è stata solo una toccata e fuga ma sono rimasta incantata: cascate, foreste vergini, bagni termali, vista sul vulcano Tungurahua e, in bicicletta, la Ruta de las Cascadas per raggiungere Puyo. Sessantacinque chilometri immersi in questo scenario sorprendente. Non sono propriamente una sportiva ma anche qui ce la metterò tutta anche se le salite, purtroppo, mi ammazzano…
Salinas
Mi sembra interessante visitare questo villaggio situato su un dirupo che si sostiene con un turismo di tipo comunitario. Mi incuriosisce parecchio. Varie persone incontrate lungo le mie peregrinazioni americane mi hanno consigliato Salinas come luogo da non perdere…
Amazzonia
Ecco, qui navigo in mare aperto. Non ho idea di dove andare a parare! Dovrei fermarmi almeno un mese in Amazzonia per uscirne paga ma ho venticinque giorni in tutto… Così, di pancia, credo che raggiungerò Tena e vedrò cosa trovo lì. Sono aperta a tutto e brancolando nel buio per cui qualsiasi consiglio sarà più che ben accetto. L’unica mia certezza è quella di lasciare la selva come ultima tappa del viaggio in Ecuador altrimenti, conoscendomi, non ci sarà un poi…
Playa de Oro – Reserva de los Tigrillos
Sembra decisamente interessante. Una piccola comunità afro-americana situata sulle rive del rio Santiago, in mezzo alla giungla. Ci farò un pensierino strada facendo.
Ecco, questo è il mio itinerario di viaggio in Ecuador. Vedremo dove arriverò, per me è una sfida. Non vado molto d’accordo con le imposizioni ed è per questo che ho smesso di pianificare… ma il mio ultimo viaggio in Sud America – almeno per i prossimi due o tre anni – deve essere grandioso. Deve essere ancor più grandioso di quelli che ho fatto finora (per inciso, le Galápagos non sono nemmeno il mio sogno nel cassetto) e merita un saluto speciale. Esattamente come quando, nel 2010, mi sono congedata dall’Africa Occidentale ripercorrendo tutti i paesi in cui avevo lasciato un pezzo di cuore per salutare le persone che per qualche ora, o qualche giorno, avevano condiviso la loro vita con me.

Sproloquio… lo vedete? Ho bisogno di partire non credete?
La Globetrotter
Letto itinerario… più o meno ho toccato i posti. Penso tu abbia già fatto Ingapirca… no? Inseriscila. La parte amazzonica è bellissima. Mi chiedo “quando hai fatto il nord sei stata a Cochasqui? Il sito con le piramidi Tronchetti tutte coperte da prato è bellissimo.”
Bacioni…
Grazie mille Norma! Come sai ho dovuto fare delle scelte altrimenti avrei dovuto passare tutto il tempo del viaggio in Ecuador e ho altri progetti! Comunque non è escluso che ci torni, prima o poi… In ogni caso prendo nota, soprattutto di Cochasqui (Ingapirca l’avevo valutata ma voglio passare più tempo in mezzo alla selva per cui l’ho sacrificata come le Galápagos, ma non si sa mai). Dove sei stata in Amazzonia? Quale parte hai fatto? E’ la zona che mi interessa di più ed è quella più difficile da raggiungere…
Ti scrivo questa sera… ho una cioccolata con amiche alle 16 e i restauri per l’uscita sono impegnativi…!!!
ahahah ma dai… cmque tranquilla, appena hai tempo! Ricordati però che ci tengo… buona serata
Viaggio meraviglioso! E’ uno dei miei sogni. Vai avanti e dopo mi racconti!
Contaci! Una delle cose che ho imparato da un anno a questa parte è “verbalizzare” le emozioni e conservare le informazioni… troppo felice!
vajas con dios dea dei viaggi legalapagos ahh peccato e’ un paradiso non poterci andare ,io sono andato qualche anno prima ma otonga ma sono di parte sono stato da lui quando ero in ecuador x il resto e’ meglio seguire il cuore quando sei li , ti aspetto sulla mia pag. x un video dell’hermano 🙂
Ma da chi sei stato? Chi è l’hermano? Dimmi dimmi che mi interessa assai…
io purtroppo Diana non ti so essere d’aiuto in quanto non sono mai stata in Ecuador, e men che meno in Sud America….lo so è una pecca alla quale devo rimediare presto, e quando lo faro sicuramente chiederò conisgli a te 🙂
Buon Viaggio!!
Grazie carissima Antonella! Non puoi essermi d’aiuto nell’itinerario ma sono sicura che se mi seguirai durante il viaggio… un pensierino ce lo farai! Un abbraccione
Grazie per il tuo itinerario. .potrebbe diventare il mio!!
Fredy mi ha detto che a Salinas fanno il miglior cioccolato dell’Ecuador. Molto buono anche il formaggio
Detto questo, la squinternata ti aspetta a braccia aperte cercando più informazioni possibili sul Chocò!
¡Claro qué sí parcera! Estoy llegando… viajar juntas por el Chocó será una chimba!