Qualche settimana fa ti avevo parlato di Francesco, un ragazzo che si è innamorato di Maiorca e ha ribaltato la propria vita per trasferirsi li. Un po’ lo invidio, per me viaggiare equivale a vivere e nel corso degli anni mi sono innamorata di vari paesi – con la Colombia in pole position – ma non ho ancora trovato un luogo come l’Italia, quantomeno finora. Lui si ed è talmente generoso da voler condividere la bellezza della sua isola con tutti noi. Ecco quindi che mi ha proposto un altro post su cosa vedere a Maiorca in 4 giorni, a suo avviso il minimo sindacale per scoprirla un po’ e sono lieta di ospitarlo sul mio blog.
Maiorca: cosa vedere in 4 giorni
È primavera, tempo di belle giornate, temperature che si alzano e il sole ancora bello alto quando usciamo dal lavoro. E la primavera, se ci fate caso, è anche tempo di ponti. Sì, di ponti, di weekend lunghi. Tra Pasqua, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno… capita sempre, ogni anno, di poter approfittare di un fine settimana che dura qualche giorno in più.
E qui arriva la fatidica domanda: dove andiamo per il ponte? Diciamo che stare a casa e non approfittare di questi giorni extra è un po’ triste così come è altrettanto triste andare, che ne so, a Berlino, Copenaghen, Londra. Belle città, per carità, ma con tutto il rispetto abbiamo l’intero inverno per vedere le “città del nord”. Perchè non approfittare del ponte per concedersi un anticipo di estate partendo alla volta di Maiorca?
Io forse sono un po’ di parte, lo ammetto, ma vi assicuro che la Regina delle Baleari è un posto perfetto dove trascorrere un weekend di primavera. In questo articolo vi racconterò perchè e, soprattutto, proverò a consigliarvi cosa vedere a Maiorca in 4 giorni… praticamente, in un weekend lungo!
3 Buoni motivi per scegliere Maiorca per un weekend di primavera
Premesso che, come dico sempre, Maiorca è bella anche in inverno, ci sono vari motivi per cui è la primavera il periodo migliore per un viaggetto da queste parti.
- Ci sono i voli diretti: a partire, generalmente, dalle vacanze di Pasqua iniziano ad essere disponibili molti voli diretti dai principali aeroporti italiani. E se prenotate per tempo, potreste trovare delle ottime offerte!
- Non fa troppo caldo: oddio, non che in estate si stia male. A Maiorca c’è sempre quel piacevole venticello che permette di stare in spiaggia ore e ore senza problemi. Ma in primavera, credetemi, la temperatura è perfetta.
- È bassa stagione… e si vede: già a partire da marzo inizia la lenta e inesorabile invasioni di turisti che ogni anno rende Maiorca un caleidoscopio di culture e lingue provenienti da tutta Europa, ma anche un posto affollato. In primavera la situazione è ancora piuttosto tranquilla e ci si può davvero godere le bellezze di quest’isola senza stress!
Bene, ora direi che siamo pronti. Vediamo cosa vedere a Maiorca in 4 giorni, uno per uno.
Cosa vedere a Maiorca il 1° giorno: Palma, la capitale
Una volta atterrati a Palma, vale la pena dedicare la prima giornata a visitare la capitale. E qui voglio fare un inciso: “Palma” è il nome della città, mentre “Maiorca” è il nome dell’isola. Non so perché, ma spesso i turisti italiani tendono a confondersi e questo manda davvero su tutte le furie i maiorchini (e un po’ anche me). Chiusa parentesi.
Bene, prima di raggiungere il vostro alloggio (a proposito, sul mio sito ho scritto una guida sulle migliori zone dove dormire a Maiorca, magari potrebbe esservi utile), passeggiate per il centro storico di Palma, il “Casco Antiguo”. Con le sue evidenti origini arabe, tra strette viuzze e piazze deliziose, il centro storico di Palma è uno dei più estesi di tutta Spagna.
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Vi consiglio di entrare a vedere la Seu, la Cattedrale di Palma, con il suo splendido “occhio” gotico che guarda il mare. Spettacolare! E poi il Palacio de l’Almudania, la Lonja, le mura che terminano con la torre Es Baluard: Palma è una cittadina che si gira davvero in mezza giornata, dove tutti i principali edifici sono davvero vicini l’un l’altro.
E se decidete di fermarvi nella “ciutad” anche la sera, non c’è niente di meglio di qualche drink e qualche tapas nei bar del centro storico, come ad esempio il leggendario Molta Barra. Non vi consiglio, invece, di andare al mare a Palma. La spiaggia cittadina, la Playa de Palma, è un po’ troppo vicina al porto per i miei gusti. Detto questo, è comunque un posto sempre vivo e pieno di ragazzi e ragazze che giocano a beach volley e che saranno ben contenti di invitarvi a giocare con loro!

Cosa fare a Maiorca il 2° giorno: le spiagge della costa sud-est
Vi avevo avvertiti che sarebbe stato un anticipo di estate, no? E allora “vamos a la playa!”.
Quest’anno ho fatto il primo bagno a marzo. Ok, l’acqua era un po’ freschina, ma vi assicuro che a Maiorca in primavera si può già andare in spiaggia senza nessun tipo di problemi. E quando vi ricapita di poter vedere le spiagge di Maiorca “quasi” vuote?
Il secondo giorno farei un bel tour delle spiagge della costa sud-orientale dell’isola. Iniziando con Es Trenc, una spiaggia lunga e stretta dove l’acqua, non so bene per quale motivo, è particolarmente trasparente. L’altra peculiarità di questa spiaggia è la presenza di vari bunker costruiti durante la guerra civile spagnola, la cui unica funzione oggi è quella di offrire un punto più in alto dal quale scattare splendide foto. Sempre che riusciate ad arrampicarvi… Come si vede dalla foto, io ci sono riuscito.
Risalendo un po’ lungo la costa orientale, si arriva alla meravigliosa Calo Des Moros, di cui ho già parlato nel post dedicato alle calette più belle di Maiorca. Un giudizio? Diciamo che, che voi abbiate 1,2,3 o 10 giorni a disposizione per visitare Maiorca, Calo des Moros va vista. Punto.

E poi, se è rimasto un po’ di tempo, per il tramonto propongo Cala Mondragò, un parco naturale formato da due spiagge davvero meravigliose e incontaminate, o la più turistica Cala d’Or: una zona dove sorgono molti hotel, tutti bianchi, costruiti intorno a calette molto belle. Una di queste è Cala Esmeralda, dove c’è un bar con balcone vista mare ideale per sorseggiare un meritato aperitivo!
Cosa vedere a Maiorca il 3° giorno: la Sierra de Tramuntana
Ve l’avevo detto che anche in primavera si può andare al mare a Maiorca. Non ci credevate, non vi siete messi la crema e adesso, arrivati al terzo giorno del nostro weekend lungo, avete tutte le spalle scottate.
Nessun problema: forse non lo sapete, ma a Maiorca non c’è solo il mare, c’è anche la montagna. E personalmente, Sierra de Tramuntana è la parte dell’isola che preferisco: il terzo giorno lo dedichiamo a un piccolo tour dei “pueblos”, ossia i villaggi, della Tramuntana.
Iniziamo con una colazione a Valldemossa, uno splendido villaggio di case in pietra dal tipico colore ocra che fece innamorare anche Chopin. Una delle cose più tipiche che potrete fare a Maiorca è una colazione (o una merenda) in una delle pasticcerie di Valldemossa, a base di Granizado de Almendra (una sorta di granita di mandorle) e Coca de Patata, una morbidissima brioches con, appunto, della patata nell’impasto.
Ci spostiamo poi verso Soller, il centro abitato principale della Sierra, dove ci rilassiamo in centro, con lo storico tram di legno che costeggia la piazza principale. Dove, per altro, si erge la altissima (ma altissima davvero!) Iglesia de San Bartolomeu.

Per pranzo (considerate che in Spagna si pranza tardi, come minimo alle 14) consiglio di spostarsi a Fornalutx, un borgo che è stato nominato nel 2016 “Pueblo più bello di Spagna”. Dopo una passeggiata tra le sue stradine, immersi nel profumo degli agrumeti della zona, vi consiglio un ristorante dove assaggiare la vera cucina maiorchina. Si chiama Es Turo, è proprio all’ingresso del paese e offre, oltre a un ottimo menù con prezzi abbordabili, un panorama meraviglioso sulla valle.
Dopo pranzo, consiglio una passeggiata a Deià, probabilmente il più bello tra i borghi di Maiorca, spostandosi poi al Mirador di Sa Foradada: senza dubbio il posto migliore dove ammirare il tramonto a Maiorca.
Cosa vedere a Maiorca il 4° giorno: Formentor
Una giornata del nostro fine settimana, a mio avviso, dev’essere dedicata a Formentor, la penisola situata nell’estremo nord dell’isola. Si può percorrere in auto o, avendo un po’ più di tempo a disposizione, a piedi, dato che ci sono vari sentieri per gli amanti del trekking.
Lungo la strada che porta al Faro di Formentor, troverete qua e là diversi punti dove partono le discese per scendere a spiagge e calette vergini meravigliose, tra cui Cala Pi de la Posada, anche conosciuta come Cala Formentor.

Dopo curve, spiazzi da cui godersi i panorami e qualche animale selvatico che attraversa la strada, arriverete finalmente al Cap de Formentor, dove si erge alto il Faro di Formentor. Un posto da sogno, che emana un’energia particolare. Ho avuto la fortuna, una volta, di stare lì da solo, senza nessun’altra persone, e di godermi il silenzio e la vista del mare con la sagoma di Minorca che, nei giorni più limpidi, si scorge all’orizzonte.
È questo, direi, il modo migliore per chiudere in bellezza il nostro weekend lungo a Maiorca.
Testo e foto forniti da Francesco Piotti
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Grazie per avermi fatto rivivere la mia settimana a Maiorca di due anni fa, ottimi consigli, soprattutto per chi pensa che Maiorca sia solo movida e l’ isola si fermi a Magaluf.
Francesco ne sarà sicuramente felice Marco, grazie a te.
Ciao Marco, mi fa piacere che ci sia qualcuno che la pensi come me e che abbia vissuto l’isola come si deve. Grazie a te!
ciao 🙂 è possibile spostarsi nell’isola e vedere le cose principali in autobus? grazie mille
Ciao Elisa, l’articolo non l’ho scritto io ma Francesco Piotti che vive la da qualche anno, prova a scrivere direttamente a lui, trovi il suo blog su google digitando Vivere Maiorca.