Un paio di settimane fa, navigando sul web, sono casualmente atterrata su un’intervista a non ricordo chi riguardante Milano, la mia città natale. Se ne parlava in termini lusinghieri come di una splendida meta turistica e di una città ricca di storia, carica di romanticismo, piena di scorci da immortalare, di parchi e spazi verdi in cui svagarsi e di musei (oltre sessanta!) in cui arricchirsi di conoscenza. Diciamocelo, non è certo questa la prima immagine che ci viene in mente se pensiamo a Milano però la cosa mi ha incuriosita e proseguendo nella lettura mi sono resa conto di appartenere a quel gruppo di stereotipati che detestano Milano senza viverla e conoscerla come dovrebbero. Ogni tanto mi prendono questi loop e così, a sto giro, ho deciso di tornare a visitare il Duomo a distanza di venticinque anni! Chiaramente, da viaggiatrice – e blogger – che si rispetti, ho raccolto prima un po’ di informazioni che ho deciso di trasformare in un post, leggero ma non per questo banale, contenente alcune leggende e curiosità sul Duomo di Milano da conoscere prima di visitarlo. Partendo da una citazione letteraria che mi ha fatto riflettere:

Il Duomo, simbolo per eccellenza di Milano, è la prima cosa che cerchi quando ti alzi al mattino e l’ultima su cui lo sguardo si posa la sera. Si dice che il Duomo di Milano venga solo dopo San Pietro in Vaticano. Non riesco a capire come possa essere secondo a qualsiasi altra opera eseguita dalla mano dell’uomo. (Mark Twain)

Che dire? Non so quante volte ci sono passata davanti in vita mia e quante poche volte mi sono soffermata davvero ad ammirarlo. È il monumento più impressionante della città, nonché uno dei suoi simboli, e se solo fosse stato altrove sarei rimasta ore in contemplazione. Invece l’ho sempre snobbato per cui tocca rimediare ed ecco il perché di questo post con alcune cose curiose di cui sarai già al corrente e altre meno note ma non per questo prive di interesse, tra cui qualche graziosa leggenda che a me intrippa sempre un casino.

alt="Sulla terrazza del Duomo di Milano"
Sulla terrazza del Duomo di Milano

Leggende e curiosità sul Duomo di Milano

Il Duomo è la quinta chiesa cristiana più grande al mondo

La prima cosa da sapere sul Duomo di Milano è che, con i suoi 11.700 m2 di superficie, non è solo una delle chiese della cristianità più imponenti al mondo – superata dalla Basilica di San Pietro a Roma, dal Santuário Nacional de Nossa Senhora da Conceição Aparecida in Brasile e dalle Cattedrali di New York e Siviglia, la Saint John de Divine e la Santa María de la Sede – ma è anche la chiesa gotica più grande del pianeta e in assoluto la seconda dopo San Pietro. La sua stazza impressionante acquista ancor più valore in considerazione del fatto che tra tutte le chiese citate è la più antica.

Il Duomo di Milano, l’edificio al mondo con il più alto numero di statue

Tra le cose che ho letto sul Duomo di Milano è che si tratta dell’edificio con il più alto numero di statue esistente al mondo. Pensa, sulla facciata gotica e sulle terrazze si contano 3.400 statue, 135 garguglie (doccioni forgiati a forma di rappresentazioni demoniache tipici dell’architettura gotica) e 700 figure di altro genere. Non sono certo noccioline ma purtroppo gran parte di questo patrimonio artistico intagliato nel corso di ben quattro secoli non è di fatto visibile. Molte delle statue sono abbarbicate tra anfratti e angolature che l’occhio umano non riesce a raggiungere.

La Statua della Libertà… New York o Milano?

Non è mia abitudine farmi il cicchetto di prima mattina e non sto dicendo un’eresia! Non so se l’hai notato ma una delle due statue che decorano la balconata sul portale maggiore della facciata del Duomo sembra la gemella eterozigote del simbolo newyorkese, la Libertà che illumina il mondo (meglio nota come Statua della Libertà).

Se si tratta di un plagio, non è certo nostro. La legge nuova, questo il nome della statua milanese, fu scolpita nel 1810 da Camillo Pacetti, artista di natali romani ma milanese di adozione, anticipando di oltre settant’anni quella realizzata da Frédéric Auguste Bartholdi e regalata dai francesi agli americani nel 1876.

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Panoramica di Milano dalla terrazza del Duomo – PhotoCredits @Matteo Raimondi

Il chiodo di Gesù Cristo

Una delle cose da sapere sul Duomo di Milano (altrimenti potrebbe sfuggire) è la presenza sull’abside di una luce rossa che indica il punto in cui sarebbe custodito uno dei chiodi della croce di Gesù Cristo.

Narra la leggenda che il vescovo Ambrogio, passeggiando un giorno per le vie di Milano, udì un fabbro imprecare contro un pezzo di metallo che cercava di piegare da ore. Ambrogio si avvicinò al fabbro e gli chiese di poter esaminare l’oggetto. Non appena ebbe tra le mani quel chiodo ritorto e grosso poco più di una spanna, capì che si trattava di uno dei tre chiodi della Crocifissione ritrovati da Elena (madre dell’imperatore Costantino) durante un viaggio a Gerusalemme e donati al figlio una volta rientrata a casa. Costantino, per avere protezione in battaglia, li fece inserire nel suo elmo, nel morso del cavallo e in una briglia ma alla sua morte, misteriosamente, scomparvero per riapparire poi, altrettanto misteriosamente, nella bottega di un umile fabbro milanese.

Come sia realmente finito lì non si sa, fatto sta che ogni anno nel Duomo di Milano ha luogo il Rito della Nivola che si perpetua fin dal lontano 1500: a bordo di una sorta di ascensore in legno a forma di nuvola, l’arcivescovo raggiunge l’abside e recupera il chiodo che rimane esposto sull’altare fino al lunedì dopo i Vespri affinché i fedeli possano ammirarlo.

I 500 anni di travaglio del Duomo di Milano

Superfluo a dirsi che edificare un’opera monumentale come il Duomo di Milano non è stata una passeggiata. La costruzione della chiesa ebbe inizio ufficialmente nel 1386 e fu consacrata nel 1418 con un’unica parte completa: la navata. I lavori proseguirono a singhiozzo, per lo più per ragioni economiche, fino all’arrivo di Napoleone Bonaparte che completò la facciata e fece ripartire la costruzione agli inizi del XIX secolo.

A ordinare l’edificazione del Duomo fu Gian Galeazzo Visconti, all’epoca Signore di Milano. Secondo la leggenda, durante una fredda notte d’inverno Gian Galeazzo Visconti, beatamente addormentato nel suo letto, si svegliò tra l’odore di zolfo e si trovò di fronte il diavolo che lo minacciò di portarsi la sua anima all’inferno se non avesse fatto costruire una chiesa a Milano che oltre alle immagini di madonne e santi fosse ricca di immagini del signore del male. Ciò spiegherebbe la presenza del diavolo immortalata nella fissità della pietra del Duomo, quanto meno poeticamente parlando.

Il progetto del Duomo, inizialmente concepito in terracotta, mutò in corso d’opera con la scelta del marmo di Candoglia proveniente dalle cave del Lago Maggiore di proprietà dei Visconti che le donarono alla Fabbrica del Duomo incaricata di seguire il progetto a cui parteciparono migliaia di artisti, scultori, operai specializzati e architetti da tutta Europa.

Nel 1765 fu terminata la guglia maggiore e pochi anni dopo la Madonnina trovò il suo posto nel punto più alto del Duomo diventando uno dei simboli più riconosciuti della città di Milano.

Il Duomo di Milano, da San Bartolomeo scorticato alla Madonna delle Rose

Perché all’interno del Duomo di Milano ci siano alcune opere a dir poco bizzarre non lo so, ma mi riprometto di indagare sull’argomento.

Oltre alle figure dei demoni, su cui mi sono già spesa pocanzi, ti segnalo San Bartolomeo Scorticato di Marco d’Agrate in cui il Santo, raffigurato con estremo verismo, appare scorticato con la sua stessa pelle gettata sulle spalle come se fosse un mantello – definirla macabro è riduttivo – e la Madonna delle Rose, un quadro raffigurante la Vergine Maria… senza rose!

Ancora una volta entra in gioco la leggenda secondo cui nel 1409 la città era assediata dagli eredi di Bernabò, ostile al Signore di Milano dell’epoca Giovanni Maria Visconti. Priva di armi per difendersi, la popolazione decise di saccheggiare il cantiere del Duomo ma una devota, temendo le conseguenze divine, si presentava quotidianamente al cospetto della vergine mariana con un mazzo di rose e le deponeva ai piedi del quadro. Un dì, trovando il mazzo del giorno precedente appassito, iniziò a piangere e pregare per la salvezza del figlio ferito in battaglia e le rose, prodigiosamente, rifiorirono in tutto il loro splendore, da cui il nome privo di legame con il tema raffigurato.

alt="Tra le curiosità del Duomo di Milano, la Statua di San Bartolomeo Scorticato"
La Statua di San Bartolomeo Scorticato

La meridiana, punto di riferimento per gli orologi della città

Vicino all’ingresso principale, sul pavimento del Duomo, si trova una meridiana. La sua costruzione, opera di alcuni astronomi dell’Accademia di Brera, risale al 1768 e la sua perfezione è tale che fino alla metà del XIX secolo regolava gli orologi di tutta la città.

Sul soffitto c’è un foro che cattura un raggio di luce proiettandolo sul pavimento e quando la luce segnava il mezzogiorno un artigliere sparava un colpo di cannone per comunicare ai milanesi l’ora esatta (pratica sostituita poi con il suono della campana del Cordusio, vicino a Piazza Mercanti). Questo perché in passato sul mezzogiorno del Duomo si regolavano tutte le attività commerciali di Milano.

La luce indica anche i due solstizi, quello d’estate (21 giugno) e quello d’inverno (21 dicembre). Non chiedermi di più in merito perché è una materia che non mi appartiene.

O mia bela Madunina…

Sul Duomo di Milano si ergono ben 135 guglie erette tra il XVII e il XIX secolo che regalano alla struttura un aspetto equilibrato tra linee verticali e linee orizzontali. Sulla più alta, del 1774, si erge la celeberrima Madonnina la cui vista, dall’alto delle terrazze, è di una bellezza inenarrabile. Si dice che vegli sulla città per proteggerla dal male ma anche dai fulmini e di fatto l’alabarda che tiene in mano è un parafulmine atto a proteggere il Duomo in caso di condizioni metereologiche avverse.

Opera congiunta dello scultore Giuseppe Perego e dell’orafo Giuseppe Bini che le diede forma rivestendola di lamine di rame dorato, la Madonnina – che tutto si può definire fuorché “ina” visto che misura 4 metri d’altezza – fu collocata nel punto più elevato della costruzione (108,5 metri dal suolo) con l’idea che nessun’altra opera edificata in città avrebbe potuto stare più in alto di lei. Durante il periodo fascista Benito Mussolini promulgò una legge che proibiva la costruzione di edifici che superassero la Madonnina e questa definì a lungo il tetto di Milano.

La legge perse valore dopo la fine della seconda guerra mondiale, ma per parecchi anni restò un tacito accordo tra il Comune e la Curia: nel corso degli anni tutti i nuovi grattacieli milanesi si fermarono poche decine di centimetri sotto la Madonnina. Questo quantomeno fino agli anni Sessanta quando fu terminato il Pirellone che con i suoi 127 metri di altezza la supera di 20 centimetri. Si è poi deciso di eliminare questo limite e di aggiungere una copia della statua sul tetto dei grattacieli più alti, dal Pirellone al Palazzo Lombardia fino alla più recente Torre Isozaki.

Un’ultima curiosità sul Duomo di Milano è che durante la seconda guerra mondiale i cittadini ricoprirono di stracci la Madonnina per evitare che il suo bagliore attirasse il fuoco nemico e ciò spiegherebbe il perché la chiesa – fatta eccezione per i danni parziali alla facciata – sia uscita quasi indenne dal conflitto.

Informazioni utili per visitare il Duomo di Milano

Visitare il Duomo di Milano significa anche salire sulle terrazze per godere del panorama della città dall’alto e osservare da vicino la Madonnina e le statue più belle. Le terrazze del Duomo, situate a circa 70 metri di altezza, sono un tripudio di guglie e scorci mozzafiato da ammirare e immortalare in uno scatto.

Oltre all’interno della chiesa e alle terrazze, ti consiglio di visitare l’area archeologica sotterranea – sotto il sagrato del Duomo ci sono i resti della Basilica di Santa Tecla (risalente al IV secolo d.C.), costruita a sua volta sulle rovine di un tempio dedicato a Minerva – e, se proprio non vuoi farti mancare nulla, il museo che racchiude i progetti, i resti e le parti rimosse delle varie epoche storiche.

alt="Tra le curiosità del Duomo di Milano, la zona archeologica sotterranea"
Zona archeologica sotterranea del Duomo di Milano

Per salire sulle terrazze ci sono due strade: la scalinata (251 gradini) che conduce al primo livello delle terrazze, e l’ascensore. Sono accessibili al pubblico da lunedì a domenica tra le 08.00 e le 19.00 (ultimo accesso consentito alle 18.00). Puoi acquistare i biglietti presso la biglietteria ufficiale ai piedi del Duomo oppure, se come me non hai voglia di affrontare ore e ore di fila, li puoi acquistare online su Musement – me ne ero già servita in passato per la visita del Cenacolo Vinciano – e scegliere tra i vari tour proposti.

La Globetrotter

E tu, sei già salito sulle Terrazze del Duomo? È un’esperienza che consiglieresti a chi non l’ha ancora fatta? E se non sei salito, ti piacerebbe? Ti aspetto nei commenti.

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76 pensieri su “Leggende e curiosità sul Duomo di Milano

  1. Virginia dice:

    Milano, vista la mia prima volta nel 1970 e immaginatevi lo stupore, ora ogni tanto x motivi diversi ci torno, una città molto vivibile con gente di ogni dove, nn molto grande ma il mondo gira proprio litanto da vedere e fermarsi….nei piccoli angoli, da nn paragonare a nessun altra città, cosa che di solito io nn faccio. Un abbraccio alle mie care amiche ⚘⚘

    • Diana dice:

      Un abbraccio a te cara Virginia! Sei sempre la benvenuta a Milano, la prossima volta batti un colpo che ci prendiamo un caffé!

      • Giovanna dice:

        Da ‘emigrata’ x amore a Milano ormai da quasi 30 anni concordo perfettamente sul giudizio di questa città: , ricchissima di tesori artistici da scovare dove non ti aspetteresti…spesso sotto i tuoi occhi. Grazie per queste curiosità: a questo punto una ‘scalata’ fin sulla terrazza e una nuova visita al Duomo sarà assolutamente necessaria!!

        • Diana Facile dice:

          Cara Joe, direi che dopo tanti anni da “emigrata” è giunto il momento anche per te e in questi tempi di quarantena, prima che arrivi il caldo disumano, non sarebbe una cattiva idea!

    • Massimo dice:

      È la prima volta che ti leggo, ti chiederai come sono arrivato a te, tramite un collega.Devo ammettere che non si sbagliava, un post scritto in modo divino, senza fronzoli diretto, semplice, dove chi non cosce il Duomo come me, rimane esterrefatto. I miei più vivi complimenti da Castellammare di stabia

      • Diana dice:

        Caro Massimo, che dire! Oltre a darti il benvenuto sul mio blog non posso far altro che ringraziare indirettamente il tuo collega che a quanto pare si sta prodigando non poco visto che è il terzo saluto da Castellammare di Stabia! Lietissima davvero di esserti piaciuta! Spero di rivederti presto da queste parti e chi lo sa, un giorno a Castellammare di Stabia che non ho ancora avuto il piacere di conoscere personalmente.

  2. Savio dice:

    Come al solito i post che scrivi sono coinvolgenti, trasportano il lettore nel luogo descritto….
    Visiterò certamente il Duomo!!!

    • Francesco dice:

      Un articolo meraviglioso, anch’io sono di Milano e non avevo dato l’importanza che meritava a quest’opera. Ovviamente adesso il mio approccio sarà completamente diverso. Mi organizzo per andare a rivederlo, con altri occhi, con un altro animo, ma soprattutto con un’altra conoscenza. Grazie

    • Michele dice:

      Sono stato diverse volte a. MILANO ma mai salito sul Duomo. Brava nel descriverlo nei minimi dettagli, spesso guardiamo solo la parte esteriore senza approfondire la storia che è di gran lunga più bella della visione stessa. Un saluto da Castellammare di Stabia

      • Diana dice:

        Questo significa che la prossima volta che tornerai a Milano non perderai l’occasione di respirare, sull’onda dei miei racconti, l’atmosfera del Duomo dal vivo… ho capito bene? Grazie infinite!

  3. Alfonso dice:

    So stato diverse volte a Milano, ma sempre in forma fugace mai per visitarla, prima legavo Milano solo e semplicemente alla mia squadra del cuore. Ultimamente la osservo in ottica diversa, mai salito sul Duomo(fantastico), apprezzo molto la zona dei Navigli. Ti sembrerà strano ma a Milano mi sento a casa. Poi leggere questo articolo è una sorte di calamita, verso una città che non è solo bisenis ma è anche storia, cultira.e poi sulla tua penna diventa tutto sublime. Un bacio mia carissima Diana

    • Diana dice:

      In effetti hai ragione, siamo abituati a vedere Milano come una città superficiale ma poi, ogni volta che mi tolgo di dosso i pregiudizi e inizio a osservarla con altri occhi, mi rendo conto di quanta storia, arte e cultura racchiuda… grazie come sempre, un bacione!

  4. giovanna dice:

    Vivo a Milano ormai da decenni ed ho imparato ad apprezzare i suoi tesori, che ho scoperto essere tantissimi, che non hanno nulla da invidiare a quelli delle città d’arte italiane ben più famose. Sono entrata più volte al Duomo e una volta sono anche salita sulle sue magnifiche terrazze…ma dopo questo tuo post mi è tornata voglia di rinfrescarmi un po’ la memoria facendo tesoro delle tue cicche! Brava come sempre!!

    • Diana dice:

      Grazie mille Joe! Mi rallegra sapere che riesco a ispirarti (e non rare volte!)… probabilmente tu sei arrivata prima di me ad apprezzare Milano ma come vedi anche io ogni tanto mi metto in pista e la cosa mi piace parecchio! Tanti baci

  5. Andrea dice:

    Diana! Mi hai fatto venir voglia di visitarlo!

    Amo l’arte e l’Italia che considero un gran bel luogo dove vivere.
    Ma i grandi monumenti non mi attirano, per la confusione e perché mi sembra di entrare in un centro commerciale dell’arte.
    Ma è un errore mio e tu me l’hai confermato.
    Basta guardare tutto con un altro sguardo e fare qualche ricerca in più.
    Ma seguire quello scrivi mi riduce il lavoro! Come dei tuoi viaggi anche stavolta hai saputo regalarmi una gran bella manciata di sale a quello che per errore stavo snobbando

    Grazie e complimenti!!!
    Ciao!

  6. Alda dice:

    Bè che dire, io adoro il Duomo di Milano e ti ringrazio per aver evidenziato cose della storia del Duomo che avevo ormai dimenticato. Lo visitai in una visita / gita scolastica quando frequentavo le scuole Medie, ormai 40anni fa. Sob
    Bello il tuo post ….Brava! come sempre interessante, scorrevole e accattivante

  7. Andrea dice:

    Sono anni che dico di voler visitare le terrazze del Duomo di Milano per poi rinunciare per motivi scontati. Leggendoti hai risvegliato questo desiderio ma in maniera molto più forte tant’è che ho usato il link per la prenotazione. Ti ringrazio molto perché so che sarà un esperienza bellissima che senza averti letto avrei continuato a rimandare.

    • Diana dice:

      Vedrai, non te ne pentirai… quando scrivo lo faccio con il cuore e spero sempre di lasciar trasparire questa passione, tu mi hai confermato che è così! Buona visita…

  8. katy Cobelli dice:

    Ciao Diana
    ho trovato il tuo articolo interessantissimo! Come sempre ben scritto e di piacevole lettura mi ha davvero sorpreso : pensa che pur avendo vissuto a Milano per 55 anni ignoravo buona parte delle informazioni che hai elencato!
    Ci sarò passata davanti centinaia di volte ma senza osservarlo mai veramente, come capita alle cose che abbiamo sempre sotto gli occhi, l’ho amato e apprezzato per la sua bellezza esteriore e per l’armonia delle sue forme ma non sono mai andata oltre.
    Ora mi è venuta voglia di “riscoprire” il Duomo, salirò sulle guglie per osservare meglio ciò che hai descritto così bene (c’ero salita da bambina ma ovviamente non ricordo nulla) e anche di rivisitare l’interno con tutte le sue curiosità.
    Grazie Diana, un abbraccio

    • Diana dice:

      Katy, grazie infinite! Riuscire a ispirare i milanesi è per me fonte di gran soddisfazione, considerato che io non sono nemmeno una milanese doc e pur vivendoci da una vita, la sto scoprendo ora, poco a poco!

  9. marilena romagnoni dice:

    Notizie di cui non sapevo nulla ci voleva proprio il.tup articolo prendo nota perché vorrei proprio visitarlo interessante interessante e coinvolgente troppo grande Diana

    • Diana dice:

      Mi fa piacere sapere che non sono l’unica ad aver atteso tanto a lungo prima di visitarlo con cognizione di causa! Ti piacerà sicuramente cara, e poi approfittiamone e vediamoci che è passato un secolo dall’ultima volta… a Milano ci si perde sempre un po’!

  10. Alfonso dice:

    Se leggere è tentazione promesso la prossima volta voglio godermi Milano come mai fatto. Magari con una guida straordinaria come te

  11. Roberta dice:

    Come sempre sei stata capace di portarmi con te, farmi vedere cose nuove e farmi venire la voglia di partire seppur per un luogo vicino e che già conosco.
    Ciao Didi

  12. Alessandro dice:

    Abito a Sesto San Giovanni , città costruita attorno alla sesta pietra miliare dal Duomo, caranservaglio lungo la strada verso Monza, posto di villeggiatura allora per tanti milanesi benestanti che la raggiungevano in carrozza, o viceversa via di commercianti diretti nella cerchia. Il duomo di Milano per me ha sempre avuto il fascino estetico irresistibile. Magnetico, sono andato più volte negli anni fin da piccolo con la scuola, con amici, con la famiglia, da solo. Nei sotterranei , sul terrazzo in alto…All’interno. Visitare Milano per qualche giorno da turista, è sempre stato il mio sogno interrotto ogni volta dalla vicinanza a casa. In 10 minuti di lettura mi hai dato la possibilità di essere turista arrivato da lontano, di unire i puntini di tante visite spezzettate mai tour completati mai informazioni così approfondite su tutto, lasciando comunque voglia di scoprirne di più. Che esperienza il tuo scrivere…!!!!

  13. Lauro dice:

    Il Duomo mi è sempre piaciuto e lo confronto sempre con le grandi cattedrali che mi capita di visitare nel mondo: esternamente lo trovo imbattibile mentre internamente lo trovo un po’ spoglio. Certamente non mi immaginavo che la storia del Duomo fosse così affascinante come tu l’hai magnificamente descritta. Hai fatto una grande ricerca e una avvincente sintesi. Brava e grazie, perché alla fin fine lavori sempre gratis per noi.

    • Diana dice:

      Non è vero che scrivo gratis perché quando mi esce un post che suscita così tanti commenti… credimi, gongolo davanti allo schermo e non venderei quei commenti per tutto l’oro del mondo! Grazie per essere sempre così attento e presente sul mio blog. Un abbraccio

  14. Clelia dice:

    Veramente complimenti, per come scrivi, come riesci a coinvolgere il lettore, questo è un post scritto col cuore, non certo con la solo biro. Un saluto da Castellammare di Stabia

    • Diana dice:

      Clelia grazie mille per questo commento! Ho tanto sentito parlare di te, in termini altrettanto lusinghieri, e mi fa piacere leggere un commento così sentito. Un saluto a te dalla torrida Milano

    • Diana dice:

      Bello davvero, mi riprometto sempre di vivere un po’ più Milano e ogni volta che lo faccio mi meraviglio, poi mi lascio risucchiare dal solito trantran ma è un vero peccato, ne sono consapevole!

  15. Massimo dice:

    Grazie Diana per avermi fatto scoprire tante piccole curiosità su una bellezza che vedo e contemplo praticamente tutti i giorni. Le tue parole dipingono il Duomo e la sua città in modo meraviglioso ❤️

    • Diana dice:

      Tesoro! Dovevo scrivere un pezzo sul Duomo di Milano per vedere le tue parole nero su bianco? Che bello leggerti, mi fa davvero piacere! E ti dico che ha stupito anche me…

  16. Francesxo dice:

    Veramente brava, a descrivere la storia del Duomo, in seguito leggerò tutti i tuoi post. Gli amici Stabiesi ti salutano con affetto

  17. Riccardo dice:

    Bellissimo articolo!! Anche io utilizzo spesso Musement per acquistare biglietti per eventi. E’ comodissimo :)))
    Toccherà fare un giretto alle terrazze del Duomo che è una vita che non ci salgo.
    Grazie per la condivisione

  18. Valeria dice:

    Ecco fatto, e io che per ben 27 anni sono riuscita ad ignorare questa città, adesso mi hai convinta che invece val la pena girarla ed ammirarla con occhi diversi.
    Allora grazie per le tue parole e mi farò una foto proprio come la tua :-)))

    • Diana dice:

      Ecco fatto! E dopo ben 27 anni comincerai a vederla sotto un’altra luce! Comunque consolati, io l’ho ignorata per oltre quarant’anni… imperdonabile!

  19. Francesco dice:

    Grande Diana, spero ripetere presto la visita e “spizzarmi” un po dei segreti rivelati…mi hai fatto anche ricordare delle foto che ho scattato quando visitai il duomo…grazie ragazza!

  20. Annalisa dice:

    Poche volte sono venuta a Milano e tutte le volte ho degnato il duomo di uno sguardo fuggitivo…grazie a te ora so che invece é un posto da visitare a in cui perdersi. Per mio interesse personale vorrei tanto vedere le statue da vicino e i sotterranei per vedere i resti dell’antica chiesa e del tempio.
    E vorrei anche vedere le copie della Madunina sui grattacieli e verificare ol funzionamento della Meridiana!!! Mi sa di volere un po’ troppe cose, ma sono i tuoi racconti che mi spingono!

  21. Anto dice:

    Una vera lezione d’arte…..posso proprio affermarlo perché sono fresca di studi .
    Milano è molte cose, soprattutto la mia città , per scelta!
    Tu hai raccontato la storia che più la rappresenta , sei una conferma.

  22. sebastiano vitucci dice:

    a volte mi chiedo,come ha fatto una mente aperta come la tua ad essere prigioniera in una stanza del ministero,brava DIANA.Non sono mai visitato il DUOMO (e un po’ me ne vergogno),cerchero’ di colmare questa mancanza ,mi hai incuriosito,con la tua bellissima esposizione ,magari chiedendoti di farmi da cicerone .ciao

    • Diana dice:

      Me lo sono chiesta anche io ed è la ragione per cui oggi sono qua! Per conoscere persone e viaggiatori straordinari come te! Grazie

  23. Mirko dice:

    Caspita non conoscevo tutti i primati che aveva il Duomo! Come la maggior parte delle persone non riesco a essere turista nella mia città…ma è una cosa che davvero dovremmo imparare.

    Grazie! Bisogna ricordarcelo tra di noi più spesso 🙂

    Mirko

    • Diana dice:

      Va bene Mirko, alla prossima cena organizzeremo una giornata (a settembre) per scoprire gli angoli segreti di Milano, come la vedi?

  24. Francesca Nieco dice:

    Anch’io nonostante ormai figlia adottiva di Milano da ben 10 anni ho visitato il Duomo solo qualche anno fa ma ancora non sono salita sulle guglie….cosa che mi riprometto sempre di fare e ogni volta rinvio. Concordo con te quando dici che se fossimo turiste resteremmo incantate a guardarlo per ore e invece avendo a disposizione questa opera d’arte tutti i giorni finiamo sempre col dare spazio ad altre cose senza dedicare al Duomo la giusta attenzione. Mi sono resa realmente conto di come i turisti l’aprezzino quando ospitando una ragazza di Taiwan ho potuto ammirare un suo fantastico disegno fatto alla cattedrale che le è costato ore di posta davanti al Duomo nonostante il caldo ed il sole cocente. Il tuo post mi ha ricordato di prenotare per vedere le guglie….lo faccio subito….ma per settembre

    • Diana dice:

      Eh si Francesca, e come il Duomo quante altre cose ci lasciamo sfuggire? Il Castello Sforzesco per esempio, non ci vado da quando ero bambina se non per buttarmi al parco… da viaggiatrici come noi non è accettato! Tocca rimediare, e parlo in primis per me… Grazie di essere passata da qui! Un abbraccio

  25. Petra dice:

    Sono entrata tante volte nel Duomo di Milano e da un po’ vorrei salire sulle terrazze. Le tue informazioni e impressioni, come sempre interessanti e coinvolgenti, mi fanno tornare in mente questo mio progetto ancora mai realizzato. Ora vorrei visitare anche i sotterranei! Infatti, anche Milano offre molto dal punto di vista artistico e tu ci offri tanti spunti sempre nuovi.

    • Diana dice:

      Grazie Petra, sono contenta se grazie al mio post realizzerai finalmente il tuo progetto! Spesso non ci soffermiamo come dovremmo su tesori vicini e cerchiamo il bello altrove! Io per prima…

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