Bangkok non è certo una città che ti lascia indifferente. Con i suoi contrasti, nel bene e nel male, lascia il segno, forse più di molte altre. Non la pensavo così quando ci sono transitata nel 2013 diretta a Yangon, in Myanmar, e non mi sono concessa nemmeno il respiro di trascorrerci 24 ore. Stavolta però, nonostante sempre di passaggio, ho deciso di concederle una chance dedicandole un paio di giorni abbondanti e sono lieta d’averlo fatto. Da questo breve excursus nella capitale thailandese nasce un post su cosa vedere e cosa fare a Bangkok in due giorni o poco più. Perché alla fine, vuoi o non vuoi, sono i post che servono a chi organizza un viaggio in fai da te e se è vero che scrivo perché amo farlo, è anche vero che scrivo perché amo essere letta.
Premetto che non si tratta delle mie solite guide-racconto ma non è nemmeno la classica lista di cose da fare e da vedere in una città. Perché, a differenza delle altre volte, prima di partire per Bangkok mi ero documentata a dovere in modo da sfruttare al massimo il poco tempo a disposizione. Poi però, come d’abitudiine, mi sono persa via e tanti saluti ai buoni propositi.
Ecco perché ho deciso di fare un mix di ciò che è stato e ciò che avrebbe dovuto essere con tutti i consigli possibili e immaginabili testati sulla mia pelle. Pochi ma buoni. Non sono una macchina da guerra ma ho sicuramente rotto il ghiaccio con questo lato del mondo e conoscendomi significa che ci tornerò. Detto da me, che ho sempre snobbato il sud-est asiatico, non è cosa da poco…
Cosa vedere e cosa fare a Bangkok in due giorni o poco più
- Il Royal Palace
- Il Wat Pho (Tempio del Buddha sdraiato)
- Il Wat Arun (Tempio dell’alba)
- Un giro a Chinatown
- Una serata a Khao San Road
- Il mercato del treno, una piacevole gita fuori porta da Bangkok
- Centri commerciali si o no?
- Tra parchi, mercati, musei e punti panoramici
- Un giro in battello tra i canali di Bangkok
- Come spostarsi a Bangkok
- Dove dormire a Bangkok
Al momento della stesura di questo post (gennaio 2019) il cambio è il seguente: 1 Euro = 35 Baht
• Il Royal Palace
Indubbiamente, se il tempo è poco, il Royal Palace è una delle prime cose da vedere a Bangkok.
Un maestoso complesso di edifici storici e religiosi risalente alla fine del XVIII secolo che vi lascerà con il fiato sospeso. All’interno del Royal Palace, con un po’ di pazienza vista la quantità indescrivibile di gente omnipresente, è possibile ammirare splendidi esempi di architettura tradizionale riccamente decorati in oro e pietre preziose tra cui il Wat Phra Kaew che ospita il Buddha di Smeraldo, il più sacro e venerato di tutti i Buddha della Thailandia.
Per edificare il Royal Palace migliaia di barche trasportarono mattoni e materiali da costruzione delle rovine dell’antica capitale reale Ayutthaya. Personalmente preferisco le cose un po’ più semplici ma direi che è assolutamente da vedere nel corso di una visita a Bangkok.

Il Royal Palace è aperto dalle 08,30 alle 16.30 (ultimo ingresso alle 15.30) e il biglietto d’ingresso, che costa 500 Baht, include anche uno spettacolo di maschere tradizionali thailandesi àlla Sale Chalermkrung Royal Theatre, poco distante dal complesso principale. Lo spettacolo dura circa mezz’ora e l’ho trovato molto grazioso. Gli orari dello spettacolo sono indicati sul biglietto d’ingresso.
Tenete presente che l’accesso al Royal Palace è regolato da un code dress che prevede le spalle coperte e non è sufficiente una pashmina ma è richiesto quantomeno l’uso di una T-Shirt. Inutile dirvi che se ne siete sprovvisti ve la vendono loro… un po’ di sano business in onore del re!
Il Royal Palace si raggiunge facilmente a bordo del Chaopraya Express Boat, il ferry che collega i vari punti della città. Il biglietto costa 15 baht e la fermata di riferimento è il Tha Tien Pier.
• Il Wat Pho (Tempio del Buddha sdraiato)
Il Wat Pho è indiscutibilmente un’altra delle cose da vedere a Bangkok si o si, a mio modesto parere la più bella in assoluto!
Al suo interno si trovano templi, stupa ricoperti di strepitosi mosaici in ceramica, Buddha enormi e, dulcis in fundo, una splendida rappresentazione del Buddha sdraiato completamente rivestito d’oro che simboleggia la morte e il Nirvana. E qui mi fermo perché ogni parola atta a descriverlo risulta superflua.

L’ingresso del Wat Pho si può raggiungere a piedi dal Royal Palace e costa 200 Baht (li vale tutti e include una bottiglietta d’acqua).
Quasi dimenticavo, avevo letto non so dove che il Wat Pho è anche la sede di una delle più antiche scuole di massaggi della Thailandia. Non ho testato personalmente ma forse vale la pena farci un pensierino.
• Il Wat Arun (Tempio dell’alba)
Anche il Wat Arun si trova nella zona del Royal Palace per cui, teoricamente, è possibile visitarli tutti e tre nel corso della stessa giornata. Io però non ci sono riuscita, mi sono lasciata rapire dalla bellezza del Wat Pho e il tempo è volato via senza che me ne rendessi conto. Alla fine, al momento di scegliere, conscia del fatto che di templi ne avrei visti in abbondanza nel corso del viaggio, ho optato per lo spettacolo di maschere tradizionali.
A dirla tutta l’ho mancato di poco – chiude alle 17.30 – e con un pizzico di buona volontà si riesce a includere anche lui. L’ho visto dal ferry, gli sono passata davanti all’ora del tramonto e mi sono mangiata le dita delle mani… Mettiamola così, avrò qualcosa di nuovo da fare la prossima volta che passo da Bangkok.

Per raggiungerlo dal Royal Palace prendete il traghetto – 4 Baht – e attraversate il fiume fino al Wat Arun Pier.
• Un giro a Chinatown
I cinesi stanno colonizzando il mondo e non potevano certo mancare a Bangkok. Non li amo particolarmente anche se ne riconosco la genialità e avevo letto note molto positive su Chinatown per cui sono andata a buttare un occhio.
Che dire? Non posso che trovarmi d’accordo con chi ritiene che Chinatown sia una delle cose da non perdere a Bangkok. Vivace e colorata all’inverosimile con un intricato dedalo di stretti vicoli su cui si affacciano negozietti di ogni tipo che vendono merce sia all’ingrosso che al dettaglio. Unica nota dolente la sporcizia ma non è certo l’unica zona di Bangkok a soffrire di questo male, né tantomeno Bangkok è l’unica città a esserne affetta.
Per raggiungere Chinatown prendete il solito ferry – il costo è sempre di 15 Baht a prescindere dal numero di fermate – e scendete al Pier n° 5 o 6 (chiedo venia ma non ricordo il nome!).
Tenete presente che alle 18.00 chiude i battenti per cui cercate di arrivare quantomeno un’ora prima se volete vederla in attività.
• Una serata a Khao San Road
Premesso che detesto il casino e la confusione, ritengo che un giro a Khao San Road la sera sia d’obbligo se si visita Bangkok.
Quando ci sono stata nel 2013 ero con un’amica che ama stare in mezzo al bordello e avevamo una stanza che dava sulla via. Memore dell’esperienza, a sto giro ho optato per un quartiere più tranquillo e mi sono limitata a una passeggiata serale.
Khao San Road è il cuore della movida notturna di Bangkok ed è molto folkloristica con i vari locali che trasmettono musica a tutto volume, le bancarelle di street food e souvenir, massaggi a gogo e, non ultimo, venditori di insetti che chiedono 10 Baht a scatto. I thailandesi sono tutt’altro che stupidi, non c’è che dire!

• Il mercato del treno, una piacevole gita fuori porta da Bangkok
Il secondo giorno a Bangkok l’ho dedicato quasi interamente alla visita del mercato del treno di Mae Klong. Una figata stratosferica.
Il mercato si tiene tutti i giorni sulle rotaie del treno. Al suo arrivo i venditori sollevano rapidamente la mercanzia per poi riprendere il loro posto non appena il treno entra in stazione. È un mercato locale in cui non troverete oggetti d’artigianato ma è sicuramente qualcosa di caratteristico.
Non dista molto da Bangkok anche se raggiungerlo richiede un certo impegno. Se volete sfruttare la giornata al massimo vi consiglio di partire di buon’ora per rientrare in città nel primo pomeriggio e avere ancora un po’ di tempo a disposizione da dedicare a Bangkok.
Prendete il treno che parte dalla stazione di Wongwian Yai diretto a Maha Chai (10 Baht), a seguire un traghetto (pochi minuti) e poi un altro treno da Ban Laem a Mae Klong (sempre 10 Baht). Così facendo avrete modo di vedere la scena dalla prospettiva del treno, poi volendo potete attendere il seguente e rientrare a Bangkok in minivan (70 Baht circa a seconda di dove scendete).

• Centri commerciali si o no?
I vari blog che avevo consultato prima di partire per Bangkok consigliavano, indistintamente, di esplorare la zona moderna, quella dei centri commerciali per intenderci. A detta dei più quelli che vanno per la maggiore sono il Siam Paragon, il Central World e il Terminal 21, ognuno con le sue peculiarità.
Visto però che a me lo shopping interessa quanto la Formula Uno, cioè nulla, non li avevo nemmeno presi in considerazione tra le cose da fare a Bangkok. Tuttavia, gironzolando senza una meta precisa nei dintorni dell’ostello mi sono imbattuta casualmente in uno di questi mondi paralleli e alla fine non ho resistito alla tentazione e ci sono entrata. Tra l’altro era stato inaugurato da poche settimane per cui vanto anche l’’esclusività.
Si tratta dell’Icon Siam, un’esperienza che ha ribaltato il mio concetto di centro commerciale. Al di là dello shopping – il fatto che non interessi a me non significa che non debba interessare a voi – l’Icon Siam, come a questo punto deduco tutti gli altri, coniuga innovazione e tradizione in un complesso architettonico di indicibile bellezza.

Il paradosso è che a meno di un chilometro di distanza, sulla strada del ritorno, mi sono imbattuta in tre pantegane di dimensioni abnormi. I contrasti di Bangkok, ma fa parte del gioco.
• Tra parchi, mercati, musei e punti panoramici
Avendo dedicato buona parte del secondo giorno al mercato del treno ho dovuto tralasciare una serie di altre cose che però, lo confesso, mi interessavano fino a un certo punto. Ve le cito per completezza sulle cose da fare e da vedere a Bangkok visto che, comunque, me le ero annotate.
1. Il Lumpini Park, il più grande di Bangkok, nel caso in cui vogliate ritagliarsi un momento di tranquillità. Qui, tra le altre cose, troverete lezioni di aerobica all’aperto, nel caso in cui vi vada di fare quattro salti insieme ai thailandesi. Ma anche senza arrivare al Lumpini Park, le sessioni di aerobica hanno luogo un po’ ovunque a Bangkok. Io ne ho beccata una vicino alla fermata dello Skytrain e anche se non sono una sportiva mi sono divertita un sacco a vederli scatenarsi in mezzo alla strada. Ecco perché si mantengono così in forma!
2. Il Chatuchak Weekend Market, aperto solo il sabato e la domenica, pare ospiti più di 15.000 bancarelle! Sicuramente da tenere a mente se Bangkok è l’ultima tappa del viaggio e il rientro cade proprio nel weekend. In settimana invece si può fare un giro al Patpong Night Market, magari all’ora di cena per approfittare dello street food. Dicono sia un po’ il quartiere a luci rosse di Bangkok ma non essendoci stata non mi pronuncio. Consigliato anche il Pak Khlong Talat, il mercato dei fiori, dove vengono realizzate ghirlande e collane usate durante i riti spirituali. Contrariamente ai centri commerciali io i mercati li adoro e l’unica ragione per cui ho bypassato è che non volevo rischiare di caricarmi come un mulo il primo giorno e trascinarmi dietro lo zaino tra un’imprecazione e l’altra per i due mesi successivi. Ma tanto il mio volo per l’Italia riparte da Bangkok, chiamatemi fessa…
3. Se non avete mai visto un mercato galleggiante, forse vale la pena fare un giro anche se, a quanto mi hanno riferito, quello di Bangkok e dintorni non sono tra i più autentici del Sud Est asiatico. Io li avevo visti in Myanmar, navigando sul lago Inle, e sono qualcosa di strepittoso. Per conoscenza, i più noti sono il Damnoem Saduak e l’Amphawa, fuori città.
4. Probabilmente se avessi avuto qualche ora in più alla Jim Thompson House ci sarei andata per cui mi sembra giusto segnalarvela. Si tratta della residenza – oggi museo – di Jim Thompson, un noto produttore di seta attraverso cui entrare in contatto con l’affascinante processo da cui nasce il pregiato tessuto.
5. Una delle cose che di solito piace e a cui anche io, qualche volta, mi son piegata è assistere al tramonto sulla città da un punto panoramico d’eccezione sorseggiando un buon cocktail. A Bangkok una delle location privilegiate è, secondo i più, la Lebua State Tower, un grattacielo di 64 piani che si eleva per 240 metri d’altezza.
• Un giro in battello tra i canali di Bangkok
Ecco, il giro in battello tra i canali di Bangkok è la cosa che davvero mi è spiaciuto perdere ma d’altronde, con poco più di due giorni a disposizione, non si può fare tutto! Sono però sicura che mi sarebbe piaciuto perché la sera, rientrando in ostello a bordo del ferry e guardandomi attorno ho pensato… certo che Bangkok è proprio bella!
• Come spostarsi a Bangkok
La rete dei trasporti pubblici a Bangkok è efficientissima e vi eviterà di intraprendere tediose contrattazioni con tassisti e conducenti di tuc-tuc oltre, ovviamente, correre rischiare di restare imbottigliati nel traffico che non ha nulla di divertente!
Skytrain e metro coprono buona parte della città e sono entrambe economiche mentre per spostarsi rapidamente lungo il corso del fiume potete usare il ferry che vi regalerà anche una bella prospettiva sulla città.
Un’altra eccellente soluzione è scaricare Grab, un App che funziona in vari paesi del Sud Est asiatico. Una sorta di Uber con tariffe molto più umane. Basta inserire la destinazione e in automatico esce il tempo stimato perché arrivi un taxi e il relativo prezzo. Comodissimo!
• Dove dormire a Bangkok
Ovviamente di posti in cui dormire a Bangkok ce ne sono a non finire, per tutti i gusti e per tutte le tasche. Come ho già detto, la prima volta avevo alloggiato a Khao San Road che va benissimo se siete nottambuli e festaioli. È la zona dei backpackers che amano stare svegli fino all’alba con la musica che spara a tutto volume a ogni angolo della strada ma pur essendo notoriamente una backpacker non è il tipo di divertimento che amo. Tiro volentieri l’alba in spiaggia con una chitarra e una bottiglia di rum ma pub e discoteche le ho abbandonate da secoli.
Ecco perché ho scelto di alloggiare al The Companion Hostel che si trova in una zona tranquilla ma ben servita. Considerate che una corsa in tuc tuc la sera per raggiungere Khao San Road mi è costata 100 Baht.
Ve lo consiglio perché è un posto rilassante – io ero in dormitorio ma ci sono anche bellissime stanze private – e perché i proprietari, Gigg ed Erk, sono di una gentilezza e di una disponibilità sopra la media, anche quella thailandese. Si sono prodigati all’inverosimile per agevolare il mio soggiorno a Bangkok e anche la mia dipartita notturna. È una coppia giovane e l’ostello è nuovissimo per cui mi sento di incoraggiare il loro lavoro, peraltro impeccabile.


Tra l’altro dall’aeroporto si raggiunge con i mezzi pubblici. Gigg vi fornirà via mail informazioni dettagliatissime al riguardo.
La Globetrotter
Se sei stato a Bangkok e vuoi lasciare qualche consiglio mirato a chi capiterà su questo post in cerca di informazioni, come sempre sei il benvenuto nei commenti.
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ciao Diana
abbiamo letto il tuo post e sicuramente usufruiremo delle tue informazioni per raggiungere il mercato di bangkok sui binari
da questo nostro viaggio tra Cambogia e Thailand torneremo a casa arricchiti di cose indelebili ma soprattutto di averti conosciuto a Battambang…ciao
Ma grazie Valentina! Anche per me è stato un immenso piacere condividere quel tramonto insieme a voi chiacchierando di tutto e di più! Ci rivedremo sicuramente in Italia, Milano e Torino sono uno sputo e la prossima volta davanti a una bella birra ghiacciata per condividere il ricordo di questa splendida Cambogia. Un abbraccio, enjoy Bangkok e buon rientro
Carissima Diana conoscendoti non avevo dubbi che ti saresti fatta trasportare dall’istinto non sei fatta per programmare sei troppo libera, e in una città come Bangkok credo che era inevitabile.Leggerti è sempre una delizia, buon prosieguo e un grosso bacio da Castellammare Di Stabia
Carissimo Alfonso che piacere leggerti da qui. Sei sempre molto carino! Per ora to abbraccio che sono in partenza ma ci sentiamo presto… ❤