Le Fiandre sono un territorio sorprendente, con una ricchezza paesaggistica, architettonica e culturale a cui è difficile restare indifferenti. Uno di quei luoghi, oserei dire, talmente belli e suggestivi da sembrare irreali. Io le ho scoperte lo scorso anno grazie a un weekend a Lille e negli immediati dintorni – erano le Fiandre francesi – e quest’anno ho deciso di replicare recandomi a visitare quelle in terra belga. Ed è così che Bruges e Gand sono passate dal cassetto dei sogni da realizzare a quello dei ricordi da rievocare.
Affascinanti entrambe, non c’è che dire, anche se alla prima – di cui ho già parlato ampiamente nel post Bruges in un giorno? Ecco cosa vedere nella Venezia del Nord – ho preferito di gran lunga la seconda. Mi è sembrata più autentica ma ovviamente si tratta di una percezione personale.
Non posso dire di conoscere le Fiandre – un weekend lo scorso anno e uno quest’anno sono briciole rispetto a quel che offre il territorio – ma posso assicurarvi che quel poco che ho visto mi è piaciuto, e mi è piaciuto parecchio. Diciamo che si è trattato dell’antipasto. Un antipasto che mi ha solleticato l’appetito. D’altronde non si suol mica dire che l’appetito vien mangiando? E quando si parla di appetito, nelle Fiandre, si parla di cose buone che a quanto pare non sono una rarità, quantomeno secondo l’UNESCO che ha dichiarato buona parte dell’eredità fiamminga Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Direi che mi tocca tornarci presto per visitare Anversa, di cui tessono lodi a non finire, e poi partire all’esplorazione di luoghi nascosti e poco conosciuti, magari in bicicletta. È una cosa che mi riprometto di fare da tempo ma poi c’è sempre qualcos’altro che prende il sopravvento.
Bando alle ciance e torniamo a noi visto che non sono qui per confidarvi i miei sogni di viaggio – credo che come un po’ per tutti non basterebbero i lemmi di un’enciclopedia – ma per raccontarvi di Gand, la città che nel mio cuore ha scalzato Bruges senza troppi forse né perché!

Alla scoperta di Gand, la bella fiamminga
Lo so che tecnicamente non è Gand la bella fiamminga ma io, come spesso accade, sono la voce fuori dal coro. Una città fresca, giovane e affascinante che non ha nulla da invidiare a nessuno anzi… sono fermamente convinta che presto uscirà dalla penombra e Bruges si troverà ad affrontare un temibile avversario! Staremo a vedere…
Dopo un giro accurato del centro storico di Gand – dalla chiesa di Saint Nicolas, la più antica della città con la sua architettura tipicamente gotica, all’impressionante Beffroi iscritto dal 1999 nelle liste del Patrimonio Unesco in quanto ritenuto uno dei più belli d’Europa, dalla cattedrale di Saint-Bavon, che ospita il famoso polittico dell’Agnello Mistico di Jan van Eyck, al ponte Zuivelbrug, che ricorda quello di Bruges con molti meno turisti, dal Dulle Griet, un cannone che da oltre 400 anni difende la città anche se pare non abbia mai sparato un colpo, al Gravensteen, il castello dei conti di Gand, in pieno centro città – non resta altro da fare che passeggiare per i suoi vicoli tortuosi costellati di edifici storici e tenere tutti i sensi in allerta in cerca di una birra artigianale.






Eh già, perché la birra, lo sappiamo bene, nelle Fiandre è una vera istituzione. Pare che se ne producano oltre mille tipi diversi. A dirla tutta io non sono una bevitrice di birra, preferisco di gran lunga il vino, ma grazie alla mia amica Angela ho imparato ad apprezzarla quando è buona. E a suo dire, che al contrario di me è un’estimatrice di prim’ordine, le birre belghe sono le migliori sul mercato. E io al meglio non dico mai di no…

Purtroppo ho trascorso a Gand solo poche ore, in serata ho raggiunto Bruges che in fin dei conti era il must del weekend. Un po’ a malincuore, non mi sarebbe spiaciuto viverla anche di notte, ma Bruges illuminata è una meraviglia e la vita, vuoi o non vuoi, è fatta di scelte…
La Globetrotter
Presente dopo qualche giorno vissuto come in un film che rimarrà nel mio cuore riparto più spedito di prima. Le Fiandre mai arrivato da quelle parti ma come sempre mi fido di te, Qualche anno fa sono stato ad Amsterdam città incredibile giovane, brillante, libera,invasa da milioni di biciclette,sono rimasto esterrefatto da Volendan,citta sul mare surreale con i suoi mulini i suoi canali e su ogni finestra fiorita faceva capolinea un bel gatto.Un abbraccio alla mia amica del cuore
Contenta che tu sia ripartito più spedito di prima, ma non avevo dubbi! Le Fiandre sono un luogo davvero spettacolare, così vicino e al contempo così lontano, ricco di storia e di bellezza da far paura… un abbraccio anche a te!
Io ci son stata nel 2013 e l’ho trovata deliziosa! Nonché meno artefatta di Bruges, a cui però va riconosciuta una grandissima bellezza.
Aggiungo due cose che secondo me andrebbero fatte a Gant:
– assaggiare i Cuberdon, le caramelle ripiene a forma di naso tipiche della città zuccherosissime, dolcissime, buonisime ♥
– fare un giro a Graffiti Street, un vicoletto pieno di murales dove i writers della città si recano per “sfogare” la loro voglia di creatività.
Buona giornata!
Silvia
Concordo con te Silvia, sia sulla delizia di Gand che sulla bellezza, nonché artificiosità, di Bruges! E grazie infinite per le belle dritte, davvero! Commenti costruttivi e istruttivi… bacioni
Grazie delle dritte, ero indeciso se andare o meno a Gand, il tuo post è stato la risposta alle mie domande.
Lietissima di esserti stata d’aiuto! Ti piacerà, non ho dubbi…