Bela Krajina, un luogo di cui fino a poche settimane or sono ignoravo l’esistenza e che ora è riposto nel cassetto dei dolci ricordi di viaggio.
Un luogo dell’anima, come piace definire a me i posti che lasciano il segno. Una parte di Slovenia pressoché sconosciuta in cui il tempo scorre lento e rilassato e la frenesia è un concetto ancora astratto. Negli ultimi vent’anni ho varcato frontiere a destra e sinistra alla ricerca disperata di posti fuori dal mondo e nell’ultimo anno ho capito che il mondo è fatto di tanti piccoli eden, alcuni nemmeno così lontani!
Bela Krajina. C’è voluto un po’ di tempo per memorizzare il nome che non suona così dolce all’udito come invece appare alla vista.
Situata 90 chilometri a sud-est della splendida Lubiana, la Bela Krajina è la regione più rurale e arretrata di tutta la Slovenia con tre soli centri di rilievo – Črnomelj, Metlika y Semič, circa 14.000 abitanti la prima, 8.000 la seconda e 4.000 la terza – e una miriade infinita di pittoreschi villaggi che appaiono e scompaiono in un batter di ciglia e infondono pace e tranquillità.
Bela Krajina. Se mi chiedessero di associarla a un colore, senza dubbio sarebbe il verde! Il colore della natura e della speranza. Persino l’acqua del Kolpa, che la rende così rigogliosa, è verde. Duecento 92 chilometri di fiume – di cui 113 costeggiano la frontiera con la Croazia – che la Commissione Europea ha eletto, nel 2010, come una delle destinazioni EDEN (European Destinations of Excellence). Un riconoscimento ben meritato! Le acque del Kolpa, oltre a essere incontaminate, sono tra le più calde e tranquille di tutta la Slovenia e in estate sembra che raggiungano i 30 grandi centigradi.

Acque su cui scivolare dolcemente a bordo di una canoa, costeggiando boschi di felci e betulle con i suoni della natura in sottofondo.
Acque generose che regalano emozioni agli appassionati di kayak (confesso la mia ignoranza, ero convinta che la canoa e il kayak fossero la stessa cosa e ho scoperto che non è così), rafting e pesca.
Acque che hanno dato i natali a un’area protetta, quella del Parco Naturale Kolpa, con i suoi meravigliosi sentieri da percorrere a piedi o in mountain bike e la concreta possibilità di avvistare un numero considerevole di uccelli – tra cui l’airone cinerino – tartarughe e lontre. Senza nemmeno nominare cervi e volpi perché con ogni probabilità te li vedrai sbucare fuori dal nulla mentre sti guidando!
Il viaggio in Bela Krajina procede poi attraverso i vigneti che si concentrano, in particolare, sulle colline a nord di Metlika. Non avrei mai immaginato che la Slovenia, e la Bela Krajina in particolare, vantasse un’eccellente tradizione vinicola. Non sono un’intenditrice per cui non mi esprimo sulla qualità dei vini ma il sapore dell’uva, te lo garantisco, è superlativo.
Ancor più sorprendente, almeno per me, il fatto che la Bela Krajina sia una grande produttrice di birra artigianale che lentamente si sta imponendo sul mercato come alternativa alla Lasko, la birra che va per la maggiore in Slovenia. Certo, ancora ben lontane dalle birre belghe che secondo il mio gusto da profana sono il top, ma si lasciano bere con piacere.
La Bela Krajina è anche una terra che rispetta profondamente le tradizioni, in primis a tavola su cui non manca mai la Belokranjska Pogača, una focaccia salata speziata con semi di cumino che si tramanda di generazione in generazione da tempo immemorabile. Dalla colazione all’aperitivo, la Belokranjska Pogača accompagna le varie fasi della giornata ed è deliziosa. Io poi, che adoro il cumino, ne ho fatto una gran scorpacciata!

La Bela Krajina vanta origini lontane nel tempo
Metlika, il capoluogo della regione, sembra fosse abitata già in epoca preistorica e rivestì un ruolo importante nella difesa della zona contro le incursioni dei turchi tra il XV e il XVI secolo. A testimonianza di ciò un antico castello che ospita oggi il Museo della Bela Krajina con una mostra permanente che espone collezioni della storia della regione, dagli albori alla metà del XX secolo.
Poco distante da Metlika, nel villaggio di Rosalnice, c’è il complesso noto come Tri Fare che per ben sette secoli fu meta di un importante pellegrinaggio: chiuse all’interno del cerchio di mura fortificate del cimitero si trovano tre chiese gotiche erette parallelamente una accanto all’altra.
Quella settentrionale è dedicata a Maria Addolorata, la seconda – l’unica con il campanile – porta l’iscrizione Ecce Homo e la terza è dedicata invece alla Vergine di Lourdes. Non sono chiare né l’origine né gli sviluppi del complesso ma secondo alcune fonti risalirebbero al XII secolo. Un luogo decisamente suggestivo, probabilmente unico nel suo genere.
Insomma, fino a poco tempo fa non solo non conoscevo l’esistenza della Bela Krajina ma nemmeno contemplavo la Slovenia come possibile meta di peregrinazioni sebbene tutti me ne decantassero la bellezza! E come spesso accade, le cose migliori nascono così, del tutto inaspettate.
La Bela Krajina è uno scrigno di perle rare tenute nascoste troppo a lungo, un concentrato di gente semplice, genuina, sorridente! E il mio unico rammarico è quello di non aver avuto tempo sufficiente per approfondire la conoscenza di una terra che ha vissuto nell’ombra per molto tempo e che ora, timidamente, si sta aprendo al mondo.
D’altronde, non sta scritto da nessuno parte che non ci debba tornare per cui non mi resta che dirle, semplicemente, arrivederci. See you soon Bela Krajina…

La Globetrotter
Sei stato in Bela Krajina? Ti ispira? Ti piacerebbe pernottare in un glamping in mezzo alla natura? Leggi il mio post sul Big Berry, ti illuminerà!
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Anch’io non ne sapevo nulla, finché ora ho letto il tuo ricco post! 🙂
E chissà quanti altri bellissimi luoghi non sono abbastanza pubblicizzati e conosciuti. Non basta una vita – anche se tu in realtà sei sulla buona strada! 😀 –
Sulla buona strada??? Per come la vedo io cara Futura non basterebbe una vita per scoprire un solo paese e t confesso che nn ho la presunzione di vedere tutto il mondo o tutti i paesi, mi accontento di riuscire a conoscerne qualcuno!
Certo, se trovo qualcuno che mi paga per viaggiare e non dovessi sbarcamenarmi tra 1.000 cose per tirar fuori uno stipendio… sarebbe tutto più facile! Comunque, se non si fosse capito, consiglio vivamente la Bela Krajina (e la Slovenia che però in fin dei conti non conosco, l’ho semplicemente respirata)… un abbraccione
Uffa! Sto cominciando a stufarmi di leggere i tuoi bellissimi articoli che mi parlano di luoghi da visitare mai sentiti prima e che mi mettono l’acquolina in bocca e creano un po’ di invidia per non averli ancora visti.
Grazie per tutte le preziose informazioni e sensazioni che ci dai.
Ahahah Lauro, mi chiedevo che fine avessi fatto! Beh sono davvero felice di riuscire a mettere l’acquolina in bocca proprio a te che di posti ne hai visti… e non pochi! Un abbraccio
Cavolo quanto era buona quella focaccia!! E’ un anti-pasto a tutti gli effetti ;-D! Anche io ho scoperto una regione che non viene mai menzionata. Verde e pittoresca come l’hai descritta tu Diana. E’ pazzesco come ad ogni scollinamento si intravedano altre colline…un ripetersi di colline con case sparse qua e là. Davvero un bel posto!
Emanuele… non so se avete avuto il tempo ma essendomi fermata una settimana… sono andata a prepararla con una signora! Se riesco te la porto a Rimini… Si, realmente una regione sorprendente, io poi non avevo mai nemmeno considerato la Slovenia, figurati la Bela Krajina! Se non fosse che non voglio mettere radici da nessuna parte… un pensierino ce lo farei! Grazie mille!
Ci sono stata anche io lo scorso giugno, soggiornando proprio al Big Berry!! Ho adorato la Slovenia e la Bela Krajina, non avendone mai sentito parlare non sapevo cosa pensare, e invece la natura di questa zona mi ha completamente stupita 🙂
Quando mi manca la Pogača, troppo buona!!
Mi sa che la Bela Krajina ha colpito, e colpirà, molte persone… onestamente mi sono chiesta come mai sia ancora così poco battuta ma allo stesso tempo ti confesso che ne sono stata felice! Un vero angolo di paradiso…
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