Capita a volte che la visita di un luogo ne evochi un altro ed è quel che è successo a me dopo la scorribanda nella Serenissima che mi ha catapultata con il ricordo a Bruges. Una città splendida, niente da obiettare in merito, anche se a me non ha detto granché. Da vedere, questo si, ma senza perderci troppo tempo, e prima di consigliarvi cosa fare e cosa vedere a Bruges in un giorno, a mio modesto parere più che sufficiente, concedetemi un piccolo volo pindarico a Marsiglia (che tutto può definirsi fuorché bella).

Marsiglia non è una città per turisti, non c’è niente da vedere. La sua bellezza non si fotografa. Si condivide. […]

Jean Jacques Izzo, Casino Totale

Per chi non lo conoscesse, Jean Jacques Izzo è un grande scrittore francese che Marsiglia l’ha vissuta dal giorno in cui è nato a quello in cui è morto e di cui era profondamente innamorato. Lo stesso amore che ho provato io leggendo i suoi testi e che ha trovato pieno riscontro nella realtà, quanto meno nella mia. Le mie impressioni a caldo nel post 36 ore a Marsiglia, una stretta di mano e via!

Torniamo a Bruges che non ha nulla a che vedere con Marsiglia. È una bomboniera, zeppa di chicche da vedere e da fotografare. Ogni angolo, anche il più remoto, nasconde uno scorcio da immortalare. Talmente bella da sembrare finta, irreale! E di fatto tre amiche belghe che vivono a Bruxelles mi hanno detto “Difficilmente noi si va a Bruges! Preferiamo di gran lunga Gand!”, conclusione a cui sono arrivata anche io dopo averle visitate entrambe. Forse, se me l’avessero detto prima e non dopo, avrei dedicato meno tempo alla “perla delle Fiandre” e mi sarei fermata qualche ora in più nella deliziosa e autentica Gand.

LEGGI ==> Gironzolando per Gand, la bella delle Fiandre

Come sempre tengo a precisare che la mia non vuole essere la verità assoluta ma è la mia verità. Detto questo, visto e considerato che non sarò certo io a far defluire il turismo da Bruges a Gand e che comunque il tempo per studiare la città, oltre che per visitarla, l’ho speso, ecco qualche suggerimento su cosa fare e cosa vedere a Bruges in un giorno, possibilmente includendo un pernottamento per togliersi lo sfizio di ammirarla illuminata perché, è giusto dirlo, ha un fascino tutto suo che conquisterebbe anche un cieco.

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Bruges in un giorno: cosa fare e cosa vedere nella “Venezia del Nord”

Cosa vedere a Bruges in un giorno

Qualche cenno su Bruges

Bruges si trova nelle Fiandre. Fino a qualche anno fa, perdonate l’ignoranza, pensavo che le Fiandre fossero una parte del Belgio e nulla più. Quante cose si imparano viaggiando…

È stato durante il mio weekemd a Lille che sono venuta a conoscenza dell’esistenza della Fiandre Francesi nel dipartimento del Nord Pas de Calais. E così l’atmosfera fiamminga l’ho respirata per vie traverse e per puro caso in quel di Francia…

Tornando alle Fiandre belghe, i locali le apprezzano per le spiagge sabbiose mentre noi stranieri rispondiamo al richiamo degli splendidi centri medievali di cui Bruges sembra detenere il primato.

Il nome della città deriva dal termine bryggia che significa banchina o pontile e risalirebbe all’XI secolo, durante il regno del Conte di Fiandra Baldovino I che fortificò il nucleo urbano per rafforzare le difese contro i vichinghi sancendo così la nascita vera e propria di Bruges.

Grazie allo sbocco naturale sul mare, Bruges divenne un porto importante e trafficato tra il Mediterraneo e l’Oriente. Ciò favorì lo sviluppo urbano ed economico facendone una delle fondatrici della Lega Anseatica. Per chi l’avesse dimenticato, come la sottoscritta che ha la memoria di un criceto, la Lega Anseatica è quell’alleanza di città che dal tardo medioevo fino all’età moderna mantenne il monopolio dei commerci su gran parte dell’Europa settentrionale e del Mar Baltico.

Con il passaggio sotto i duchi di Borgogna, le Fiandre si schierarono a favore dei francesi assecondando il tentativo di annessione del territorio al regno di Francia da parte di Filippo il Bello. Un sostegno che durò poco poiché ben presto, nel 1302 per la precisione, i fiamminghi capeggiati da Jan Breydel e Pieter De Coninck si ribellarono contro i francesi costringendoli alla ritirata.

Finita l’egemonia francese, Bruges passò per un lungo declino che decretò il predominio di Gand e di Anversa sul territorio. Nella prima metà del XIX secolo non era altro che una città medievale ibernata.

È stato grazie a Georges Rodenbach, autore di Bruges La Morta apparso a puntate su Le Figaro nel mese di febbraio del 1892, che la perla delle Fiandre ha riacquistato lucentezza richiamando a sé orde di turisti da tutto il mondo.

Oggi Bruges è una città gettonatissima che sembra aver consegnato l’anima al turismo. La percezione è che se non ci fossimo noi, Bruges non brillerebbe così, però forse brillerebbe di una luce diversa, la sua, il che non sarebbe così male.

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Scorcio di Bruges, la Venezia del Nord

Cosa vedere a Bruges

Il centro storico

Il centro storico di Bruges è indubbiamente il punto di partenza per scoprire la città. Racchiude le attrattive principali ed è visitabile a piedi, in bicicletta oppure, se siete sadici, a bordo di uno dei calessi che troverete ad attendervi sulla piazza principale. Superfluo dire che il centro storico di Bruges è stato iscritto dall’Unesco nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

C’è da dire che Bruges, più di altre città, merita di essere girata con una guida. Oltre al Free Tour in lingua inglese (con una guida esperta di storia locale), Civitatis propone tour privati per gruppi, in italiano, della durata di 3 e 5 ore.

Il Markt, immagine iconica di Bruges

Partiamo dal Markt, una delle immagini iconiche di Bruges, altrimenti detto uno dei suoi must

Su questa piazza, che in epoca medievale costituiva il centro commerciale della città, si affacciano case dalle guglie appuntite in classico stile fiammingo dominate dal Belfort del XIII secolo, simbolo di Bruges. Queste antiche costruzioni, che un tempo ospitavano le corporazioni, oggi rappresentano il fulcro nevralgico della città con il suo susseguirsi di locali e ristoranti per la gioia di tutti i turisti. Al centro della piazza dominano la scena le statue di Pieter de Coninck e Jan Breydel, eroi dell’indipendenza cittadina.

Salire i 366 scalini del Belfort, la torre campanaria alta 83 metri, per raggiungere la cima e ammirare la città dall’alto è una delle cose da fare a Bruges in un giorno, sempre che non vi spaventino le lunghe attese. All’interno, per gli interessati, si trova un carillon con 47 campane che vengono azionate manualmente.

Per ulteriori informazioni sulla visita al Belfort, consulta il sito ufficiale.

Il Burg, antica fortezza di Bruges

Il Burg è la seconda piazza più importante di Bruges ed è una delle cose da vedere a Bruges, si o si. Un tempo fungeva da fortezza – da cui il nome Burg – ed era provvisto di mura e cancelli.

Situato a un isolato dal Markt, il Burg ospita oggi lo Stadhaus, il municipio quattrocentesco in stile gotico, il Museo Storico in stile rinascimentale, il Palazzo di Giustizia in stile classico, la Casa Provost in stile barocco e la Heilig-Bloedbasiliek (Basilica del Santissima Sangue) al cui interno, com’è facile intuire, è conservata una sacra reliquia. Si tratta di un frammento del tessuto utilizzato per asciugare il sangue di Gesù Cristo dopo la crocefissione. Secondo la leggenda, la reliquia sarebbe stata portata a Bruges dal Conte di Fiandra Diederik van de Elzas al tempo delle crociate, tra il 1150 e il 1200, anche se le fonti discordano e ritengono che sia frutto del saccheggio di Costantinopoli per mano dell’esercito di Baldovino IX nel 1204.

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Lo Stadhaus di Bruges

Il Begijnhof (Beghinaggio) di Bruges, tra i più belli delle Fiandre

Il Begijnhof, o Beghinaggio, è indubbiamente un altro di quei luoghi di Bruges che fa furore.

Fondato nel 1245 da Margherita di Costantinopoli, contessa di Fiandra, il Begijnhof ospitava una comunità semi-monastica di donne sole e vedove, spesso ricche, che conducevano una vita di preghiera, lavoro, ascesi e atti di carità. Quello di Bruges, che non era l’unico, pare sia il meglio conservato ed è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Oggi le beghine non ci sono più e al loro posto vivono le monache dell’ordine di San Benedetto. Perdonate la battuta infelice ma se rinasco ci faccio un pensierino. Il mio monolocale a Milano in cambio di un’abitazione nel Begijnhof di Bruges! Trenta casette bianche raggruppate intorno a un giardino alberato in cui respirare pace e serenità nel cuore della città.

Tra l’altro il Begijnhof si trova nei pressi del lago Minnewater, o lago dell’amore, uno dei posti più popolari di Bruges, specialmente tra gli innamorati. Indubbiamente un’altra delle cose che si possono fare a Bruges se si cerca un po’ di quiete e tranquillità.

Il Museo Groening o Museo Comunale delle Belle Arti

Non sono un’assidua frequentatrice di musei e specialmente quando il tempo è poco li evito allegramente. Di base, ma questa è la mia modesta opinione, i musei sono un arricchimento di qualcosa che già si conosce. Se mai tornerò a Bruges sicuramente non mi perderò la visita del Groening che ripercorre la storia dell’arte fiamminga tra il XV e il XX secolo con esponenti di spicco quali Jan Van Eyck,

La Chiesa di Nostra Signora o Chiesa di Michelangelo

La Chiesa di Nostra Signora, una massiccia torre di mattoni in stile gotico che svetta a 122 metri sullo skyline della città risponde sicuramente alla domanda cosa vedere a Bruges in un giorno. Al suo interno, infatti, custodisce un’opera d’arte che ci riguarda da vicino, la Madonna con bambino scolpita da Michelangelo nel 1504. Oltre a essere l’unica opera dell’artista presente in Belgio, è la sola ad aver lasciato l’Italia quando Michelangelo era ancora in vita. Strepitosa!

Cosa vedere a Bruges in un giorno, nel cuore delle Fiandre
La Madonna con bambino di Michelangelo alla Chiesa di Nostra Signora

Il Vismarkt (Mercato del pesce)

Io questa piazzetta l’ho trovata suggestiva anche se di pesce non ne ho visto l’ombra ma pare che la vendita abbia luogo la mattina presto e poi venga sostituita da bancarelle dell’usato e dell’artigianato. Una struttura colonnata lastricata in pietra, risalente agli anni venti del XIX secolo, che mi ha dato la sensazione del tempo che fu.

Il Rozen-Hoedkaal (Molo del Rosario)

Il Rozen-Hoedkaal, o Molo del Rosario, è senza ombre di dubbio uno degli scorci da immortalare a Bruges, uno di quelli che circolano su facebook come se non ci fosse un domani. Romantico forse se ci fossi stata in dolce compagnia. Suggestivo, specialmente di notte, anche da sola.

Storicamente il Rozen-Hoedkaal era il punto di carico e scarico del sale mentre oggi è il punto d’attracco dei battelli che propongono i tour dei canali da cui Bruges ha tratto il nome di Venezia del Nord. Sono un po’ perplessa in merito, non è l’unica città a vantare l’appellativo della Serenissima. Per quanto mi riguarda di Venezia ce n’è una ed è ineguagliabile…

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Il Rozen-Hoedkaal, o Molo del Rosario

Una precisazione è d’obbligo. Tutti, o quasi, ritengono che la crociera sul canale sia una delle cose imperdibili di Bruges. Io non l’ho fatta, non fosse altro perché non avevo proprio voglia di spararmi una fila chilometrica e soprattutto di imbattermi in altre cinquanta imbarcazioni che facevano su e giù senza tregua, ma non ho dubbi che sia un’esperienza bellissima. Turistica sì ma come dice la Lonely Planet, cosa non è turistico a Bruges???

Degno di nota, sempre in lingua inglese, il Free tour dei misteri e delle leggende di Bruges proposto da Civitatis: un’ora e mezza alla scoperta dei segreti della città che si conclude in un pub del centro, davanti a una bella birra belga!

Quando andare a Bruges

Il periodo migliore per visitare Bruges è la primavera quando il freddo si attenua e la città assume colore riempiendosi di pedoni e ciclisti.

Buono anche il periodo estivo, tra luglio e agosto, in cui ci sono alcune interessanti manifestazioni culturali quali il Concorso Internazionale di Musica Antica e la storica Parata dell’Albero d’Oro.

In inverno solo se ben coperti, mi raccomando.

Cosa mangiare a Bruges

La risposta più scontata alla domanda “Cosa mangiare a Bruges” è “patate, cioccolata e birra”. Bell’abbinamento non vi pare? Non è un caso che ci siano il Museo delle Patatine Fritte e il Museo del Cioccolato che ovviamente io ho saltato a pie pari…

Scherzi a parte, patate e birra sono davvero la specialità delle Fiandre e non solo quelle belghe. Il problema, per quanto mi riguarda, è che se arrivi in un posto come Bruges ti trovi davanti a un’infinità di ristoranti che propongono tutti la stessa identica cosa – patate e cozze come piatto tipico – a prezzi più o meno simili.

Patate e cozze, piatto tipico delle Fiandre

E io lo sfizio di patate e cozze me lo sono anche tolto in uno dei tanti ristoranti affacciati sul Markt. Buone, non c’è che dire, ma se proprio vi devo consigliare cosa mangiare a Bruges, allora vi dico la Carbonnade Flamande. Ovviamente non ha nulla a che vedere con la nostra carbonara. Io l’avevo già provata a Lille lo scorso anno e per nulla al mondo avrei lasciato il Belgio senza replicare. Si tratta di un secondo a base di carne che viene cotta nella birra e accompagnata da un’abbondante porzione di patate. Superlativa!

Purtroppo non vi posso indicare un buon ristorante a Bruges perché dopo le patate e cozze ho deciso di non farmi più spennare e me la sono pappata a Bruxelles la sera prima di rientrare a casa, ma confido nelle vostre scelte che potrete segnalare nei commenti per i posteri. Tra l’altro, visto che non scriverò un post su Bruxelles, se passate dalla capitale vi consiglio di provare il ristorante Publico, eccellente! Si trova nella stessa via del Fin de Siècle che sempre secondo le tre mie amiche della città – non si conoscono ma il giudizio è lo stesso – sono tra i ristoranti di Bruxelles con il miglior rapporto qualità-prezzo.

E per accompagnare i pasti? Beh, siamo nelle Fiandre per cui direi la birra! Ho letto da qualche parte che ce ne sono più di mille tipi diversi. Io ne ho provate varie e decreto a occhi chiusi il successo della Triple Karmeliet.

La Triple Karmeliet

Dimenticavo, uno dei must per gli amanti delle birre a Bruges è il birrificio De Halve Maan, aperto dal 1856. È possibile partecipare alle visite guidate o semplicemente alle degustazioni.

Infine, chiudiamo il capitolo con i dolci. Waffle e cioccolata sono un invito a nozze per i golosi. I waffle, o gaufres, sono cialde croccanti fuori e morbide dentro che vengono cotte su apposite piastra da cui il tradizionale aspetto a grate e si mangiano accompagnate da marmellata, sciroppo d’acero, panna, melassa… alla vostra fantasia dare un seguito alla lista!

Le Fiandre sono inoltre considerate la capitale del cioccolato e non c’è luogo migliore per deliziare il palato con una bella scorpacciata? A Bruges c’è solo l’imbarazzo della scelta…

Un’opzione carina è quella di partecipare al Free Tour Gastronomico di Bruges proposto da Civitatis con una guida (in inglese) specializzata nella storia e nella gastronomia locale.

Dove dormire a Bruges

A Bruges non mancano le opzioni per dormire.

Se volete spendere relativamente poco vi conviene allontanarvi dal centro storico: cercare alloggio nel Markt non è una scelta intelligente per chi viaggia low cost. Per fortuna esistono gli ostelli della gioventù.

Io ho pernottato allo Snuffle Hostel, a una decina di minuti a piedi dal cuore di Bruges e mi sono trovata benissimo. Dispone sia di letti in dormitorio che di camere private, ha un bel bar dove c’è sempre musica, un patio all’aperto, la colazione è inclusa nel prezzo e la pulizia è eccellente.

Se invece cercate qualcosa di fascia media, queste strutture del centro storico offrono un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Il B&B Walleke ha un soggiorno spazioso che si apre su una terrazza nel quartiere di Sant’Anna. Eccezionali le recensioni.

In alternativa c’è il B&B Con Ampère, situato a soli 500 metri dal Markt, che offre la possibilità di noleggiare biciclette e i commenti degli ospiti sono tutti molto positivi.

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Come raggiungere Bruges

Se l’intento del vostro viaggio è visitare Bruges senza passare per Bruxelles, dall’aeroporto Charlesroi ci sono gli autobus Flibco che in circa due ore vi porteranno a destinazione. Vi consiglio di prenotare il biglietto online, in primis perché è possibile trovare delle offerte e secondo perché il rischio è di arrivare lì e non trovare posti disponibili com’è accaduto a me.

Sempre la Flibco collega l’aeroporto alla città di Bruxelles e da lì è poi possibile raggiungere Bruges in treno in un’oretta per una quindicina di euro (dipende dal treno). Ovviamente quest’opzione è tutt’altro che conveniente a meno che non siate interessati a visitare Bruxelles, ve lo dico per esperienza.

***

Concludendo, Bruges è la città perfetta! Non c’è nulla che sembri fuori posto, è come se fosse stata progettata e costruita ad hoc, ma nell’estrema perfezione non sono riuscita a cogliere un’anima.

La Globetrotter

Sei stato a Bruges? Che impressione ti ha fatto? Ti aspetto nei commenti.

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2 pensieri su “Bruges in un giorno: cosa vedere nella Venezia del Nord

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