Generalmente dedico il primo post dell’anno al bilancio dei viaggi di quello appena concluso: va da sé che il 2021 sarà l’eccezione che conferma la regola. Essendo partita a inizio gennaio, ho fatto salvi i primi due mesi e mezzo scorrazzando liberamente tra Perù e Colombia per cui non posso lamentarmi troppo, ma nemmeno sono nello stato d’animo di dedicare un intero post al 2020. Tuttavia, visto che la mia mente viaggia anche se il corpo resta a casa e ultimamente il ricordo mi porta spesso in Sud America, ho deciso di scrivere qualcosa di veloce e leggero per viaggiare senza uscire di casa. Un post che racchiude 12 curiosità sull’Argentina – alcune note, altre meno – apprese durante le mie peregrinazioni nel paese, per lo più comunicando con la gente.

Premetto che non ho girato l’Argentina da nord a sud, ma mi sono limitata a Buenos Aires, dove ho trascorso un paio di mesi, e da lì sono salita fino alle cascate di Iguazu, diretta in Brasile, e alla zona del nord-est, verso la Bolivia.

Ho conosciuto però parecchi argentini, soprattutto viaggiando per gli altri paesi del Sud America. Da un lato li stimo profondamente: sono creativi, intelligenti, coraggiosi, pronti a scendere in piazza se le cose non vanno come dovrebbero e, non ultimo, sono dei gran viaggiatori. Inoltre, tra tutti i latini, sono quelli esteticamente più belli, molto simili a noi. Al contempo non li sopporto per il loro spiccato egocentrismo, e qui mi riferisco soprattutto ai porteños, gli abitanti di Buenos Aires: parlare con uno di loro significa ascoltare un discorso in cui esiste solo il “YO”, l’io, come se il mondo si riducesse all’Argentina.

Detto questo, direi di cominciare.

Curiosità sull’Argentina

Il nome

Il nome Argentina viene dal latino “argentum” ed è legato alla leggenda della Sierra del Plata, una montagna ricca d’argento che raggiunse la Spagna convincendo i colonizzatori europei che il paese fosse pieno del prezioso metallo. Nel 1536 il nome Argentina fu stampato per la prima volta su una mappa veneziana, e da lì non se lo tolse più.

La cima più alta dell’emisfero sud

Nelle vicinanze di Mendoza, in prossimità della frontiera con il Cile, si eleva l’Aconcagua che con i suoi 6.959 metri di altitudine si attesta come la cima più alta di tutta la cordigliera delle Ande e – fatta eccezione per il continente asiatico – di tutto il mondo. Non ci sono stata, ma dalle foto pare meraviglioso.

alt="Aconcagua, la più alta cima della cordigliera delle Ande"
Aconcagua, la più alta cima della cordigliera delle Ande – PhotoCredits @Nicolas Prieto

Il fiume più largo al mondo

L’estuario del Rio de la Plata, formato dall’unione dei fiumi Paranà e Uruguay, è il più largo al mondo. Peccato che il suo stato lasci molto a desiderare e le sue acque inquinate, a causa della vicinanza con la capitale, lo rendono anche uno dei fiumi più contaminati dell’intero pianeta.

Curiosità sull’Argentina: donne al potere!

María Estela Martínez de Perón, la terza moglie del mito della politica argentina Juan Domingo Peròn, fu la prima donna dell’America Latina ad assumere la presidenza di un paese. Peccato che la sua gestione sia stata un disastro, comunque è sempre un goal per gli argentini.

La strada più larga al mondo

Buenos Aires, la capitale, vanta il privilegio di possedere la strada più larga al mondo, la Avenida 9 de Julio, in omaggio al giorno dell’Indipendenza conseguita il 9 luglio 1816. La 9 de Julio, come la chiamano amichevolmente gli abitanti di Buenos Aires, consta di nove corsie per lato e misura la bellezza di 140 metri di larghezza per un solo chilometro di lunghezza.

alt="Tra le curiosità dell'Argentina, l'avenida 9 de Julio, la strada più larga al mondo"
Avenida 9 de Julio – PhotoCredits @Nestor Barbitta

Premi Nobel

Come ti dicevo, gli argentini sono tutt’altro che stupidi come dimostra il conferimento di ben cinque Premi Nobel: due per la Pace, due per la Medicina e uno in Chimica. Rispetto agli altri paesi del Sud America, sono parecchio avanti.

La lingua

Diversamente dalla maggior parte dei paesi latino-americani, in Argentina – e in Uruguay – non si parla lo spagnolo castigliano, ma una variante nota come ríoplatense che si differenzia sia dal punto di vista lessicale che sintattico. La base resta lo spagnolo e ci si capisce tranquillamente, salvo quando ti trovi davanti l’argentino spocchioso – purtroppo non è una rarità – che alla stregua del parigino, ti fissa con un punto di domanda stampato sul volto come se stessi parlando in arabo, nonostante il tuo castigliano possa definirsi perfetto. Che odio…

Curiosità sull’Argentina: gli psicologi

L’Argentina è uno dei paesi con più laureati in psicologia pro-capite: se ne conta uno ogni mille abitanti. Di fatto, per gli argentini andare in terapia è comune e corrente come bere un bicchier d’acqua ed è comprensibile visto quello che hanno vissuto durante il periodo della dittatura militare che ne ha disgregato l’identità. Non mi dilungo oltre perché altrimenti scrivo un papiro sull’argomento e replicherei contenuti già trattati tempo fa.

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Primo matrimonio gay

Altro goal per l’Argentina che è stato il primo paese dell’America Latina a legalizzare il matrimonio omosessuale nel 2010.

Curiosità sull’Argentina: biro e impronte digitali

Ti avevo anticipato che gli argentini hanno molta inventiva ed è qui che videro la luce la biro e le impronte digitali.

La biro è figlia di Lászlo József Biró (di origine ungherese, naturalizzato argentino) che il 29 settembre 1938 partorì la penna a sfera: il suo compleanno è un giorno festivo e si celebrano tutte le invenzioni.

Sempre in Argentina, alla fine del XIX secolo, Juan Vucetich Kovacevich, nato in Croazia e naturalizzato argentino, sviluppò e mise a punto il sistema di identificazione delle persone grazie alle impronte digitali. Era il 1892 e per la prima volta nella storia si identificò un’assassina grazie alle impronte delle sue dita insanguinate sulla scena del crimine.

Italiani in Argentina

Ecco una curiosità sull’Argentina che ci riguarda da vicino visto che parliamo del paese con più italiani residenti al mondo, fuori dalla penisola. Questo perché tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo l’Argentina accolse orde di immigrati, la maggior parte dei quali provenienti da Italia e Spagna: pensa che nel 1920 oltre il 50% degli abitanti di Buenos Aires erano nati fuori dal paese.

Curiosità sull’Argentina e sulle origini del tango

Chiudo con uno dei simboli dell’Argentina, il tango, ballo impregnato di passione e sensualità inserito nelle liste del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità nel 2009.

Oggi il tango – con i suoi ritmi lenti, i vestiti eleganti e i movimenti delle gambe che simboleggiano l’abbandono alla passione – è considerato una danza sofisticata, ma non è sempre stato così. La realtà è che nacque nei quartieri marginali di Buenos Aires e Montevideo e molte delle canzoni più note furono scritte in lunfardo, gergo rioplatense nato dalla mescolanza di parole delle lingue degli immigrati e altre di provenienza quechua, indigena e africana.

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Tango a Buenos Aires – PhotoCredits @Alain Bonnardeaux

***

Ci sarebbero da raccontare tante altre curiosità sull’Argentina, partendo dal mate, dalla figura del gaucho o dalla superbia dei suoi abitanti – in Sud America si dice che gli argentini sono italiani che parlano spagnolo e si sentono francesi! – ma mi fermo qui. Non amo le liste fini a se stesse, ma ho voluto inaugurare l’anno con qualcosa di leggero affinché sia di buon auspicio per un 2021 ricco di viaggi, nuove scoperte e libertà.

La Globetrotter

Sei stato in Argentina? Conoscevi queste curiosità o ti ho svelato qualcosa di nuovo?

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4 pensieri su “12 curiosità sull’Argentina, per viaggiare senza uscire di casa!

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