Avete mai sentito parlare dei Kristallwelten Swarovski (che letteralmente significa “Mondi di Cristallo Swarovski”)?
Io, fino a poco più di tre mesi fa, ne ignoravo l’esistenza (non di Swarovski ma dei Kristallwelten!) e per carità, vivevo benissimo ugualmente. Tuttavia ritengo che riempirsi gli occhi di bellezza sia qualcosa che fa sempre bene allo spirito per cui, uscita da quell’esperienza surreale, mi ero ripromessa di parlarne quanto prima. Un quanto prima che poi si è prolungato a dismisura perché ero in ballo con il viaggio in Pakistan e Swarovski è rimasto lì, ad aspettare. Sapeva che presto o tardi sarei tornata a lui e infatti, prima di archiviare le foto del mio weekend a Hall in Tirol – incluse quelle dei Mondi di Cristallo – e mettere il punto e virgola alla parentesi austriaca, mi diletto raccontandovi qualcosa sul Gigante del Tirolo. Si tratta giusto di qualche cenno perché è difficile trovare parole atte a descrivere tanta bellezza. Sappiate che io, per qualche ora, mi sono sentita come Alice nel paese delle meraviglie.
Dunque, che siamo in Austria, con più precisione in Tirolo, l’avrete capito tutti, anche chi (come me) vive nel suo personale mondo di cristallo. Se dico Wattens molti di voi faranno fatica a dargli una collocazione geografica per cui rilancio con Innsbruck, ben più nota, che è situata a soli 19 km di distanza dai Kristallwelten Swarovski (chiaramente siti nel villaggio di Wattens), con tutto quel che gli ruota attorno.
L’origine dei Mondi di Cristallo Swarovski
Correva l’anno 1895 quando Daniel Swartz (che in seguito cambiò il cognome in Swarovki), insieme al finanziere Armand Kosmann e a Franz Weis, diede vita al mondialmente noto e prestigioso marchio Swarovski. Due gli elementi fondamentali per la creazione dei cristalli che giustificano la scelta di Wattens come sede della compagnia: la grande disponibilità di acqua pura e la presenza massiccia di energia idroelettrica del territorio.
Nel 1995, per celebrare il centenario della fondazione, il poliedrico artista André Heller creò lo spazio dei Mondi di Cristallo Swarovski. All’epoca dell’inaugurazione il focus dei Kristallwelten era rappresentato dalle Camere delle Meraviglie in cui artisti provenienti da ogni dove lasciarono a briglia sciolta l’immaginazione creando spettacolari istallazioni di cristallo.
Il famoso Gigante, che veglia e introduce alle Camere delle Meraviglie, è qualcosa di più di una statua ricoperta d’erba con occhi di cristallo che spruzza acqua dalla bocca. Quando André Heller progettò il museo creò anche la sua storia secondo cui, dopo aver viaggiato per il mondo in cerca di tesori e aver accumulato ricchezza e conoscenza, si stabilì a Wattens per proteggere le sue “Camere delle Meraviglie”.
Ho dimenticato quanti milioni di persone sono passati dai Mondi di Cristallo Swarovski ma sono davvero tanti! I Kristallwelten sono uno dei luoghi più visitati dell’Austria, specialmente in seguito ai lavori del 2015 per commemorare i 20 anni di apertura del museo. Con l’occasione fu deciso di ampliare la struttura dei Kristallwelten, sia all’interno sia all’esterno, e in corso d’opera furono riportati alla luce resti romani risalenti al III secolo d.C. e un tesoro di monete dal grande valore storico.
Il Giardino del Gigante
Il Gigante, riconosciuto mondialmente come l’emblema del brand – insieme al logo, un cigno, che sostituì la precedente stella alpina simboleggiante l’Austria, l’alpinismo e la purezza – ha acquisito ancor più rilevanza in seguito ai lavori del 2015 con la creazione di un nuovo spazio Swarovski all’aria aperta in cui la natura appare adornata di cristalli.
È il Giardino del Gigante, la prima cosa che si incontra entrando nei Mondi di Cristallo, che su una superficie di 7,5 ettari ospita – tra le tante bellezze – la Nuvola di cristallo, la Torre Giochi e varie statue sparse per tutta l’area con integrati pezzi del prezioso minerale.
In sintesi, il Giardino del Gigante è il luogo in cui il cristallo si trasforma in un’esperienza globale!

Le Camere delle Meraviglie, nuova era d’incanto
Nelle Camere delle Meraviglie, a cui si accede dalla testa del Gigante, rinomati artisti, designer e architetti nazionali e internazionali hanno interpretato il cristallo secondo le proprie inclinazioni artistiche trasformandolo in concetti spaziali ed esperienziali.
La Sala Blu (che apre il percorso sensoriale), il Mechanical Theatre, il Duomo di Cristallo e la Silent Light sono solo alcune delle sedici camere in cui si passa senza quasi accorgersene dall’oscurità alla luce, dal realismo all’astrattismo, dalla musica al silenzio e dal freddo al caldo.
Una delle camere, chiamata Timeless – dal taglio più tradizionale – presenta la storia della compagnia degli ultimi 120 anni analizzando il cristallo in tutte le sue sfaccettature. Il nome, “senza tempo”, invita a scoprire i cambiamenti dal 1895 a oggi dimenticandosi del proprio tempo e ammirando oggetti che hanno fatto l’epoca.
Non vi dico altro sulle Camere delle Meraviglie e mi limito a lasciarvi qualche immagine consapevole del fatto che è una realtà difficile da rendere in foto. Come ho già detto prima, qui c’è ben poco da raccontare. Qui bisogna sperimentare…
La Torre Giochi
La Torre Giochi è uno spazio dedicato sostanzialmente ai bambini e offre avventure a non finire su quattro piani sovrapposti che si innalzano per venti metri e sono uniti da una rete da arrampicata dove i più piccoli si divertono a scalare, andare in altalena, oscillare e scivolare fino ad avere l’impressione di librarsi in volo.
Chiaramente, facendo parte dei Kristallwelten Swarovski, anche la Torre Giochi doveva avere qualche elemento del brand e di fatto la facciata, progettata dallo studio Snøhetta, è interamente di cristallo con 160 sfaccettature diverse l’una dall’altra, senza eccezioni.
La Nuvola di Cristallo
La Nuvola di Cristallo che fluttua sulla Vasca a Specchio brillando di luce propria grazie agli 800.000 cristalli incastonati a mano, uno a uno, è a mio avviso la parte più strabiliante del Giardino del Gigante.
Non a caso gli artefici del progetto, Andy Cao e Xavier Perrot dello studio CAO PERROT, con la Nuvola di Cristallo si sono aggiudicati il premio Best of Year 2015 per il disegno dell’istallazione. E a questo punto direi che un paio di foto ci vogliono sì o sì…


Informazioni pratiche per visitare i Mondi di Cristallo Swarovski da Innsbruck
Come arrivare: I Kristallwelten Swarovski si possono raggiungere, oltre che in macchina, con un bus navetta che parte dalla stazione centrale di Innsbruck.
Orari: il museo è aperto tutti i giorni dalle 08.30 alle 19.30 (da settembre a giugno) con l’ultimo ingresso consentito alle 18.30. Durante l’estate e nel periodo delle festività natalizie (per intenderci, dalla fine di novembre all’Epifania) l’orario di chiusura slitta alle 21.00.
Prezzo: l’ingresso per gli adulti costa 19 euro ma sono possibili biglietti cumulativi per gruppi, famiglie e abbonamenti vari per cui vi consiglio vivamente di consultare il sito ufficiale per informazioni più dettagliate.
La Globetrotter
E tu, hai mai sentito parlare dei Mondi di Cristallo? Ti incuriosisce? E se ci sei già stato, che effetto ti ha fatto? Sapresti descriverlo in poche righe?
Forse le foto non rendono giustizia, ma per descrivere la lucentezza, la brillantezza, di questo luogo, una scrittura cristallina come la tua capita cone il cacio suo maccheroni. Brava come sempre
Il cacio sui maccheroni non me l’aveva mai detto nessuna ma sei fantastico! Un abbraccione