Non so bene perché ma non ho mai nutrito un’attrazione particolare per i paesi dell’area germanica. Probabilmente la lingua dal suono aspro e ostile non gioca a loro favore così come l’immagine iconica del crucco freddo e impietrito che si scontra con il mio temperamento caldo e sanguigno. A conti fatti, però, si tratta sempre di pregiudizi! Perché poi un giorno ti ritrovi casualmente in Tirolo e ti rendi conto che è un gran bel posto e che tutto può definirsi fuorché freddo e inospitale. Così ecco che nasce una nuova fiamma corredata di un nuovo post su cosa vedere a Hall in Tirol e nella regione austriaca di Hall Wattens. Io mi sono fermata giusto i tre giorni del weekend ma se anche avessi avuto a disposizione un’intera settimana, non mi sarei annoiata neanche un po’.

Hall in Tirol, capoluogo della regione di Hall Wattens

A detta di tutti Hall in Tirol è una delle città storiche più belle dell’Austria.

Considerato che io conosco solo Vienna visitata in tempi ormai remoti e che non ho termini di paragone, prendo per buona quest’affermazione e la faccio mia! D’altro canto l’ho trovata una città assolutamente deliziosa per cui non vedo la necessità di andare controcorrente.

Grazie alla presenza di giacimenti ricchi di sale nella valle di Hall – dalla parola celtica che significa sale – e al florido porto da cui transitavano le merci, Hall in Tirol rappresentava un importante nodo del commercio medievale nell’Europa dell’epoca e non a caso oggi è il capoluogo della regione austriaca di Hall Wattens che in un territorio di dimensioni tutto sommato modeste racchiude un patrimonio storico, culturale e paesaggistico di tutto rispetto.

Cosa vedere a Hall in Tirol: una passeggiata per il centro storico

Il centro storico di Hall in Tirol è un gioiellino che si può tranquillamente scoprire a piedi, o in bicicletta, immergendosi nell’atmosfera del tempo che fu addolcita da un tocco di modernità. Seppur saldamente radicata alla sua storia, Hall in Tirol è una città giovane e vivace e questo “contrasto” – se così vogliamo chiamarlo – non può far altro che affascinare.

Panoramica di Hall in Tirol

La prima cosa da vedere a Hall in Tirol è la Torre della Zecca (e se avete tempo l’annesso museo con un’interessante panoramica sulla storia della coniazione delle monete) che nel XVI secolo simboleggiava la ricchezza e la potenza non solo della città di Hall ma di tutto il Tirolo.

Qui, grazie all’Arciduca Sigismondo che nel 1477 fece spostare la Zecca da Merano a Hall in Tirol, fu coniato il primo tallero d’argento e, a seguire, una serie di monete utilizzate e apprezzate al di fuori dei confini del paese che favorirono lo sviluppo economico della regione conferendo ancor più lustro alla città.

I principi locali iniziarono così a diffondere il loro volto e i loro nomi impressi sulle monete in tutto il mondo e questo ben prima che nascesse l’odierna stampa sensazionalistica. Non so voi ma a me queste piccole perle di storia affascinano terribilmente.

Considerata la profonda religiosità dei tirolesi, la seconda cosa da fare a Hall in Tirol è sicuramente il giro dei suoi edifici di culto. Si contano una sessantina di chiese, cappelle e conventi tra cui la più importante è la chiesa parrocchiale dedicata al patrono dei naviganti San Nicola. Consacrata per la prima volta nel 1281, la chiesa tardogotica fu soggetta nel corso dei secoli a una serie di ampliamenti e ristrutturazioni da cui l’impronta barocca del campanile e della navata a seguito del terremoto che colpì la città nel 1670.

Imperdibile anche la Cappella di Santa Maddalena con il piano superiore riccamente affrescato (tra cui spicca uno splendido Giudizio Universale) adibita oggi a cappella commemorativa per i caduti di guerra.

Di rilievo anche il convento del Sacro Cuore in cui nel 1569 si stabilì l’Arciduchessa Maddalena, sorella dell’Arciduca Ferdinando II, insieme alle consorelle e ad altre nobildonne dell’epoca. Molto belle le decorazioni in stucco risalenti al XVII secolo ma purtroppo la maggior parte del patrimonio artistico contenuto all’interno andò perduto alla fine del XVIII secolo con la chiusura del convento che oggi ha ripreso l’antica funzione di monastero.

Come ultimo step la Chiesa del Salvatore – eretta tra il 1400 e il 1406 su commissione di Hans Kribb dopo la caduta di un sacerdote a causa del terreno sconnesso mentre si recava con l’ostia consacrata al capezzale di un moribondo – e la Chiesa di Ognissanti, ex Chiesa dei Gesuiti, edificata dall’Ordine nel 1571 con un sapiente mix di barocco e tardo-rinascimentale.

Non sono una fissata con la religione ma in compagnia di una guida devota come Barbara, un’italiana residente in Austria da anni, tutto assume un altro sapore!

Da ammirare nel corso del tour esplorativo di Hall in Tirol anche il Municipio che si contraddistingue per i suoi mosaici, le imposte dipinte con strisce bianche e rosse e la piccola e fiorita corte interna… e poi, superfluo a dirsi, la cosa più bella da fare è perdersi tra gli eleganti palazzi cittadini affacciati su strade che raccontano molto più di quanto ci si aspetta.

Passeggiando per le vie di Hall in Tirol

Cosa visitare nella regione di Hall Wattens

La regione di Hall Wattens è un concentrato di bellezze da scoprire e assaporare lentamente ragion per cui mi riprometto, presto o tardi, di tornarci. Vi cito brevemente i centri più importanti da visitare nei dintorni di Hall in Tirol.

  • Absam è un paesino incantevole adagiato ai piedi della catena montuosa del Karwendel noto per la profonda e sentita tradizione religiosa, l’attività artigianale dei liutai, il folkloristico Carnevale che vede gli abitanti andare in giro mascherati da “Matschgerer” – per saperne di più è possibile visitare il Matschgerermuseum – e la produzione di grappe deliziose della distelleria Bogner. Superfluo a dirsi, vista l’ubicazione, Absam è il luogo ideale per esplorare la valle di Hall e l’area naturale protetta Alpenpark Karwendel che regala scorci di indicibile bellezza;
Passeggiando tra Absam e Hall in Tirol
  • Baumkirchen si trova su una piccola altura che sovrasta la valle dell’Inn e si presta a belle camminate in montagna che partono “davanti alla porta di casa”. Nel XVI secolo Baumkirchen era un importante centro termale curativo ma oggi, in seguito a un forte terremoto che mise la cittadina in ginocchio, tra verdi prati e fitti boschi restano solo 12 sorgenti (che non mi sembrano nemmeno robetta);
Baumkirchen nella regione di Hall Wattens
  • Fritzens è particolarmente apprezzato dagli amanti della haute cuisine di cui io non faccio parte semplicemente perché oltre a mangiare bene… mi piace mangiare tanto! La bellezza di Fritzens, la cui storia risale al periodo storico di La Téne come dimostra il ritrovamento di resti dell’epoca che testimoniano la storia primordiale del Tirolo, è riconosciuta dal fatto che ogni anno viene dichiarato come il più bel balcone fiorito del distretto;
  • Gnadenwald, anch’esso adagiato ai piedi dell’area naturale protetta Alpenpark Karwendel, è un invito a nozze per chi ama le camminate e le escursioni in montagna, a piedi e in mountain bike. Se volete provare l’ebrezza di volare con il parapendio o il deltaplano – io l’ho fatto in Venezuela ed è un’esperienza magica – Gnadenwald è sicuramente il luogo adatto a voi;
  • Mils vanta una storia molto ricca e variegata come dimostrano i ritrovamenti di resti archeologici che testimoniano la presenza umana già in epoca romana e l’importante ruolo rivestito dalla cittadina in epoca medievale per il passaggio dell’unica strada di collegamento con la bassa Valle dell’Inn. Se siete appassionati di musica, vi farà piacere sapere che Mills vanta uno dei cori tirolesi più famosi, l’Oswald Milser Chor;
  • Thaur ha mantenuto viva la propria autenticità e si caratterizza per la sentita cultura carnevalesca, l’abilità nel costruire presepi e i numerosi gruppi teatrali amatoriali che rendono il piccolo borgo molto vivace e coinvolgente. Non ultimo, Thaur è definito il più grande orto del Tirolo per l’eccellenza della sua produzione agricola;
  • Tulfes è situato su un altopiano che sovrasta la valle dell’Inn e offre, indiscutibilmente, panoramiche d’eccezione di cui godere nel corso di escursioni di vario grado e difficoltà. Da Tulfes, che ha mantenuto viva la sua dedizione all’agricoltura, parte il Sentiero dei cembri (che in tedesco suona come Zirbenweg), uno dei boschi di cembri più estesi d’Europa. Il sentiero si snoda per 7 km a un’altitudine di 2.000 metri e oltre a regalare panorami stratosferici sulla valle dell’Inn e sulle montagne tirolesi, inebria i suoi ospiti con il profumo terapeutico di piante millenarie che pare abbiano il dono di conciliare un sonno sano e profondo. In questo contesto, da 750 anni, vive il matusalemme dei cembri, l’albero più vecchio del Tirolo proclamato monumento nazionale nel 1926;
I paesaggi stratosferici di Hall Wattens
  • Volders offre la perfetta simbiosi tra cultura e natura con i castelli di Friedberg e Aschach, testimonianze dell’interessante passato del paese che risale ai tempi più antichi, la chiesa di San Carlo, simbolo del paese, e gli scavi attorno all’insediamento Himmelreich che è uno dei centri archeologici più importanti del Tirolo;
  • Wattenberg, a 1.000 metri di altezza sul livello del mare, sovrasta la Valle dell’Inn e ospita i caratteristici masi contadini amorevolmente restaurati negli ultimi anni, piccole cappelle che invitano a fermarsi per pregare e un’ampia gamma di sentieri escursionistici a lunga percorrenza per la gioia di chi ama far andare le gambe;
  • Infine Wattens, la città austriaca sviluppatasi a immagine e somiglianza della famiglia più importante di imprenditori locali, quella degli Swarovski, che con i Mondi di Cristallo ideati dall’artista multimediale André Heller attira milioni di visitatori da tutto il mondo. Non sono un’estimatrice di Swarovsky ma i Mondi di Cristallo sono di una bellezza stratosferica e non me la sento di liquidarli con poche righe per cui spero di fare cosa gradita ripromettendomi di raccontarveli in un altro post.
Nuvole di cristallo Swarovski

La Globetrotter

Sei mai stato a Hall in Tirol e dintorni? Che impressione ti ha fatto? Ti aspetto nei commenti

Hai trovato questo post piacevole e interessante? Lasciami un commento e condividilo sui social!

Iscriviti alla Newsletter per non perderti le novità settimanali sul blog. Nuovi itinerari, racconti di viaggio, consigli pratici, approfondimenti culturali, partenze di gruppo e tanto altro!


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *