Il viaggio in Israele non è mai stato nella mia bucket list, più per la gente che per il luogo in sé. Al di là delle considerazioni geopolitiche che non saranno oggetto di questo post, non ho mai nutrito grande simpatia per i gruppi di israeliani incrociati in giro per il mondo e il ho sempre evitati, quantomeno fino all’ultimo viaggio in Africa dove di viaggiatori zaino in spalla se ne vedevano pochi e quei pochi erano israeliani. Per farla breve, sono rientrata dal Rwanda con un bell’invito a visitare Israele e, senza pensarci troppo a lungo, ho organizzato dieci giorni in fai da te.
Adoro conoscere gente in viaggio, spesso si creano legami molto forti in un lasso di tempo ridottissimo e perdurano nel tempo. Pensa che nel 2007, durante il mio primo viaggio in Mali alla scoperta dei Pays Dogon, ho stretto amicizia con Bernardette che ho riabbracciato, con estrema gioia e senza alcun imbarazzo, esattamente dodici anni dopo nel corso di un weekend a Bruges.
Israele: itinerario e consigli utili per un viaggio fai da te è una guida esperienziale che racchiude “quasi” tutto quel che devi sapere per organizzare un soggiorno nel paese in autonomia. “Quasi”, perché io e i tuttologi siamo due rette parallele che non si incontreranno mai…

Israele fai da te
Sono davvero tante le cose da fare in Israele e l’errore più comune, viste le dimensioni ridotte, è quello di liquidarlo in pochi giorni.
Un errore che ho commesso io per prima: “volo a buon prezzo + paese piccolo = dieci giorni bastano e avanzano”! Per fortuna tornare più volte negli stessi luoghi è una mia prerogativa e Israele non farà eccezione, anche perché ho promesso a Danielle la mia presenza al suo matrimonio e per me ogni promessa è un debito!
Comunque sia, una volta realizzato che in dieci giorni non avrei soddisfatto nemmeno la metà dei miei desideri, ho preferito limitare il raggio d’azione a Tel Aviv, Gerusalemme e poco più.
Questo sarà quindi il punto di partenza per costruire un itinerario di una settimana che contenga l’essenziale di Israele.
Una settimana in Israele: il mio itinerario
- Tel Aviv e Jaffa (2 giorni)
- Gerusalemme (3 giorni)
- Tour di Masada, Ein Gedi e Mar Morto (1 giorno)
- Tour in Cisgiordania tra Ramallah, Gerico e Betlemme (1 giorno)
- Altri luoghi di interesse in Israele
- Trekking in Israele
Informazioni e consigli utili per organizzare un viaggio in Israele
- Periodo migliore per visitare Israele
- Visto e formalità
- Valuta e pagamenti in Israele
- Lingua
- Sicurezza
- Wi-Fi in Israele
- Come spostarsi in Israele
- Cibo e bevande in Israele
- Shopping in Israele
- Quanto costa viaggiare in Israele?
- La gente in Israele
- Couchsurfing in Israele
- App e link utili per viaggiare in Israele
Una settimana in Israele: il mio itinerario
Come ho detto all’inizio del post, io in Israele ho trascorso dieci giorni ma considerato che in viaggio mi trasformo in un bradipo, il mio itinerario può essere tranquillamente adattato a una settimana di tempo. Se ami correre in Formula Uno puoi anche inserire qualcosa in più.
Io ho eletto Tel Aviv e Gerusalemme come base e da li mi sono spostata per i vari tour. Le distanze in Israele sono decisamente ridotte e ho ritenuto più logico muovermi in giornata che spostarmi con lo zaino e cercare ogni volta un posto diverso in cui alloggiare anche se forse, con il senno di poi, trascorrere una notte sul Mar Morto non sarebbe stato male.
Visto che però tornare indietro non si può, non mi resta che guardare avanti e dare inizio alle danze con una lista delle cose da fare e da vedere in Israele con una settimana a disposizione.
Tel Aviv e Jaffa (2 giorni)
Generalmente un viaggio alla scoperta di Israele ha inizio a Tel Aviv, non fosse altro perché l’aeroporto internazionale si trova qui.
Ti dirò, a me Tel Aviv è piaciuta un sacco e considerato che non amo assolutamente le città… o io sto facendo passi avanti o è realmente una bella città. Vivace, piena di gente per le strade e un sacco di cose da fare sia per i locali che per i visitatori. Una città bacana, come dicono in gergo nella mia amata Colombia, e il fatto che Danielle viva lì mi conforta. Ci posso tornare quando voglio e considerati i costi di Israele non è affatto male.
Il centro di Tel Aviv offre scorci interessanti e attrattive storiche come la Habima Square e l’Itzhak Rabin Memorial. Una delle cose che va per la maggiore nei luoghi turistici in Israele è il Free Walking Tour: un paio d’ore a zonzo per i luoghi più significativi in compagnia di una guida locale e di un punto di vista storico, culturale, artistico ed edonistico sulla città. In particolare te lo consiglio per visitare Giaffa, città leggendaria fondata da Jafet, figlio di Noe, inglobata nell’eclettica Tel Aviv. Io avevo le mie guide personali altrimenti non me lo sarei perso.
Clicca QUI per accedere al FREE TOUR di GIAFFA proposto da CIVITATIS: è in lingua INGLESE e dura due ore.
A parte questo, la cosa più piacevole da fare a Tel Aviv quando il tempo è bello, e a detta di Danielle non capita di rado, è regalarsi una giornata in spiaggia. Le ore scorrono senza quasi accorgertene in contemplazione di chi gioca a beach volley, chi fa surf, chi corre, chi prende il sole e chi più ne ha più ne metta! E cosa ci sarebbe di esaltante in tutto ciò? Nulla, se non fosse che siamo a Tel Aviv, città moderna e cosmopolita nonché finalista, insieme a New York e Medellin, del concorso City of the Year 2013. Se avessi il mare a un tiro di schioppo a Milano ci starei sicuramente meglio…

Come anticipato, la parte vecchia di Tel Aviv è Giaffa, uno dei must di un viaggio in Israele nonchè una delle città più antiche di Israele. Giaffa non ha nulla a che vedere con Tel Aviv. Calma, solitaria, antica, leggendaria. Secondo il mito greco fu su una costa rocciosa al largo di Giaffa che venne incatenata la bella Andromeda e questi spunti sono sempre molto suggestivi secondo me…
Tel Aviv e Giaffa, i due volti della stessa medaglia uniti dalla promenade, la passeggiata che costeggia il mare lungo la spiaggia dorata.
Un’altra cosa gradevole da fare a Tel Aviv è sedersi in un caffè nei dintorni di Rothschild Boulevard e ammirare gli edifici in stile Bauhaus che caratterizzano la zona: oltre quattromila costruzioni risalenti agli anni Trenta ed edificati da architetti tedeschi ebrei che immigrarono nel territorio britannico di Palestina ai tempi del Nazionalsocialismo. Questa è la ragione per cui Tel Aviv è nota anche come la Città Bianca.
E ora voglio fare qualcosa di diverso dal solito e descrivere Tel Aviv in numeri:
- per il National Geographic rientra nella top 10 delle migliori città balneari al mondo;
- il Business Insider la situa al 25° posto per quanto riguarda il cibo;
- secondo il Telegraph è tra le migliori città al mondo in cui fare festa;
- Gay Cities la elegge come la migliore città per le comunità gay (ero lì durante il Gay Pride e non posso che appoggiare la scelta!)
Dove mangiare a Tel Aviv
Forse non lo sai ma Tel Aviv è il paradiso dei buongustai anche se questo non significa che la gastronomia locale sia particolarmente rinomata. Mi spiego meglio.
In Israele si mangia bene ma a parte pochissime pietanze non c’è nulla di tipico per cui gli israeliani, che sono delle buone forchette, si sono specializzati nelle cucine degli altri paesi con risultati eccellenti. Una sera mi è toccato pure un pezzo di pizza all’happy hour e ti dirò, non era affatto male! E io con la pizza sono esigente, mangio solo la napoletana Doc! La romana nemmeno la considero e quella al trancio la adoro ma non è pizza!
Detto questo, a Tel Aviv avrai l’imbarazzo della scelta dal punto di vista gastronomico, ma considera che ha gli stessi standard, e gli stessi prezzi, del nord Italia. Ti consiglio quindi un paio di posti in cui mangiare street food che a distanza di mesi mi fanno venire ancora l’acquolina in bocca.
Il primo è l’HaKosem, in Shlomo ha-Melekh St 1. A detta di Danielle è il miglior posto a Tel Aviv in cui mangiare falafel. Lo riconoscerai per la lunga coda alla cassa e nonostante i prezzi siano piuttosto alti per trattarsi di un panino, la differenza rispetto agli altri la fa…
Il secondo posto si chiama Sabich Frishman, in Frishman Street 42. Li potrai gustare il Sabich, il mio favorito, con melanzane fritte e uova… orgasmico!
Un’altra possibilità è quella di cercare qualche ristorante nei pressi del Carmel Market, magari prima di entrare a svuotarti le tasche…
Dove dormire a Tel Aviv
Tel Aviv pullula di strutture ricettive, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche (tranne per quelle dei più poveri perché anche l’ostello in Israele è caro).
Clicca QUI per vedere tutte le altre strutture disponibili a TEL AVIV
Come raggiungere Tel Aviv
I voli in partenza dall’Italia atterrano all’aeroporto Ben Gurion da cui si possono raggiungere facilmente sia Tel Aviv che Gerusalemme.
Per recarsi a Tel Aviv ci sono varie opzioni.
L’autobus è il mezzo più economico ma non necessariamente il migliore in termini di tempo.
Per pochi shekel in più, a mio avviso, conviene prendere il treno. Le stazioni principali sono tre: Tel Aviv Merkaz (Arlozorov), HaShalom (vicino al centro commerciale) e Tel Aviv HaHagana (nei pressi della New Central Bus Station). Rapido e indolore. Da lì potrai proseguire per il tuo alloggio in autobus o in taxi, in fin dei conti Tel Aviv non è poi così grande.
L’ultima alternativa, sempre economica, è prendere uno sherut (o taxi condiviso) fuori dall’aeroporto che ti depositerà davanti al tuo alloggio.
Aeroporto a parte, muoversi con i mezzi pubblici in Israele è tutt’altro che complicato e a Tel Aviv men che meno. Eccezion fatta per Shabat – inizia il venerdì poco prima del tramonto e termina il sabato poco dopo il tramonto con la paralisi totale di tutti gli esercizi o quasi – i bus circolano regolarmente e vanno dappertutto.
In alternativa puoi optare per una bicicletta a noleggio che va per la maggiore tra gli israeliani e quindi mi dico… perché no per i turisti?
Gerusalemme (3 giorni)
Gerusalemme è una delle città più belle che abbia visto in vita mia e l’unico termine di paragone che mi viene in mente, al momento, è Roma. Stiamo parlando non solo di una delle città più antiche al mondo – 3.500 anni di storia – ma anche di un luogo ritenuto sacro per ben tre religioni, l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islam. Insomma, non è mica robetta!
Eppure, che tu ci creda o no, c’è chi decide di liquidarla con un tour di un giorno e via. Ho conosciuto un inglese che gironzolava per la Città Vecchia con lo zaino in spalla. Voleva vedere il Santo Sepolcro e il Muro Occidentale e poi prendere l’autobus diretto a Eliat.
Errore imperdonabile! Il detto “meglio poco che niente” per Gerusalemme non vale. Ogni singola pietra trasuda storia così come ogni singolo luogo di culto trasuda spiritualità. Se non hai tempo sufficiente, il mio consiglio è di bypassarla e riservarla alla prossima volta. Per carità, con un tour organizzato di un giorno riuscirai a vedere tutto, o quasi, ma difficilmente coglierai qualcosa. Tanto vale guardarsi un video su youtube.
Considerato che ho scritto un ampio post dedicato alla città, non mi dilungherò eccessivamente. Oltre a essere meravigliosa, Gerusalemme è una città senza tempo e racchiude alcuni dei luoghi più belli di Israele, quelli in cui prendere confidenza con il paese, la sua cultura e la sua storia, apprezzarne la multiculturalità, scattare foto e chi più ne ha più ne metta.
Tra la Chiesa del Santo Sepolcro, il Monte degli Ulivi, la spianata delle Moschee e il Muro del Pianto, giusto per fare qualche nome, è un’emozione unica.

Io a Gerusalemme ho trascorso qualche giorno e me la sono gustata lentamente, come piace a me. Non ho avuto né il tempo né la voglia di correre e alla fine, come d’abitudine, ho preferito perdermi via parlando con la gente e qualcosa, vuoi o non vuoi, l’ho mancata. Non me ne faccio un cruccio tanto ci tornerò, ma se rientri nella categoria di persone che non replicano mai e vuoi ribaltarla come un calzino in poco tempo ti do un consiglio spassionato. Non partire senza aver preso nota di ciò che ti interessa visitare e degli orari che cambiano a seconda della stagione e del luogo. Un paio di cose, ahimè, me le sono perse per superficialità e distrazione.
LEGGI ==> Gerusalemme: cosa vedere nella Città Santa
Concludendo, Gerusalemme è un luogo affascinante da esplorare e lo è sia dentro le mura che fuori.
Mi raccomando, tappa fissa al Mahane Yeduta Market per una birra e l’ottimo street food in compagnia di locali e viaggiatori e poi, se ti interessano i musei, non perdere il Yad Vashem – o Memoriale dell’Olocausto – e l’Israel Museum, uno dei musei principali d’Israele con un’incredibile selezione di resti archeologici e storici.
Clicca QUI per accedere al FREE TOUR di GERUSALEMME proposto da CIVITATIS (è in lingua INGLESE e dura due ore e mezzo) e QUI per vedere tutti gli altri TOUR in partenza da Gerusalemme.
Dove mangiare a Gerusalemme
A Gerusalemme io mi sfamavo sempre al Mahane Yehuda Market e un paio di volte ho cenato all’Abraham Hostel, dove alloggiavo.
Considerato che è molto meno cara di Tel Aviv, qui potrai fare una bella scorpacciata di hummus (io l’adoro) senza accendere un mutuo. C’è chi ritiene che quello di Arbes, in Shilo St 1, sia il migliore di tutta Gerusalemme, io l’ho mangiato in una stradina parallela al Mahane Yehuda Market, in un ristorantino locale dove non avevano nemmeno i biglietti da visita in inglese, e l’ho trovato eccellente.
Dove dormire a Gerusalemme
Avevo già menzionato l’Abraham Hostel Jerusalem come un’ottima opzione per dormire a Gerusalemme e lo confermo.
Se l’Abraham Hostel non ti attira e cerchi qualcosa di diverso, clicca QUI per vedere le offerte disponibili su BOOKING.
Come raggiungere Gerusalemme
Gerusalemme è ben collegata con tutto il paese, ci sono autobus che lasciano regolarmente Tel Aviv HaHagana o Savidor Center e il biglietto di sola andata per Gerusalemme costa 16 NIS. L’autobus 485 collega la città all’aeroporto Ben Gurion.
Il modo migliore per conoscere e apprezzare Gerusalemme è camminare, ma va detto che il sistema di trasporti è comunque molto efficiente.
Tour di Masada, Ein Gedi e Mar Morto (1 giorno)
Una delle cose da fare in Israele, sì o sì, è veder sorgere il sole a Masada, la fortezza eretta da Erode il Grande in cima a una rocca prima ancora della nascita di Gesù Cristo.
Masada, che svetta a 400 metri di altezza sulle distese infuocate del Mar Morto. è portatrice di una storia molto triste, quella del suicidio collettivo di quasi mille persone che scelsero di morire per sottrarsi all’oppressore. Una storia che l’ha resa un simbolo per gli israeliani. Il simbolo dell’ultima eroica resistenza degli ebrei contro i romani.
Al di là dell’inestimabile valore storico, Masada è un incanto dal punto di vista scenografico: raggiungerla all’alba, percorrendo il sentiero del serpente che si inerpica lungo la rocca per circa quattro chilometri – calcola cinquanta minuti per raggiungere la cima – è stata una delle esperienze più incredibili che abbia vissuto in Israele.

LEGGI ==> Storia di Masada, la fortezza del suicidio collettivo
È possibile raggiungere Masada in autonomia con un’auto a noleggio o prendere parte a un tour in partenza da Gerusalemme o da Tel Aviv. Ce ne sono vari, quello proposto da Abraham Tour è sicuramente molto valido. La partenza da Gerusalemme è prevista per le tre del mattino – lo so è una levataccia ma ribadisco, ne vale assolutamente la pena – in modo da raggiungere Masada un’ora prima dell’alba. L’ingresso al sito costa 28 shekel e non è incluso nel tour.
Appena giunto in cima la stanchezza ti abbandonerà! Cercati un bel posticino da cui ammirare lo spettacolo del sol levante. Avrai poi un altro paio d’ore per perderti tra i resti dell’antica fortezza e fantasticare. Per scendere puoi ripercorrere il Sentiero del serpente o prendere la funivia.
Finita la visita di Masada si riparte alla volta della Riserva Naturale di Ein Gedi che dista dalla fortezza una ventina di chilometri. La riserva – costituita da due canyon, il Wadi David e il Wadi Aragut, ognuno con un punto di accesso indipendente – ospita una varietà incredibile di animali, cascate e sentieri per chi ama camminare. Tenuto conto che Israele è piccino, rappresenta sicuramente una buona opzione per allontanarsi dal caos della città e rigenerare corpo e spirito senza trascorrere ore e ore in macchina. Anche l’ingresso alla riserva naturale di Ein Gedi costa 28 shekel e non è incluso nel prezzo del tour.
Non l’ho testato personalmente ma so che c’è la possibilità di raggiungere sia Masada che Ein Gedi con i bus in partenza da Gerusalemme
Infine, la ciliegina sulla torta è il tempo da trascorrere su una spiaggia del Mar Morto, il punto più basso al mondo sulla terraferma: le rive del lago – salato – si trovano 428 metri sotto il livello del mare. Fluttuare tra le acque salatissime del Mar Morto dopo essersi spalmati di fango è un’esperienza divertente per lo spirito e assolutamente benefica per la pelle che diventa liscia come quella del culetto di un bambino. Mi raccomando, tieni le mani ben lontane dagli occhi se non vuoi vedere i sorci verdi! L’ingresso al centro balneare è incluso nel tour.
Se decidi di andarci in autonomia, tra le spiagge c’è chi consiglia quella di Ein Boker (dalle acque salmastre e curative) e la Mineral Beach (con acqua sulfurea e fango nero).
Tour in Cisgiordania tra Ramallah, Gerico e Betlemme (1 giorno)
Anche in questo caso ho partecipato a uno dei tour proposti da Abraham Tours in partenza da Gerusalemme. Non sapendo bene cos’aspettarmi, ho scelto la via più facile e indolore, in tutti i sensi.
Il tour prevede tre tappe, la prima a Ramallah, cuore politico ed economico della Cisgiordania che ospita la tomba del leader palestinese Yasser Arafat.

Dopo una sosta veloce al Qasr el Yahud Baptisme Site, la fonte battesimale di Gesù Cristo, si procede verso Gerico, la più antica città al mondo abitata ininterrottamente dall’uomo, per la visita del sito archeologico di Tel al-Sultan altrimenti noto come l’antica Gerico. Diecimila anni di storia non sono pochi e il peso della storia si fa sentire anche perché si avvicina l’ora di pranzo che la nostra guida ci fa consumare in casa con la sua famiglia! Strepitoso.
Il tour della West Bank si conclude a Betlemme e qui credo non ci sia molto da aggiungere. Personalmente non posso dire che mi abbia esaltata, la Betlemme odierna è ben distante dall’immagine iconica del villaggio in cui venne alla luce Gesù bambino ma mi rendo conto che una delle cose da fare sì o sì durante un viaggio in Israele.
L’emozione più forte, quantomeno per me, sono stati i murales che inneggiano alla libertà della Palestina.

Per inciso, i palestinesi sono molto ospitali e cordiali. Mi avrebbe fatto piacere trascorrere più ore a casa della famiglia della guida conversando con la madre, una gran donna!
LEGGI ==> Tour della West Bank, un assaggio di Palestina
Altri luoghi di interesse in Israele
Tra gli altri luoghi di interesse in Israele ti segnalo brevemente:
- Cesarea, lungo la costa tra Tel Aviv e Haifa (nota per i Baha’s gardens), fondata da Erode il Grande tra il 25 a.C. e il 13 a.C. come porto sul Mediterraneo;
- Akko, una città che nei secoli è stata crocevia di storie e incontri tra l’Est e l’Ovest e che i più definiscono una città araba in terra israeliana;
- Nazareth, ricca di siti cristiani e di piatti fusion;
- la Galilea e il lago di Tiberiade, visitato in giornata partendo da Tel Aviv per sottrarci alla calura eccessiva della città. Tra fiumi e montagne, laghi e vigne, ricorda la bellezza della Toscana;
- Eilat per gli amante del sole, del mare e dello snorkeling. Da qui è si può anche attraversare il confine e visitare Petra;
- Il Deserto del Negev

Trekking in Israele
Gli israeliani amano il trekking e Israele pullula di sentieri da percorrere a piedi per rifarsi gli occhi e rigenerare lo spirito. Ti cito quelli più significativi (consigliati da Danielle):
- il Sentiero Nazionale di Israele che si spinge dai kibbutz Dan a nord fino a Taba, sul Monte Rosso (940 km);
- il trekking da mare a mare che parte dalla spiaggia di Achziv (sul Mediterraneo) e raggiunge il lago Tiberiade (70 km);
- il Sentiero di Gesù che da Nazareth porta al lago di Tiberiade (65 km);
- il circuito del lago di Tiberiade che gira attorno al biblico Mar di Galilea (60 km).
Informazioni e consigli utili per organizzare un viaggio in Israele
Periodo migliore per visitare Israele
Israele è un’ottima destinazione da visitare in primavera e in autunno ma anche in inverno perché presenta temperature molto miti.
In estate, a detta degli stessi israeliani, sembra di essere in un girone infernale con temperature che raggiungano i 40° C e specialmente in città il tasso di umidità raggiunge livelli altissimi.
Io ci sono stata all’inizio di giugno e già si iniziava a boccheggiare.
Ottima invece la temperatura di Gerusalemme, caldo secco di giorno con una bella brezza la sera.
Visto e formalità
Ai cittadini italiani non è richiesto il visto turistico per visitare Israele.
Al momento dell’arrivo è sufficiente presentare il passaporto con una validità di almeno sei mesi dalla data di ingresso nel paese. Sul passaporto non viene apposto alcun timbro ma ti verrà rilasciata una cedola blu contenente nazionalità, data e luogo d’ingresso. Custodiscila con attenzione insieme al passaporto, la dovrai restituire all’uscita dal paese.
Se sul passaporto hai il timbro di paesi come il Libano, l’Iran e simili, la trafila si allunga un po’ sia in entrata che in uscita. Io avevo due timbri della Tunisia e mi hanno fatto varie domande: quando ero stata in Tunisia, per quale ragione, chi conoscevo e via dicendo. Tienilo presente più che altro per il rientro. All’uscita ti verrà chiesto anche perché ti sei recato in Israele, che giro hai fatto, chi ha preparato i tuoi bagagli e così via.
Dicono di arrivare in aeroporto almeno tre ore prima dell’imbarco anche se poi dieci minuti dopo avevo già passato i controlli e sono rimasta ad annoiarmi fino al momento del decollo.
Valuta e pagamenti in Israele
La valuta israeliana è la New Israeli Shekel (NIS): al momento della stesura di questa guida (ottobre 2018) il cambio euro / Shekel è il seguente: 1 € = 4,20 NIS.
Gli sportelli bancomat si trovano ovunque anche se ho letto da qualche parte che alcuni non accettano le carte straniere. Non lo so, io sono partita con i contanti.
Quel che so per certo è che ho provato più volte a usare il PagoBancomat negli esercizi commerciali e me l’hanno respinto sempre, diversamente dalle carte di credito che sono pratica comune e corrente anche per pagare la birra al chiosco!
Lingua
L’ebraico e l’arabo sono le lingue ufficiali in Israele ma tutti, o quasi, parlano inglese specialmente nelle città e nelle località turistiche.
Su Amazon è disponibile un manuale dalla copertina flessibile per chi vuole cimentarsi con la lingua locale: Ebraico. Dizionario e guida alla conversazione. Io c’ho rinunciato subito, troppo impegnativo per pochi giorni.
Sicurezza
Una delle domande che ci si pone spesso prima di partire per Israele riguarda la sicurezza.
Fermo restando che io, come ho già detto, mi sono limitata all’area di Gerusalemme e Tel Aviv, direi che non ho avuto la percezione di essere in un paese insicuro anche se, a dirla tutta, a me le armi mettono disagio e trovarmi di fronte un ragazzino che potrebbe essere mio figlio, quando non addirittura mio nipote, con un mitra a tracola (seppur scarico) non mi infonde assolutamente tranquillità. Considerato però che sono i “garanti” dell’ordine e della sicurezza, se non hai la mia stessa fobia direi che puoi stare sereno. Quantomeno nelle zone turistiche.
Ovviamente questo discorso non vale per la Palestina che è un territorio occupato e gli scontri non mancano purtroppo. Ho visto giusto qualche giorno fa delle immagini di Hebron, la situazione è aberrante…
Wi-Fi in Israele
Che te lo dico a fare? Il Wi-Fi in Israele c’è ovunque e funziona alla perfezione. Hotel, ostelli, ristoranti, stazioni, bus e anche i treni dispongono del Wi-Fi. Alcune zone cittadine dispongono del Wi-Fi gratuito il che rende decisamente agevole un viaggio in Israele.
Come spostarsi in Israele
Israele è un paese piccolo ed è facile spostarsi usando i mezzi di trasporto pubblici.
Tra Tel Aviv e Gerusalemme partono bus frequenti e coprono la tratta in un’ora circa. Il biglietto si acquista sia a bordo che in biglietteria. Fermo restando, ovviamente, il limite di Shabbat.
Se preferisci una macchina a noleggio, guidare in Israele non è affatto complicato. Le strade sono buone, il traffico scorrevole e spesso i cartelli oltre all’indicazione in ebraico hanno anche la traduzione in inglese.
Cibo e bevande in Israele
Una delle cose di cui generalmente sento la mancanza quando sono in viaggio è il cibo. Non voglio fare la campanilista ma non c’è nulla da fare, come si mangia in Italia non si mangia da nessuna parte, e non solo per quanto riguarda la qualità della proposta ma anche, e soprattutto, la varietà. Ebbene, in Israele il cibo non ti annoierà anzi, è delizioso e soprattutto offre un’ampia scelta.
A dirla tutta, te l’ho già accennato, Israele non ha una tradizione gastronomica propria ma acquisita. Falafel (crocchette di ceci fritte), Shawarma (con carne di pollo, tacchino o agnello), Hummus (una crema di ceci), Shakshuka – per citare qualcuna delle pietanze che troverai in giro – sono un po’ note a tutto il Medio Oriente. Poi, chiaramente, ogni paese le adatta al proprio gusto.
A quanto pare solo il Sabich si può definire israeliano Doc e dopo averlo provato l’ho decretato come il piatto dell’anno: una soffice pita farcita di melanzane, uova sode, patate, tahina, insalata di pomodori e cetrioli con l’aggiunta di amba, una salsa irachena a base di mango e spezie. Assolutamente da provare se vuoi sfiorare il paradiso con un dito.

A favore della cucina israeliana gioca l’uso di prodotti di ottima qualità e dell’olio d’oliva di produzione autoctona che, com’è noto, all’estero è una rarità.
Se sei vegetariano in Israele non avrai di che preoccuparti, servono l’insalata anche a colazione…
Detto questo e tenuto conto che gli israeliani sono dei buongustai, oltre ai piatti tipici della cucina mediorientale si trova un po’ di tutto e il livello è sempre ottimo.
Per quanto riguarda le bevande, in Israele ci sono ottime birre artigianali ma anche dei buoni vini.
Shopping in Israele
Israele è un paese che si presta bene allo shopping, fermo restando che i prezzi sono pari a quelli europei. Diciamo che se viaggi in economia non avrai molto di cui rallegrarti, ma se proprio non vuoi rinunciare al souvenir da portare a casa, la cosa migliore da fare è visitare i mercati – come per esempio il suq della Città Vecchia di Gerusalemme — dove si trovano spezie e prodotti locali.
In Israele, come in Europa, non è consuetudine trattare sul prezzo ma ai mercatini è facile ottenere uno sconto.
Quanto costa viaggiare in Israele?
Non c’è altro modo per dirlo. Un viaggio in Israele non è un viaggio economico, tutt’altro! Gli standard sono gli stessi europei, e così i prezzi! E con Europa non mi riferisco ai paesi dell’est ma all’Italia, e all’Italia del nord.
Per capirci, il costo di un letto in dormitorio si aggira sui 25 dollari e include la colazione, un pasto al ristorante senza pretese eccessive sfiora tranquillamente i 20 dollari. La cosa più sensata, se viaggi in economia, è quella di optare per i mercati locali che offrono shawarma, falafel, sabich e l’immancabile hummus. A Tel Aviv, comunque, sono riuscita a spendere 10 dollari per un panino con i falafel e un’acqua naturale.
Per risparmiare un po’, la sera, cerca i locali dove fanno l’happy hour: avrai due consumazioni al prezzo di una e la riduzione sul cibo che può arrivare al 50%.
Fortunatamente ad abbattere i costi del viaggio c’è il prezzo del biglietto aereo che se prenotato per tempo è quasi regalato.
La gente in Israele
Come ho già spiegato nell’introduzione di questo post, una delle ragioni per cui non mi sono mai avvicinata a Israele è stata la sua gente. In viaggio capita spesso di conoscere israeliani e sono dei gran caciaroni, spesso maleducati, si muovono in branco e si sentono un po’ i padroni del mondo. Questa, quantomeno, l’idea che avevo di loro fino a quando, durante il mio viaggio in Kenya, ho conosciuto Oded, un ragazzo incredibile con cui ho condiviso qualche giorno al lago Naivasha.
È stato il primo di una lunga serie per due ragioni: la prima (ribadisco) è che non sono molti i backpackers in giro per l’Africa Orientale e il 90% di quei non molti sono israeliani per cui se hai voglia di chiacchierare con qualcuno del tuo mondo, o quantomeno vicino al tuo, ti tocca.
Ma soprattutto, e questa è la ragione per cui di fatto me li sono fatti andar bene, è che non sono così male come pensavo e alla fine la spinta a visitare Israele è stata proprio la sua gente. Con la scusa di andare a trovare Danielle e Sophie, due ragazze con cui ho fatto parte del Congo Nile Trail in Rwanda, ho scoperto un popolo estremamente amicale e socievole sia nei rapporti tra di loro che con gli stranieri. Sono stata due sere a cena ospite della famiglia di Danielle e mi sono quasi sentita una figlia pure io.
A parte questo, Israele è un paese multiculturale con tre differenti gruppi che possono essere identificati grazie alle tre religioni del paese: gli ebrei, che sono la maggioranza, i mussulmani e i cristiani. A Gerusalemme questa cosa si respira tantissimo.
Couchsurfing in Israele
Israele, e questa è una nota a suo favore, è un paese di viaggiatori e il turismo zaino in spalla sta prendendo piede più che altrove. Va da sé che in un’ottica di questo tipo il couchsurfing funziona, e funziona alla grande.
Se non ne hai mai sentito parlare, il couchsurfing è una rete che opera da anni a livello mondiale e consente di entrare un po’ più a fondo nel viaggio cercando ospitalità tra i locali.
LEGGI ==> Viaggiare con il couchsurfing, immersi nella cultura locale.
Per capirci, avevo postato sul mio profilo l’imminente partenza per Israele e senza necessità di dover inoltrare alcuna richiesta, sono stata contattata da almeno una decina di persone che si sono offerte di ospitarmi. A te le conclusioni…
Applicazioni e link utili per viaggiare in Israele
Se hai bisogno di un taxi a “domicilio” puoi usare Gett, ha prezzi fissi e non presenta sorprese agli stranieri.
Maps-me è un navigatore che funziona off-line, facile e intuitivo da usare. Ricordati solo di scaricare la mappa del paese prima della partenza.
Bus.co.il è l’app utilizzata dagli stessi israeliani per avere informazioni sui mezzi di trasporto pubblico.
Per ulteriori approfondimenti, ti consiglio di consultare il sito dell’Ente del Turismo Israeliano.
Un altro sito su cui reperire informazioni utili alla preparazione del viaggio è iGoogledIsrael.
***
Chiudo con un consiglio di lettura, uno dei libri più belli che abbia letto negli ultimi anni: Ogni mattina a Jenin di Susan Abulhawa.
Attraverso la storia di quattro generazioni di palestinesi costretti a lasciare la propria terra dopo la nascita dello stato di Israele e a vivere la condizione di senza patria, l’autrice ritrae il dramma della Palestina da quando, nel 1948, “smette di tenere conto dei giorni, mesi e anni per diventare solo foschia infinita di un preciso momento storico”.
==>Vedi OGNI MATTINA A JENIN di Susan Abulhawa QUI su AMAZON
La Globetrotter
Ho cercato di essere il più esaustiva possibile con i limiti imposti dal tempo che ho trascorso in Israele. Come sempre, se HAI consigli, suggerimenti e chicche lasciali nei commenti che sono sempre utili e ben accetti.
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Sai io credo che descrivere Israele non è compito facile vista la situazione politica tu in questo arduo compito come sempre rispondi con una semplicità fuori dal comune leggere questo post mi rincuora e include sicurezza. Tra non molto sarò in quella terra e non porterò con me nessuna guida mi basterà la tua perfetta descrizione dedicando due giorni in terra santa e un giorno a Tel Aviv. Grazie di cuore un abbraccio
Alfonso carissimo, il tuo viaggio andrà alla grande ne sono sicura, ormai ne sai più di me e di chiunque altro. Fossi in te non mi fiderei troppo della mia perfetta descrizione che è sempre soggettiva ma seguirei i miei sensi e mi lascerei andare…
Io sono stato tutto il mese di maggio 2018 come viaggiatore solitario. Mi son trovato bene con tutti. La percezione di Israele dall’ Europa è sbagliata. Tranne nel sud di Israele tutto il resto è tranquillo. Come dicono in Israele Yerushalaiym è la città dove si prega, Tel Aviv dove ci si diverte Haifa dove si lavoro. È 3 volte che vado e anche nel 2019 andrò.
Ciao Alessandro! Premesso che come te anche io mi sono trovata bene con la gente che ho conosciuto prima e dopo il viaggio, non credo che tornerei a finanziare lo stato di Israele. Sono appena rientrata dal Libano e ho capito molto più di quanto non avessi colto quando ero li. Ma ovviamente sono scelte individuali e soggettive, Israele è un bel paese, assolutamente!
ciao Alessandro, per favore un consiglio o piuttosto una domanda visto che sei andato da viaggiatore solitario: anche io andrò a fine aprile 2019 a Tel Aviv e Gerusalemme da sola e non so se è una buona idea. Tu hai trovato difficoltà a conoscere qualcuno? la gente è socievole?
Angelika
Ciao Diana, ho letto il tuo scritto e ne ho già tratto qualche informazione. Tuttavia vorrei sottoporti il nostro programma di massima per un fai da te per il prossimo fine settembre-ottobre. Ci stiamo organizzando per un giro di un paio di settimane. Prevediamo questo:
volo su Tel Aviv e noleggio auto all’aeroporto,
– 4 notti a Tel Aviv, da lì in auto direzione Haifa, con sosta a Cesarea,
– 2 notti ad Haifa con escursioni a Nazareth ed altre zone limitrofe, quindi direzione Gerusalemme con sosta su lago Tiberiade e Ben she’an (se possibile con i tempi);
– 5/6 notti a Gerusalemme con escursioni a giorni alterni a Masada e Cisgiordania;
Rientro da Tel Aviv, forse trascorrendovi l’ultima notte.
Cosa ne pensi?
Grazie per tutto quello che vorrai suggerire.
Gianni
Ciao Gianni, scusa il ritardo nella risposta ma sono in Vietnam al momento. Il giro mi sembra buomo anche se io personalmente non passerei tutti quei giorni a Tel Aviv. È una bella città ma non ha grandi cose da vedere, è più una città da vivere. In Israele se ti piace camminare ci sono tanti bei trekkimg da fare. Per quanto riguarda Masada e il Mar Morto… cerca di passare almeno uma notte fuori. Io non l’ho fatto ma dormire sul Mar Morto credo sia un’esperienza fantastica. Spero di esserti stata utile e se hai bisogno sai dove trovarmi…
Ciao, grazie x quello che scrivi xchè ho trovato molte informazioni utili per organizzare al meglio il mio prossimo viaggio in Israele
pensavo di stare 3 notti a Gerusalemme e 3 notti a Tel Aviv
volevo chiederti se conoscevi una guida in loco che ci possa accompagnare durante i gg a Gerusalemme per viverla nel modo migliore loro , non da turista
Grazie |
Alessia
Ciao Alessia grazie infinite per questo commento. Purtroppo non conosco guide ma a mio avviso partecipa al free walking tour e magari chiedi alla guida che vuoi accompagnerà (sono solo due ore) un tour personalizzato. Sicuro trovi. Buon viaggio. Enjoy Israele e salutami Gerusalemme che è meravigliosa…
Ciao Diana. Ho scoperto il tuo sito per caso, perché sto cercando idee per qualche giorno che sto per fare in Uganda (oltre al Bwindi e al Queen Elizabeth). Ma… intanto che ci sono, mi inserisco qui per suggerire, nel caso volessi tornare in Israele, di non perderti il cratere di Mitzpe Ramon. È incredibile e le foto non rendono giustizia. Per il resto, d’accordo su tutto. Da ex-storico non sono obiettivo ;))) ma sono rimasto mezza giornata solo a guardare le mura di Gerusalemme. E anche Akko non scherza. Buoni viaggi.
Carissimo Marco,
innanzitutto benvenuto sul mio blog! L’Uganda non ti deluderà, tutt’altro. Naturalisticamente parlando è uno dei luoghi più entusiasmanti in cui sia stata. Per quanto riguarda il tuo suggerimento, lo terrò in considerazione nel caso in cui il destino mi riporti laggiù. Non è tra i miei programmi, ma come si suol dire, le vie del Signore sono infinite e non sai quel che succederà.
Ti auguro buon viaggio e se hai tempo e voglia, torna a trovarmi!