La chiamano la Signora del Barocco in alternanza alla Città delle Chiese e credo non ci siano appellativi più appropriati per definire la provincia salentina. Non è uno dei centri più gettonati d’Italia, ma è sicuramente un must nel corso di un viaggio itinerante in Puglia o di una vacanza rilassante in Salento. La frequento da quando, venticinque anni fa, i miei genitori hanno eletto la punta dello stivale a dimora per la vita e ogni volta che ci torno mi sorprendo come se non l’avessi mai vista prima. In quest’articolo ti racconterò cosa vedere a Lecce in un giorno con un itinerario a piedi del centro città che tocca tutti i principali luoghi di interesse.
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Cosa vedere a Lecce in un giorno
- La città di Lecce
- Cosa vedere a Lecce: itinerario a piedi nel centro storico
- Cos’altro vedere a Lecce in un giorno (o due)
- Lecce in un giorno: tour consigliati
- Dove mangiare a Lecce
- Come muoversi a Lecce
- Dove dormire a Lecce
La città di Lecce
Iniziamo dicendo che il fascino di Lecce è legato allo stile decorativo – noto come Barocco Leccese – che caratterizza palazzi, conventi e chiese disseminati nel labirinto di strade del centro città. La capricciosa eleganza della pietra leccese racconta ancora oggi di una società che puntava all’ostentazione della propria ricchezza e la cosa migliore da fare, se decidi di decidi di dedicare un solo giorno alla visita di Lecce, è passeggiare con calma, concedendoti il tempo di alzare lo sguardo e osservare gli inaspettati gioielli che ornano le facciate degli edifici, religiosi e non.
È giusto dire, tuttavia, che Lecce non è solo barocco e che la sua storia si legge tra memorie messapiche, resti romani, palazzi rinascimentali e dimore del primo Ottocento.
Altra grande peculiarità di Lecce è la luce che regna sovrana a tutte le ore del giorno e disegna i volumi degli edifici, dando corpo e rilievo all’architettura barocca, complice per natura delle risorse luminose.
Al mattino la luce intenerisce le linee delle chiese e si insinua dolcemente tra i palazzi, a mezzogiorno abbaglia (senza mai essere violenta) e la sera, al crepuscolo, la luce assorbita durante il giorno dalle pietre delle pareti torna alla città in una veste calma, rilassata. Anche di notte, con la luce artificiale, Lecce ammalia come una sirena.
Il centro storico di Lecce è piccolo e raccolto: si gira facilmente a piedi e i luoghi da vedere sono ben segnalati. Se ti sembra interessante, seguire pure il mio itinerario: nella mappa trovi indicate tutte le attrattive che ti porto a visitare nel centro città.
Cosa vedere a Lecce: itinerario a piedi nel centro storico
Il punto di partenza è Porta Biagio che fu edificata nel 1774 al posto di una porta più antica per volontà di Carlo V: ti basterà attraversarla per immergerti nell’atmosfera barocca venata di reminiscenze neoclassiche del centro città.
Le porte di Lecce
Delle quattro porte costruite dall’Imperatore, oggi ne sono visibili solo tre: Porta Napoli, Porta Rudiae (dove si trova il busto in pietra di Maennio, fondatore di Rudiae e personaggio mitico che sancisce l’inizio di uno scambio e un incrocio di genti diverse in una terra aperta al mare come quella d’Otranto) e Porta San Biagio. La quarta, Porta di San Martino, che conduceva alla marina di San Cataldo e nei territori a nord della città, fu demolita nel XIX secolo.

Superata la porta, imbocca via dei Perroni e prosegui dritto per circa 600 metri fino a quando, sulla destra, ti troverai in Piazza Sant’Oronzo, cuore pulsante della città.
Piazza Sant’Oronzo, il salotto cittadino
Piazza Sant’Oronzo è senza ombra di dubbio una delle cose da vedere a Lecce si o si!
Nella piazza, un elegante insieme architettonico eterogeneo in cui stili diversi, dal Medioevo all’Ottocento, convivono armoniosamente, si trova l’Anfiteatro Romano risalente probabilmente all’età augustea (o collocabile non oltre la fine del I e l’inizio del II secolo d.C.). La struttura monumentale, sepolta sotto le macerie fino al 1901 e riportata alla luce nel corso degli scavi per porre le fondamenta dell’edificio della Banca d’Italia, si stima accogliesse tra i 15.000 e i 20.000 spettatori e che fosse usato per le venationes (come dimostrano le decine di rilievi che decoravano il padium con la rappresentazione di cacciatori, bestiari e animali di vario genere).
Davanti all’Anfiteatro si eleva la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, del 1590, e il Palazzo del Seggio (noto come Sedile), ex sede del municipio che ospita oggi mostre d’arte ed esposizioni, con l’adiacente chiesetta rinascimentale di San Marco, traccia evidente della presenza di Venezia nella zona.
Sul fondo di Piazza Sant’Oronzo si trova il Palazzo Carafa, sede attuale del Comune, che con la sua grazia elegante fa da contraltare alle strutture più austere dei palazzi antichi e di quelli razionali dell’architettura novecentesca.
Al centro della piazza si erge la colonna votiva, alta 29 metri, eretta in segno di riconoscenza a Sant’Oronzo che avrebbe preservato la città dalla peste diffusasi nel 1656 nel Regno di Napoli.

Sulla piazza di affaccia uno dei bar storici di Lecce, il Caffè Alvino, dove potrai degustare due specialità salentine: il caffè in ghiaccio, possibilmente con latte di mandorla, e il pasticciotto, un guscio di pasta frolla croccante ripieno di crema pasticciera (nella versione classica) considerato a livello internazionale un simbolo di salentinità. Se invece a metà mattina preferisci il salato, non esitare a ordinare il rustico: due dischi di pasta sfoglia friabile con un cuore caldo di besciamella, pomodoro e mozzarella: divino!
Finita la tua pausa Imbocca via Templari, poi svolta a destra in via Umberto I e ti troverai di fronte al gioiello del barocco: la Basilica di Santa Croce.
La Basilica di Santa Croce e il Palazzo dei Celestini, gioielli del barocco
Se dovessi scegliere una sola cosa da vedere a Lecce, ti consiglierei la Basilica di Santa Croce: ti lascerà con il fiato sospeso. La sua facciata – un’iconografia narrativa ricca di simboli, richiami religiosi, santi, papi e figure retoriche che fonde armoniosamente elementi rinascimentali e barocchi – è la protagonista indiscussa della scena urbana cittadina.
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É aperta tutti i giorni dalle 09.00 alle 21.00 e per la visita è richiesto l’acquisto del biglietto presso LeccEcclesiae, il circuito dedicato ai monumenti barocchi di Lecce: quello cumulativo (9 euro) è valido per 15 giorni e oltre a Santa Croce consente di visitare il Duomo e la Cripta, il MuDAS (Museo d’Arte Sacra), la Chiesa di San Matteo e la Chiesa di Santa Chiara.
La Basilica di Santa Croce costituisce un unicum con il Palazzo dei Celestini, noto oggi come Palazzo del Governo, sede della Prefettura e della Provincia. L’impressione che scaturisce, osservandoli l’uno accanto all’altro, è che i due monumenti interagiscano e dialoghino tra loro, potenziandosi a vicenda, e l’effetto prospettico dato dall’unità scenografica è unico nel suo genere.

Di fronte al convento si trova Palazzo Loffredo Adorno, realizzato nel 1568 da Gabriele Ricciardi, che arricchito di decorazioni antropomorfe, geometriche e floreali, rappresenta uno dei migliori esemplari dell’architettura e la scultura dell’epoca.
Da Piazzetta Gabriele Ricciardi svolta a destra in via Giacomo Matteotti e fermati al civico 18 a visitare la Casa dell’Artigianato Leccese dove potrai ammirare opere religiose, di piccole e grandi dimensioni, realizzate interamente in cartapesta, una tradizione risalente al XVII secolo che con acqua, paglia, gesso, colla, fil di ferro e fogli di carta da vita a veri capolavori.
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Riprendi via Matteotti e prosegui per via Francesco Rubichi, poi gira a destra su via Vittorio Emanuele: fai attenzione perché nascosta sul lato destro, in via degli Antoglietta, si trova la Chiesa di Sant’Irene, patrona della città prima di Sant’Oronzo.
Edificata a partire dal 1591 su progetto del padre teatino Francesco Grimaldi, la chiesa di Sant’Irene presenta un’elegante facciata e un ampio portale coronato da un’edicola contenente la statua della santa sovrastata da uno stemma con la lupa sotto un albero di leccio.
La Chiesa di Sant’Irene è aperta tutti i giorni con orario 08.00 – 13.00, sabato e domenica fino alle 13.30.
Ancora pochi metri e sbuchi in Piazza Duomo.
Piazza Duomo, il cuore religioso di Lecce
Piazza Duomo, nota anche come il Cortile del Vescovato, è il cuore religioso della città ed è un’altra delle cose da vedere a Lecce in un giorno (ma anche solo in poche ore!). Ha un solo punto d’accesso, all’incontro tra via Giuseppe Libertini e via Vittorio Emanuele II. Gli altri tre lati, chiusi, ospitano in uno stupefacente percorso barocco il Duomo di Lecce, il Campanile, l’Episcopio e il Palazzo del Seminario.
Il Duomo, dedicato a Maria SS Assunta, fu edificato nel 1144 dal vescovo Formoso e poi ricostruito nel 1659 da Giuseppe Zimbalo, l’architetto più famoso del barocco leccese, cui si deve anche il campanile che si eleva per 72 metri, sovrastando dall’alto la città. La peculiarità del Duomo è la presenza di due facciate: una, concedimi il termine, fittizia, con la sua porta d’ingresso che si apre sulla navata laterale della Chiesa, e l’altra nascosta, non visibile quando si entra nella piazza.
Il Campanile, costruito tra il 1661 e il 1682 in sostituzione di quello normanno (crollato agli inizi del secolo) è separato dal corpo della cattedrale e con la sua singolare forma a guglia, ripartita in cinque piani, determina rapporti spaziali dall’effetto ottico a dir poco teatrale.
L’Episcopio, ricostruito tra il XVI e il XVII secolo per volontà del vescovo Scipione Spina su una struttura preesistente del XV secolo, con l’aggiunta del prezioso contributo barocco di Emanuele Manieri del 1758, è il palazzo in cui risiede l’Arcivescovo di Lecce.
Il Palazzo del Seminario è invece un palazzo storico, sempre barocco, edificato alla fine del XVII secolo che ospita, al suo interno, il Museo diocesano di arte sacra e un bellissimo Chiostro.

Torna su via Vittorio Emanuele, svolta a destra in via Arcivescovo Petronelli e poi a sinistra in via degli Ammirati fino alla Chiesa di Santa Chiara, dalla forma ottagonale, che si caratterizza per il soffitto in cartapesta, la magnificenza degli altari in pietra leccese e la facciata ricoperta da un tripudio di motivi vegetali che avvolgono lo stemma dell’ordine delle clarisse.
Proseguite per altri 200 metri fino alla Chiesa di San Matteo che fu edificata tra il 1667 e il 1700 e si distingue per la facciata che appare movimentata dalla vivacità di colonne, finestre, nicchie e cornici in cui la luce risalta i volumi della struttura muraria esaltando gli elementi compositivi e decorativi.
Sono aperte entrambe tutti i giorni dalle 09.00 alle 21.00.

Continua su via Ludovico Maremonti e poi prendi a sinistra, in via XXIV Luglio, fino all’ingresso del Castello Carlo V.
Il Castello di Carlo V, tra gli imperdibili di Lecce
L’edificio, voluto dall’Imperatore Carlo V per consolidare il sistema difensivo delle zone di frontiera dei suoi domini, si presenta come uno dei prodotti più evoluti dell’architettura militare del XVI secolo. Pare che per raccogliere i fondi necessari alla sua costruzione, l’Impero abbia imposto alla popolazione di Lecce e provincia il pagamento di una tassa per ventiquattro anni. La storia insegna, a quanto pare, che a pagare sono sempre i sudditi.
Edificato su una fortificazione preesistente risalente al XIII-XIV secolo, il Castello consta di due strutture concentriche separate da un cortile intermedio, quattro bastioni angolari, mura possenti e fossato. Nel XVIII secolo una delle due sale fu adibita a ospitare spettacoli teatrali, dal 1870 al 1979 fu occupata dalla caserma e dal distretto militare mentre oggi, sede dell’Assessorato alla Cultura, ospita il Museo della cartapesta oltre ad eventi, mostre e manifestazioni.
Cos’altro vedere a Lecce in un giorno (o due)
Per informazioni sulla visita del Castello di Carlo V consulta il sito ufficiale.
Gli eleganti palazzi e gli edifici religiosi (se ne contano una quarantina) che cadenzano il ritmo di una passeggiata per il centro storico ti lasceranno a bocca aperta. Di seguito ti segnalo altre cose interessanti da vedere a Lecce se ti resta tempo, o se decidi di fermarti un giorno in più:
- la Chiesa di San Niccolò dei Greci testimonia la presenza e l’importanza delle comunità di rito bizantino sul territorio. Edificata in epoca neoclassica sui resti di una chiesa romanica seguendo i canoni e le esigenze dell’architettura bizantina (come l’altare a est e l’ingresso a ovest) e con una connotazione tardo-barocca, è sede ancora oggi di celebrazioni del rito greco-ortodosso;
- la Chiesa della Madre di Dio, nota come Chiesa delle Scalze, è un altro gioiello barocco, sobrio all’esterno e ricco all’interno;
- il Convitto Palmieri è un immobile francescano con un grande giardino e una serie di chiostri, e cortili, recuperati dal logorio del tempo, sede attuale della Biblioteca Bernardini;
- l’ex Conservatorio di Sant’Anna nacque con lo scopo di accogliere le nobili donne leccesi che volevano ritirarsi a vita privata a causa di problemi familiari o in stato di disagio economico. Pur non trattandosi di un ordine religioso a tutti gli effetti, le donne si impegnavano a rispettare i voti, in particolare quello di castità;
- Palazzo Marrese, con la sua raffinata facciata su piazzetta Falconeri, rappresenta uno degli scorci più suggestivi del centro storico.
- il Chiostro dei Teatini, un ex convento che ospita eventi culturali e percorsi espositivi;
- il MUST (Museo Storico della città di Lecce), un tempo antico monastero di Santa Chiara, fonde gli scorci nel passato con le suggestioni del presente e oltre a raccontare la storia della città, offre uno spazio all’arte moderna e contemporanea;
- Palazzo Vernazza. tra i più antichi e imponenti della città, ospita mostre temporanee;
- il Museo Sigismondo Castromediano, il museo archeologico di Lecce e il più antico di tutta la Puglia.
L’ultima domenica di maggio si tiene Cortili Aperti ADSI (Associazione Dimore Storiche Italiane) che consente di entrare a curiosare nei palazzi di pregio del centro città.
Lecce in un giorno: tour consigliati
Ho selezionato per te alcuni tour di Lecce proposti da Civitatis, se vuoi arricchire la tua visita della città di spunti interessanti:
- Visita guidata di Lecce: un’ora e trenta minuti, in italiano;
- Tour di Lecce in tuk-tuk: due ore, in italiano, con degustazione di prodotti tipici;
- Tour gastronomico di Lecce: tre ore, in italiano, con degustazione di prodotti tipici; consigliata una dieta pre-tour;
- Tour di Lecce in bici: tre ore, in italiano, con noleggio bici e casco e una degustazione di prodotti tradizionali.
- Tour del Vino a Lecce: tre ore, in italiano, con degustazione di vini locali e la duplice opzione, a piedi o in bicicletta.
Dove mangiare a Lecce
Sarò sincera. Vivendo i miei a Lecce e non essendo (loro) particolarmente propensi a mangiare fuori, considerato che mi vedono una o due volte l’anno e non mi sembra carino lasciarli da soli, non mi capita spesso di bazzicare ristoranti.

Tuttavia, te ne consiglio uno in cui sono stata durante un press tour e che ho trovato delizioso.
La Vecchia Osteria è il luogo ideale per assaggiare la tipica cucina salentina in un ambiente conviviale e familiare. Orecchiette, Sagne Ncannulate, Ciceri e Tria, carne di cavallo in tutte le forme e in tutte le salse sono solo alcune delle specialità più note, e saporite, che servono in tavola con porzioni decisamente generose! Per questo lo ricordo bene, nonostante sia passato un po’ di tempo.
Come muoversi a Lecce
Lecce è una città di dimensioni ridotte e spostarsi non è difficile. La stazione è vicina al centro storico che, come già detto, si gira tranquillamente a piedi e fuori dalle mura circolano i mezzi di trasporto pubblico.
Dove dormire a Lecce
A Lecce la sera c’è un bel fermento e ti consiglio di trascorrerci almeno una notte.
Ho selezionato su Booking qualche struttura interessante con un occhio al prezzo, l’accoglienza, la posizione e, non ultimo, la colazione. Hanno tutte recensioni eccellenti per cui dai un’occhiata, magari trovi qualcosa che fa al caso tuo.
Sono in ordine di prezzo crescente (colazione inclusa):
- Il bed&go VALIGIA: “Breakfast a conduzione familiare nel centro di Lecce. Chiara, la proprietaria, è stata gentilissima nell’accoglierci e darci consigli utili (…) La stanza era molto pulita e curata, con un bagno ampio e confortevole. (…) servizio di pulizia giornaliera (…) Colazione ogni giorno eccellente, con dolci buonissimi fatti in casa. La posizione del B&B è perfetta per raggiungere comodamente il centro storico e non troppo distante dalla stazione”;
- l’Ultimo piano b&b Lecce: a due passi dal centro storico, raggiungibile in pochi minuti a piedi, con parcheggio privato! Il fiore all’occhiello sta nei proprietari della struttura, tanto professionali quanto cordiali e disponibili a rispondere a ogni domanda. Colazione ottima e abbondante;
- la Casa dei Mercanti Town House: fantastiche l’accoglienza e la disponibilità del proprietario, la posizione e la colazione ottime;
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La Globetrotter
Conosci Lecce? Ritieni che io sia di parte, o è una città incredibilmente bella?
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Sempre molto interessante leggerti, ciao Anna
Sempre un piacere trovarti qui Anna!
Bellissimo articolo, grazie per averlo condiviso; mi hai riportata indietro al tempo della mia gioventù quando ancora studiavo all’Università 🙂
Grazie mille, detto da te ha valore doppio! Sono felice di averti fatto rivivere il tempo che fu! Un abbraccio