João Pessoa, capitale dello stato del Paraiba, è stata una scoperta formidabile. Non amo particolarmente i luoghi affollati e disponendo di tempo posso concedermi il lusso di andare alla ricerca di gioiellini nascosti ancora poco battuti dal turismo di massa.
La dritta su João Pessoa me l’ha data un brasiliano in transito all’Hostel Torre. Mi è bastato vedere i suoi occhi languidi nel pronunciare il nome di questo luogo che suona così musicale all’orecchio per capire che era il posto per me. Soprattutto dopo due mesi trascorsi a Salvador de Bahia, una città che ho amato profondamente ma che tutto si può definire fuorché tranquilla. E così, sacrificando Porto de Galinhas, ho inserito João Pessoa nel mio itinerario.
João Pessoa, l’isola felice tra Recife e Natal
Situata sulla strada che da Recife porta a Natal, all’estremità orientale del nordest del Brasile, João Pessoa vanta il privilegio di veder sorgere il sole prima di qualsiasi altra località del continente. Non a caso è conosciuta anche come la Porta do Sol. Ma io prediligo i colori del tramonto a quelli dell’alba. Una buona scusa per evitare le levatacce!
Ti stai chiedendo cos’ha di così particolare João Pessoa, sconosciuta ai più, da meritare addirittura un post? Beh, a parte la gente squisita e l’atmosfera decisamente rilassante, João Pessoa apre le porte a due delle spiagge più incantevoli che abbia visto in tutto il Brasile: Praia Tambaba e Praia Coquerinho. Di una bellezza disarmante.

Le splendide spiagge che circondano João Pessoa
Praia Tambaba, il cui nome trae origine dal Tupi Guarani e significa “all’interno delle rocce”, è la prima spiaggia brasiliana a cui è stato legalmente riconosciuto lo status di praia naturista. Una vera conquista per un paese in cui l’uso del topless è visto come un sacrilegio e quello del tanga come una benedizione. Evviva i paradossi!
Come spesso accade, anche Praia Tambaba vanta una storia leggendaria, quella dell’amore tra la bella india Tambaba e un guerriero appartenente a un’altra tribù.
Un amore impossibile contrastato dal padre della giovane che, avvalendosi dell’autorità di capotribù, si oppose alle nozze tra i due amanti. Fu così che Tambaba, disperata per il destino avverso, iniziò a piangere. E pianse talmente tanto che le sue lacrime inondarono il terreno circostante trasformandolo dapprima in un lago e successivamente in una spiaggia. Non una spiaggia qualsiasi. Una spiaggia consacrata all’amore.
Leggenda a parte, Praia Tambaba è davvero sorprendente: una lunga distesa di sabbia su cui si erge l’alta falesia che a tratti appare ricoperta dalla lussureggiante vegetazione tropicale e a tratti si presenta nuda, tra il rosso e il bianco della terra.

Per entrare a Praia Tambaba si cammina lungo Praia Arapuca, raggiungibile facilmente con un van dalla rodoviaria di João Pessoa, fino a imbattersi nel cartello che impone la nudità come obbligatoria.
Io sono piuttosto pudica e ti confesso che l’idea di spogliarmi dinanzi a degli sconosciuti – non che se fossero stati conosciuti avrebbe fatto differenza – non mi allettava più di tanto. Tuttavia, non avendo alternative per accedere alla famigerata praia, mi sono tolta di dosso il pudore assieme al bikini e ho goduto appieno del piacere di essere lì. Nuda, in mezzo alla natura, con i piedi affondati nella soffice sabbia di Tambaba su cui la falesia multicolore veglia silenziosa, con le acque spumeggianti dell’Atlantico che si infrangono sulle rocce generando incantevoli piscine naturali.
Un’esperienza incredibile in un contesto a dir poco celestiale! Il fatto poi che fosse quasi deserta, per quanto mi riguarda, non ha guastato affatto.
A pochi chilometri di distanza da Praia Tambaba si trova Praia Coquerinho. Non ci sono mezzi di collegamento tra le spiagge del litoral sur – sono sette in tutto, dicono una più bella dell’altra, e la mia è stata una scelta di pancia, che con la pancia non si sbaglia mai! – ma non è difficile trovare un passaggio per spostarsi da una all’altra.
Ebbene, io a Praia Coquerinho ho trovato l’eden in terra.
Una spiaggia a forma di croissant, sovrastata dalla falesia e disseminata di palme. Acqua tiepida e cristallina, arena finissima che ti massaggia il corpo, onde giocose da cui lasciarti cullare, colori che t’inebriano lo spirito, quiete e tranquillità. Persino i venditori ambulanti e gli artigiani, che generalmente passeggiano lungo le spiagge gridando ai quattro venti per farsi notare, si integrano nel contesto di Praia Coquerinho camminando silenziosi senza disturbare.
Il mio unico rammarico? Il cielo coperto che ruba ai colori la brillantezza…
Por do sol alla Lagoa de Jacarè

Ma ciò che ha reso davvero magico il mio soggiorno a João Pessoa è stato lo spettacolo del por do sol alla Lagoa de Jacaré. Un momento intenso, sensuale, impareggiabile: il sole che si eclissa all’orizzonte – con pennellate che dall’oro volgono all’arancione e sfumano nel rosso – sulle note del sassofonista Jurandi che ogni sera, a bordo di una canoa, scivola lungo le acque del Paraiba per omaggiarlo del romanticissimo Bolero di Ravel.
E pur essendo maledettamente turistico – perché, anche se nascosto, il business c’è – ti garantisco che la magia dell’atmosfera ne esce immacolata. Totalmente persi tra quelle note e quei colori, non si può far altro che iniziare a volare.
Qualche informazione utile su João Pessoa
Puoi raggiungere João Pessoa sia da Recife (120 chilometri, circa due ore di autobus) sia da Natal (180 chilometri, tra le tre e le quattro ore di autobus).
Rispetto a molte città del Brasile, João Pessoa è piuttosto tranquilla. È sempre opportuno non dare nell’occhio, specialmente la sera o nelle zone isolate ma personalmente – considerato che dopo la rapina a Ilha Itaparica vivevo in uno stato di allerta perenne – non ho mai percepito la sensazione di pericolo. Tuttavia, in un paio di occasioni, mi è stato detto di prestare attenzione.
João Pessoa dispone di cinque spiagge urbane: Praia Tambaú è la più famosa e, di conseguenza, la più gettonata. Lì troverai un bel concentrato di alloggi, ristoranti e locali notturni. Se cerchi tranquillità dirigiti a Praia Bessa, sulla strada che conduce alla Lagoa de Jacaré. Ti consiglio anche di spingerti fino a Praia Cabobranco, all’estremità sud di João Pessoa, che a mio avviso è la più bella tra le spiagge cittadine.

E se hai tempo e voglia fatti un giro, la sera, all’Universidade Federal da Paraíba, nel quartiere di Castelo Branco. Una cosa inusuale, lo so, ma per me è stato determinante per capire la mentalità dei giovani brasiliani.
La Globetrotter
Sei stato a Joao Pessoa? Come l’hai trovata? Ti aspetto nei commenti.
Se cerchi spunti per organizzare un viaggio nel paese della saudade, leggi il mio post ITINERARIO DI VIAGGIO IN BRASILE, DA BAHIA ALLE SPIAGGE DEL NORD-EST, oppure clicca QUI per tutti i racconti on the road. E se non hai tempo per organizzarti in fai da te, io sono qui anche per questo: consulta la sezione del blog DISEGNO IL TUO VIAGGIO e scrivimi!
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Accipicchia che meraviglia! Ogni volta ci stupisci con le tue descrizioni di luoghi meravigliosi. Inoltre il filmato del sassofonista è una vera chicca. Brava!
Grazie Lauro… e come sempre tu riesci a farmi sentire brava davvero… Un abbraccio
Je retourne aujourd’hui à Coqueirinhos 😉
Revoir tes photos, c’est me replonger dans ces souvenirs avec toi !! Et ça m’a redonné un putain de sourire ! Mouahhhhhh <3
Je partage à plein ton sentiment cocotte… profite de la suite du voyage et attends moi que j’arrive vite! Gros bisous
Magnifique, Diana !
Viva João Pessoa !
Merci Arnaud… à plus!
Onde giocose che ti cullano, colori inebrianti, quiete… chiudo gli occhi e quasi mi sembra ti trovarmi lì… che bei posti …e che belle parole!
io pure vorrei trovarmi lì Petra… torniamo assieme? eheheh… un bacione
Ahi ahi, globtrotter, tra le foto ne vedo una molto molto interessante 😛
Ad ogni modo sappi che la nuova edizione di Pechino Express Espana è senza vip !!
Narrabondo… La Globetrotter è questo e altro! Amo sfidare i miei limiti…
Ottimo per Pechino Express, ho appena scritto per avere informazioni, vediamo che mi rispondono!
Bacio
Diana, stupisci, affascini, per la tua intraprendenza, per la scelta dei bellissimi posti visitati, per la tua forza d’animo, per le esperienze che vanno al di là del tutto scontato….Se fossi più giovane, proverei anche io, magari anche solo 2 settimane a viaggiare in solitaria…. faccio amicizia facilmente….anche se non si direbbe….chissà se un giorno non decida di farlo per un breve periodo….un abbraccio.
Ciao Rita grazie mille, anche se nel mio caso è diventata quasi una scelta di vita! Sto bene con gli altri, ma forse sto meglio da sola… a volte! Un abbraccio